Estratto dell’articolo di Lorenzo Salvia per roma.corriere.it
claudio anastasio
(...) Claudio Anastasio, il presidente della società pubblica 3-I che si è dimesso dopo la sua incredibile mail in cui parafrasava un discorso di Benito Mussolini, non accetta di fare interviste.
Ma dà la sua versione dei fatti con un messaggio inviato a chi lo ha cercato in queste ore. «Potevo giustificarmi di essere stato hackerato – scrive - come hanno fatto altri esponenti politici prima di me (non vero, proteggo i miei account di posta elettronica a massimo fattore come volevo così proteggere le connessioni di tutti i cittadini).
(...)
Invece mi sono assunto le mie uniche responsabilità in merito e mi sono dimesso all'istante».
rachele mussolini
«Il mio errore pubblico in email privata – scrive Anastasio - è gravissimo e non giustificabile. Giuste e doverose le mie immediate e irrevocabili dimissioni nel solo interesse di gestione della cosa pubblica e del Governo pro-tempore».
(...)
Poi Anastasio passa anche all’attacco: «Si pubblichino anche tutte le mie altre email intercorse sulla gara pubblica di INPS di 1 miliardo di euro, ma che io non fornisco, poiché ho il senso istituzionale di riservatezza ai sensi dell'art. 15 della nostra Carta costituzionale della Repubblica italiana, il cui dileggio nei miei confronti è sfuggito a taluni in seno ai componenti del CdA della 3-I S.p.A. di Stato».
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