massimo lopez

“COSTANZO MI HA DETTO: TU DOVRAI IMITARMI PER SEMPRE” – PARODIE, BATTUTE E GAG DI MASSIMO LOPEZ: "OGGI NON MI VERREBBE DI IMITARE COSTANZO IN TV MA PIU’ AVANTI SI’, PERCHE NO?” - “RATZINGER SI DIVERTIVA MOLTO A SEGUIRE LE MIE IMITAZIONI. DURANTE UNA MESSA CELEBRATA DA PAPA WOJTYLA, UN CARDINALE MI DISSE: “VISTA LA STANCHEZZA DEL SANTO PADRE, PENSAVO CONTINUASSE LEI LA SUA OMELIA” – QUANDO CON IL TRIO FECERO ARRABBIARE L’IRAN DI KHOMEINI E DOVETTE INTERVENIRE ANDREOTTI… - VIDEO

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Estratto dell'articolo di Roberto Faben per “La Verità”

 

massimo lopez in versione maurizio costanzo

Massimo Lopez, classe 1952, attore, possiede una dote innata. Non solo sa recitare, ma anche imitare. Sin da bambino si dilettava in questo esercizio di pratica quotidiana universale, ma che di rado porta alla vasta notorietà. E pensare che suo padre l’incoraggiò alla professione bancaria. Tuttavia, al colloquio, «che andò malissimo», gli fu detto: «La vedo più come artista».

 

Nel 1994, in duo con Mina, ha inciso il brano Noi. Non tutti lo sanno che lei sa imitare pure un granchio, con risultato che impressiona.

« (ride) Sarà per il mio profondo amore per gli animali e la natura, sì sì, l’ho fatto anche per diverso tempo, già prima di fare l’attore, mi divertivo a intrattenere le persone sulla spiaggia, gli amici, facevo il granchio, partivo dall’ombrellone, arrivavo alla riva ed entravo in acqua».

 

Tra l’altro servono capacità atletiche non indifferenti…

«Quello sì, adesso ho qualche tendinite, e non lo potrei fare».

 

È un formidabile imitatore delle voci degli ultimi papi, da Giovanni XXIII a Francesco I. «Quella di Giovanni XXIII è più che altro una citazione, un tentativo d’imitazione, sapendo a memoria il famoso “discorso della luna”».

 

MASSIMO LOPEZ IMITA IL PAPA

Quale fu il primo pontefice con cui si misurò?

«Tutte queste cose nascono sempre per gioco, con l’intento di divertire e divertirsi, mai di offendere. Iniziai con Paolo VI in tempi non sospetti, quando all’inizio del suo pontificato, lo facevo insieme a mio fratello Giorgio, che è mancato un anno fa…».

 

Quando la prima imitazione ufficiale di un Papa?

«Credo alla radio, con Paolo VI, ma in televisione, non so se prima non fosse consentito farlo o se nessuno ci aveva pensato, fu quando mi permisi di fare Giovanni Paolo II, tra il 1986 e il 1987, a un Fantastico con Pippo Baudo».

 

Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio l’hanno vista? Commenti dalla Santa Sede?

«Racconto questa. Durante la Candelora, fui invitato alla messa celebrata da papa Wojtyla, c’erano i cardinali, i vescovi... Ero in seconda fila. Alla fine si avvicina un cardinale: “Signor Lopez, come ha potuto costatare, il Santo Padre è abbastanza avanti con l’età… Vista la stanchezza, pensavo continuasse lei la sua omelia”.

 

tullio solenghi massimo lopez e la parodia dei papi

Un’altra volta un monsignore mi disse: “Massimo vieni in sacrestia, le sorelle vogliono sentire le tue imitazioni dei papi”… Chiesi: “Ma il Santo Padre lo sa che lo imito?”. “Eh come no», risposero. Anche Ratzinger si divertiva molto a seguire le imitazioni».

 

Le sono venute spontanee vedendoli in tv, ne ha studiato filmati d’archivio?

 «Entrambe le cose. Nascono spontaneamente per aver visto il Papa parlare. Poi in casa, casualmente, tiri fuori una frase e la dici da solo. In seconda battuta cerco di perfezionarla e quindi capita di risentire un discorso. Anche con gli altri personaggi è successo così. Non è detto si possa imitare qualsiasi persona».

 

Ha imitato Bongiorno, Malgioglio, Berlusconi, Prodi e molti altri. C’è un personaggio che ha provato a imitare, con risultato insoddisfacente?

«Sì, tanti, non uno solo. Ma quello ricordo più facilmente è Renzi. Mai riuscito a imitarlo. E anche D’Alema. Chi sa, forse la cassa armonica non è quella giusta».

massimo lopez in versione cangurotto

 

Tornando un attimo in Vaticano, quale sarebbe la prima cosa che farebbe se diventasse Papa?

«Se diventassi Papa dovrei parlare in un modo imitabile, perché sennò dov’è la persona che mi imita?».

