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    LE “FATTANZE” A VILLA INFERNO - LA COCA, LE ORGE CON LE RAGAZZINE, NEI GUAI IL CANDIDATO LEGHISTA LUCA CAVAZZA IN CORSA (MA NON ELETTO) ALLE ULTIME REGIONALI IN EMILIA E ORA AI DOMICILIARI - FESTINI NELLA VILLA DI UN IMPRENDITORE E IN HOTEL DI LUSSO. LA DENUNCIA DELLA MADRE DI UNA 17ENNE – LE FOTO DELLA RAGAZZA IN POSE HARD FINITE SU UN SITO PORNO… 


     
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    VALENTINA ERRANTE per il Messaggero

    luca cavazza luca cavazza

     

    Alla fine è stata lei a raccontare tutto, quella ragazzina che era scappata di casa e che per la coca, o anche soltanto per pagare la manicure, si prostituiva. Le orge a Villa inferno, come la chiamavano i frequentatori abituali, erano organizzate con cadenza settimanale.

     

    Ma gli incontri sono avvenuti anche in un hotel a 5 stelle, con una camera affittata solo per sniffare cocaina e il portiere che ha invitato il facoltoso cliente ad andare via perché la ragazza era minorenne. «Domani sulla cosa dei soldini, se ti va parliamo un attimo, ok? Credimi non ti sto comprando», le scriveva in chat Piero Randazzo, che ha fotografato la ragazza in pose hard e messo le sue immagini su un sito porno.

     

    luca cavazza luca cavazza

    Dall'ottobre 2019 a febbraio 2020, quando la mamma ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, Carla, 17 anni ha preso parte a festini in casa di Davide Bacci un imprenditore di Pianoro.

     

    Ieri, dopo le perquisizioni, i militari del nucleo operativo di Bologna hanno notificato sette ordinanze di custodia cautelare con ipotesi che vanno dall'induzione alla prostituzione a reati in materia di stupefacenti.

     

    Ai domiciliari è finito anche Luca Cavazza, 27 anni, un agente immobiliare molto noto negli ambienti degli ultras della Virtus pallacanestro e candidato per la Lega con Lucia Borgonzoni.

     

    Anche se dal Carroccio emiliano precisano che non è iscritto al partito. Stessa misura per il quarantesettenne di Cesena Fabrizio Cresi, arrestato anche in flagranza per il possesso di alcuni grammi di cocaina, per gli altri indagati tra i quali un avvocato e un ristoratore, è stato disposto l'obbligo di firma. E la Bologna dei salotti, che frequentava la casa di Bacci, parlava di quei festini, tanto che un amico di famiglia della ragazzina, a verbale, ha riferito che, durante una cena al golf club, aveva sentito parlare di un video hard e di foto della minorenne.

     

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    LA TESTIMONIANZA «A casa sua ho appreso che spesso si svolgono incontri per consumare cocaina e fare sesso tanto da essere conosciuta come Villa Inferno. Così mi aveva detto proprio Luca Cavazza quando mi aveva convinto a seguirlo». È stata Carla, dopo le denunce della mamma, a raccontare come fosse finita nel giro di droga e prostituzione.

     

    Cavazza lo aveva conosciuto a un incontro di pallacanestro. «Arrivati a casa di Bacci, io avevo già appreso da Cavazza che ci saremo fatti una fattanza, cioè Bacci ci avrebbe dato della coca. Infatti appena arrivati a casa di Bacci io ho visto che c'erano una decina di persone tra ragazzi e ragazze che stavano pippando».

     

    Da quel momento cominciano le serate, Carla racconta dei rapporti sessuali consumati con diverse persone. E di quel video che Bacci aveva fatto circolare, per il quale la diciassettenne ha deciso di «rallentare». «Bacci non mi ha mai dato completamente dei soldi per l'attività sessuale - ha dichiarato - ma ricordo di aver ricevuto da lui una somma di denaro a gennaio 2020, soldi che mi servivano per fare le unghie delle mani». Con Randazzo, classe 78, sottoposto all'obbligo di firma, si era fidanzata. Una volta è rimasta tre giorni nell'appartamento dell'uomo che l'ha convinta anche a presentargli una sua ex compagna di scuola, «alla quale comprò della droga».

     

    festini con minorenni festini con minorenni

    L'ORDINANZA «Cavazza - scrive il gip Letizia Magliaro nell'ordinanza - aveva il compito e lo svolgeva continuativamente, di individuare giovani donne da avviare alla prostituzione, ovvero da condurre nei luoghi ove tale attività di prostituzione si consumava, in cambio di cocaina.

     

    Tale attività veniva compiuta con modalità quasi professionali da parte del Cavazza, attesa anche la sua possibilità di continui contatti anche nell'ambiente sportivo dei tifosi della locale squadra di pallacanestro della Virtus Bologna dal medesimo frequentato, e la sua condizione di utilizzatore di sostanza stupefacente che evidentemente lo poneva nella continua necessità di reiterare le condotte».

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