alieni
Gli extra-terrestri esistono, lo conferma il capo della Nasa, ma non si nascondono nell’area 51. Il militare e astronauta Charles Bolden, attuale amministratore della Nasa, ha risposto alle domande di un gruppo di studenti inglesi durante l’incontro ‘Hotsea’ organizzato dal giornale ‘First news’ e in onda su Sky News.
Alla domanda di Carmen Dearing, 10 anni, se credeva negli alieni, ha risposto: "Credo che un giorno troveremo altre forme di vita, se non nel nostro sistema solare, allora in uno dei miliardi di sistemi solari che esistono”.
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"Oggi sappiamo che esistono letteralmente migliaia, se non milioni, di altri pianeti, molti dei quali possono essere molto simili alla Terra. Così alcuni di noi, molti di noi, credono che presto troveremo la prova che c'è vita altrove nell'universo."
Bolden ha ammesso inoltre che l'Area 51 esiste, ma non è il luogo dove il governo degli Stati Uniti ha nascosto la vita aliena. L'esistenza dell’Area 51 ha alimentato l'immaginazione di teorici della cospirazione e cacciatori di UFO in tutto il mondo.
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"Area 51 esiste", ha detto. "Ma non è quello che molti pensano. È un luogo di ricerca normale. Non ho mai visto nessun alieno o navicella spaziale quando ero lì”.
"Se sono nate queste leggende è per via della grande segretezza della ricerca aeronautica”.
Nel 2013 la Central Intelligence Agency (CIA) ha riconosciuto la sua esatta posizione in Nevada, nei pressi di Groom Lake, in una serie di documenti pubblicati come parte di una richiesta di ‘Freedom of Information’.
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I documenti descrivono la struttura come impianto usato durante la seconda guerra mondiale per l’artiglieria aerea della Army Air Corp.
Il presidente Eisenhower ha in seguito approvato "questa striscia di deserto, conosciuta come Area 51, per i test sull’energia atomica della Atomic Energy Commissions Nevada. In seguito è diventata centrale nello sviluppo dell'aereo spia U-2.
Il maggiore Bolden ha spiegato anche che uno dei motivi principali per cui gli esseri umani non sono ancora sbarcati su Marte è per la mancanza di servizi igienici adeguati. La Nasa spera di inviare uomini su Marte entro il 2030, ma ci sono stati ostacoli tecnici che devono essere superati.
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"L'obiettivo è arrivarci nei primi anni '30. Probabilmente non atterreranno, ma faranno una missione orbitale come la prima volta che siamo andati sulla Luna. Dobbiamo trovare il modo di migliorare la superficie di Marte per essere abitata dagli umani”.
"Non abbiamo intenzione di inviare esseri umani su Marte per costruire habitat, case, ecc. Probabilmente utilizzeremo i robot”.
"Abbiamo bisogno di migliori sistemi di supporto per le funzioni vitali, abbiamo bisogno di un gabinetto che non si rompa strada facendo e che una volta lì continui a funzionare. I bagni sono un grosso problema. "
"Capisco, le persone hanno dei dubbi", ha detto. "Io, dal mio canto, non ho dubbi che siamo arrivati sulla luna e che tra non molto saremo pronti a sbarcare su Marte."