 

Costanzo se n’è andato. Lei ha dichiarato che le sue imitazioni proseguiranno…

«Con Maurizio Costanzo si è instaurato un rapporto di amicizia, stima reciproca forte, affetto. C’era il desiderio di vedersi, qualche volta è venuto da me, altre io a casa sua. Una delle tante volte in cui, al Costanzo Show, lo imitavo, mi disse pubblicamente: “Tu dovrai imitarmi per sempre”. Dunque imitare personaggi da cui ho avuto una certa stima è un modo per ricordarli e farli rivivere. Oggi se andassi in un programma non mi verrebbe di fare Maurizio Costanzo, ma più avanti sì, perché no?».

 

È accaduto che qualche personaggio si sia infastidito?

«Sinceramente non è mai capitato. È capitato una volta a Tullio Solenghi, che a Domenica in, faceva la parodia di Tonino Carino che disse a Tullio: “Mi prendono un po’ tutti in giro, se magari potessi interrompere l’imitazione…”. Allora Tullio, la domenica successiva fece Tonino Carino che diceva questo».

 

MASSIMO LOPEZ TULLIO SOLENGHI ANNA MARCHESINI PROMESSI SPOSI

E quella volta, a Fantastico 7, nel 1986, che con il Trio, lei faceva Reagan, Solenghi l’ayatollah Khomeini e Anna Marchesini un’immaginaria sorella umbra di Khomeini, metteste in bilico le relazioni tra Italia e Iran?

«Facemmo questo incontro Reagan-Khomeini. Mi sembrava assolutamente indolore, Reagan alla fine offriva sigarette americane, finiva con la canzone Tu vuo’ fa’ l’americano, Khomeini con cappello da cow boy.

 

La mattina dopo, mi stavo facendo la barba, ascoltavo alla Radio Vaticana i notiziari in varie lingue, sento in una lingua incomprensibile “Solenghi-Lopez-Marchesini” e anche in altre lingue. I giornalisti mi chiamano. “L’Iran è contro di voi”. Mandarono via gli ambasciatori italiani da Teheran. Non era per il contenuto ma perché avevamo toccato la loro immagine religiosa. Siamo rimasti tre giorni chiusi in casa. Non abbiamo avuto ripercussioni. Andreotti risolse diplomaticamente».

SOLENGHI LOPEZ 12

 

Ma suor Gabriella, la sua insegnante che già da piccolo imitava a Foggia, ha saputo del suo successo da adulto?

«Questo non lo so perché ho perso i contatti, a Foggia ho vissuto soltanto un anno per i trasferimenti di mio padre per lavoro. Altri professori l’hanno saputo, sono stati anche invitati a dei miei spettacoli e in tv…»…

 

Perché, oltre a suor Gabriella, imitava anche altri insegnanti?

«Tutti, presidi compresi».

 

Quale, tra gli imitatori del passato, l’ha più colpita?

«Da bambino consideravo Noschese un mago, perché era l’unico che vedevo, c’era un solo canale. Anche Sabani lo trovavo bravo».

 

E tra quelli di oggi?

I Promessi Sposi del trio Solenghi Lopez Marchesini

«Ora ce ne sono tanti, più o meno bravi. Virginia Raffaele, quando fa certe voci, è incredibile, Vincenzo De Lucia, che imita perfettamente Mara Venier, la De Filippi, la Vanoni… rimani incantato».

 

L’imitazione è esercizio di talento, ma anche satira politica. Che ne pensa di quelle di Crozza, Zalone, Corrado e Sabina Guzzanti?

«Sono tutti bravi nell’imitare e tanto di cappello. Chiaro che l’obiettivo è diverso. L’obiettivo loro è di fare satira politica, che può piacere o non piacere. L’intento mio è non di fare satira politica, ma una forma di satira più giocosa».

 

La parodia del Trio dei Promessi sposi, ottenne picchi d’ascolto di 17 milioni di spettatori su Rai 1, ma dagli ambienti letterari spuntò qualche critica.

I Promessi Sposi del trio Solenghi Lopez Marchesini

«Rappresentare i Promessi sposi era ancora tabù in quegli anni. È sempre stato un romanzo sacro, intoccabile. Ci siamo ispirati allo sceneggiato con Paola Pitagora, che manteneva la sacralità del romanzo. Se avessimo giocato, in maniera spiazzante, con un romanzo normale, non avremmo avuto quel risultato. Qualcuno si urtò, ma non volevamo giocare con la religione, tant’è che oggi mi fa effetto vedere la nostra foto sui libri di scuola accanto a quella di Manzoni».

massimo lopez in versione maurizio costanzo

 

(…)

 

 

solenghi lopez

TULLIO SOLENGHI E MASSIMO LOPEZIL TRIO MARCHESINI SOLENGHI LOPEZ CON ALBERTO SORDIlopez solenghiIL TRIO MARCHESINI SOLENGHI LOPEZIL TRIO MARCHESINI SOLENGHI LOPEZ

 

IL TRIO LOPEZ MARCHIESINI E SOLENGHI