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1. LE TESI UFFICIALI DI FDI PEGGIO DI LOLLOBRIGIDA
Antonio Padellaro per “il Fatto quotidiano”
Spesso a Piazzapulita (ma anche a DiMartedì e in altri talk) si mettono a confronto gli scatenati comizi di Giorgia Meloni “prima” (tipo: sono una donna, sono una madre, sono cristiana) con le misurate dichiarazioni rilasciate “dopo” dalla Meloni premier.
Di regola gli amici di Giorgia in studio saltano su sostenendo quanto sia scorretto, e fazioso, confrontare i toni forzatamente accesi di una campagna elettorale con un conquistato ruolo istituzionale che richiede parole responsabili e soppesate.
Piero Ignazi - Il Polo escluso. La Fiamma che non si spegne- da Almirante a Meloni
Nella nuova edizione de Il Polo escluso. La Fiamma che non si spegne: da Almirante a Meloni (Il Mulino) Piero Ignazi spiega che le cose non sono così semplici. Infatti, “quanto vi sia di strumentale e di congiunturale in questa linea accomodante di FdI e della sua leader lo attesterà il tempo” poiché “certamente, un autentico cambiamento non può che comportare una revisione profonda, e inevitabilmente dolorosa, delle perduranti convinzioni del partito sulla validità della destra neofascista e dei suoi valori”.
Lo studioso cita “il sovranismo euroscettico e le pulsioni xenofobe e securitarie contenute nelle Tesi di Trieste elaborate nel secondo congresso del partito del dicembre 2017”. Radici identitarie che “si collocano lungo una linea anti-moderna che individua nell’Illuminismo l’origine primigenia di tutti i mali del mondo moderno. Premesse da cui discendono varie declinazioni di taglio illiberale, dal sovranismo al nativismo, dall’autoritarismo alla xenofobia”.
Sul banco degli accusati, scrive Ignazi, “gli Stati Uniti, l’Unione europea, i mercati finanziari e la globalizzazione. Antiamericanismo temperato con il nuovo presidente Donald Trump e il consigliere Steve Bannon, mentre Barack Obama viene definito ‘amico dei fondamentalisti islamici’. All’Ue si imputano progetti di annullamento della sovranità nazionale grazie all’euro da cui si chiede la fuoriuscita.
IL POST DI GIORGIA MELONI SULLA SOSTITUZIONE ETNICA
Nelle Tesi si punta il dito contro i poteri forti internazionali come il finanziere di origini ebraiche George Soros (definito ‘usuraio’) in quanto responsabili, udite udite, della ‘grande sostituzione’ della razza bianca attraverso le migrazioni di massa”. Insomma, il ministro Lollobrigida non fa altro che richiamarsi alle tesi fondanti del suo partito. Roba (o robaccia) risalente non al Medioevo ma a cinque anni fa che, mai rinnegata (ma neppure sottoposta a revisione), consente al partito che governa la settima potenza mondiale di galleggiare nell’ambiguità più inquietante. Ma per quanto ancora?
2. MA IL MINISTRO LOLLOBRIGIDA DOVE HA IMPARATO LA TEORIA SULLA SOSTITUZIONE ETNICA? NEL SUO PARTITO! - IN PIU’ DI UN’OCCASIONE GIORGIA MELONI NE HA PARLATO IN TV, SUI SOCIAL, NEI COMIZI. CONDIVIDENDO L'ARGOMENTAZIONE CON SALVINI - NEL 2016 LA DUCETTA, OSPITE DI MATRIX, DISSE: “POTENZIALMENTE SONO MILIONI LE PERSONE CHE POSSONO ENTRARE NEL NOSTRO PAESE, QUESTO MENTRE TANTI CITTADINI ITALIANI SCAPPANO ALL'ESTERO. IL DISEGNO È SOSTANZIALMENTE DI SOSTITUZIONE ETNICA, L'IMMIGRAZIONE CONTROLLATA SERVE AL GRANDE CAPITALE PERCHÉ LA PUÒ USARE PER RIVEDERE AL RIBASSO I DIRITTI DEI LAVORATORI ITALIANI”
arianna meloni francesco lollobrigida FRANCESCO LOLLOBRIGIDA GIORGIA MELONI AL VINITALY
I TWEET DI SALVINI SULLA SOSTITUZIONE ETNICA LA NUOVA VIGNETTA DI NATANGELO SUL CASO LOLLOBRIGIDA - MELONI LA DIFESA DELL ETNIA - BY ROLLI LE FRASI DI LOLLOBRIGIDA SULL ETNIA ITALIANA DA TUTELARE - VIGNETTA BY ELLEKAPPA PIERO IGNAZI