Marco Giusti per Dagospia
Kobieta Z... /Woman of...
Non sarà stata proprio una passeggiata diventare da giovane maschio polacco sposato con figlio diventare donna nella Polonia di Solidarnosc e dei tempi di Papa Wojtila. La cosa diventa ancora più difficile in questo lungo, non così riuscito come prometteva all'inizio, "Kobieta Z... /Woman of...", film polacco in concorso diretto da Malgorzata Szumowska e Michal Englert, se il personaggio di Andrzej, interpretato da un giovane maschio alto almeno 1 metro e 90, Mateusz Wieclawek, diventa quello di Anieta, interpretato da Malgorzata Hajewska-Krzysztofik, attrice magari bravissima ma alta 1 metro 50.
Kobieta Z... /Woman of...
E un po' bruttina sia come maschio sia come donna. Con questo (posso dire) errore pesante di casting, non è facilissimo rendere al meglio la già complicata storia di transizione, resa ancora più ardua dal fatto che la moglie abbandonata, la Joanna Kulig di "Cold War" un po' appesantita, torna poi a innamorarsi del marito diventato donna, finito pure in galera per uno sciagurato traffico di carte telefoniche false. Un delirio.
Kobieta Z... /Woman of...
Eppure la parte iniziale prometteva parecchio con la rivoluzione di Solidarnosc, il crollo del Muro, il Papa, la bella presenza del giovane protagonista. Le viste mediche con dottori che non sentono proprio il problema del sentirsi donna del protagonista. Se mettono Vannacci alla direzione della Biennale Cinema, tutto è possibile, la vedo dura per storie di questo tipo. Altro che la Polonia repressiva comunista.
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