Carlo Nicolato per Libero Quotidiano
PORTLAND POLIZIA
Immaginatevi un’America al contrario, quella in cui un poliziotto di pelle nera, cioè un afroamericano, spara a un bianco inerme alla schiena e lo ammazza. Nell’America reale, a parti invertite, la cosa avrebbe creato un certo rincrescimento, le proteste dei Black Lives Matter, degli antifa e di tutto il mondo della sinistra, e così infatti è stato, ma non perché la polizia ha ammazzato una persona che scappava sparandogli alla schiena, ma perché inizialmente si era sparsa la voce che tale persona fosse un nero e che il poliziotto invece fosse ovviamente un bianco.
Nel mondo al contrario la tensione si è dissipata quando il
capo della polizia, nero anche lui, è apparso in video e con un certo rasserenante
compiacimento ha spiegato che l’uomo ucciso era bianco e che quindi non era il caso di preoccuparsi. Le proteste degli antifa sono subito rientrate e nessuno è sceso in strada a spaccare le vetrine.
polizia usa
La cosa, per onor di cronaca, è successa a Portland, nell’Oregon. Ifatti sono quelli di mille altre storie come questa negli Stati Uniti, che ci siano di mezzo bianchi, neri,
marroni (ispano-americani) o chissà quale altra categoria di cromatismo umano. Una
chiamataalla centrale chedenuncia di un tentativo di suicidio tra Northeast Holladay
Street e Grand Avenue fuori da un motel, l’arrivo degli agenti che hanno convinto il
potenziale suicida a farsi portate in ospedale, la tentata perquisizione di rito, l’improvvisa opposizione dell’uomo che estrae il cacciavite da una tasca, la fuga e gli spari, alla schiena. Il trasporto in ospedale e la morte. L’arrivo di almeno 12 auto della polizia, della folla e dei manifestanti.
Sui social compaiono i primi messaggi che assicurano che la vittima era nera. All’incrocio dove sono successi i fatti e sotto le finestre dell’ospedale iniziano le proteste con lanci di oggetti e momenti concitati. Sul posto arriva anche Chuck Lovell, il capo della polizia di Portland. Lovell è nero, è stato è stato messo a capo del bureau della città nel giugno
Chauvin e Floyd
scorso dopo le dimissioni del suo predecessore, Jami Resch, donna e bianca, accusata di aver usato una “forza inappropriata” per contenere le proteste scoppiate dopo l’uccisione di George Floyd.
Chuck Lovell dunque non è un capo della polizia qualsiasi. Non c’è dunque da stupirsi se all’arrivo al suddetto incrocio si sia premuratoinnanzitutto di registrare un messaggio video in cui ha spiegato che non c’era niente per cui protestare, in quanto la
persona uccisa dalla polizia era solo un bianco.
La polizia di Portland ha poi twittato: «Possiamo confermare che la persona
coinvoltaè un maschio adulto bianco. E nessun altro è rimasto ferito».Respirodi sollievo. La folla, quella reale, se n’è tornata a casa, mentre quella virtuale ha smesso di
cinguettare rabbiosamente.
Poi si è venuto a sapere che il poliziotto che ha sparato, proprio come nel mondo al
contrario, è nero e come da “pratica standard” è stato messo in congedo amministrativo retribuito. C’è da scommettere però che non farà la fine dell’agente bianco Derek Chauvin, condannato a 22 anni di carcere per avere ucciso Floyd. D’altrondeha solo sparatoa un bianco alla schiena.
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