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    LA VENEZIA DEI GIUSTI – IL SOFISTICATO, INTRICATO, INVOLUTO, MA ANCHE AFFASCINANTE “LA BÊTE”, E' UNA STORIA D’AMORE IMPOSSIBILE TRA DUE ANIME CHE NON RIESCONO MAI A ARRIVARE A QUEL CHE CERCANO DAVVERO, SVOLTA IN CHIAVE DI MÉLO FANTASCIENTIFICO - UN FILM CHE NON SAREBBE COSÌ INTENSO E SEGUIBILE SE NON AVESSE COME PROTAGONISTA LA LUMINOSA LÉA SEYDOUX..


     
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    Marco Giusti per Dagospia 

     

    LA BETE. THE BEAST LA BETE. THE BEAST

    In fondo è una storia d’amore impossibile che di anno in anno si ripete cambiandone i meccanismi ma non il risultato finale dell’incontro tra due anime che non riescono mai a arrivare a quel che cercano davvero, il sofisticato, intricato, involuto, ma anche affascinante “La bête”, diretto da Bertrand Bonello, che da anni ci ha abituati a un cinema originale e non omologato (“L’Apollonide”, “Le pronographe”, “Saint Laurent”), prodotto da Xavier Dolan, sceneggiato con Guillaume Bréaud e Benjamin Charbit, costruito a partire dal racconto di Henry James “The Beast in the Jungle”, ma svolto qui in chiave di mélo fantascientifico, che molto attinge alla Madama Butterfly pucciniana e dalle canzonette del 1980, 1962, 1970, …. 

    LA BETE. THE BEAST LA BETE. THE BEAST

     

    Un film che non sarebbe così intenso e seguibile, malgrado una durata eccessiva, due ore e mezzo, se non avesse come adorabile e commovente protagonista la luminosa Léa Seydoux, che nel ruolo di Gabrielle Monnier passa da un secolo all’altro inchiodandoci allo schermo, seguendo i suoi sentimenti, quelli che la società del futuro vorrà eliminare per sempre, alla ricerca di un uomo bello e sfuggente, Louis Lelawski, interpretato dall’inglese George McKay che ha preso il posto del tragicamente scomparso Gaspard Ulliel.

    LA BETE. THE BEAST LA BETE. THE BEAST

     

    Inutile dire che il film era costruito sulla coppia tutta francese Seydoux-McKay e sulla ricerca e ricostruzione di un amore impossibile che deve fare i conti costantemente con la memoria dei suoi personaggi e le bizzarrie del fato. Un piccione che non entra in casa è un messaggero di qualcosa, ma un piccione che ti entra in casa porta una morte violenta, ci viene detto da una chiromante che Gabrielle interroga per capire il suo futuro, ma anche il suo presente e il suo passato e l’ansia costante dell’arrivo di una bestia, quella del titolo, che porterà alla tragedia e alla frantumazione della sua identità.

     

    LA BETE. THE BEAST LA BETE. THE BEAST

     In un mondo lontano di inizio secolo c’è una Gabrielle non così felicemente sposata che a una inaugurazione d’arte incontra il bel Louis, in un mondo forse di oggi, c’è una Gabrielle modella e attrice che fa l’amore con Louis solo in sogno, ma lui, vergine rancoroso, è invece deciso a ucciderla. In un mondo del futuro c’è la possibilità di cancellare tutte le memorie delle vite precedenti. Basterà a non ripetere l’ordine delle sequenze che ci porteranno alla storia d’amore che scatenerà l’inferno?   

    lea seydoux e george mackay in la bete lea seydoux e george mackay in la bete la bete 1 la bete 1 lea seydoux in la bete lea seydoux in la bete

     

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