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    ANCHE I RICCHI PIANGONO IN UNA PANDEMIA - LVMH SEGNA UN -21% NEI RICAVI DEI PRIMI 9 MESI. MA IL GRUPPO HA ANCHE DIFFUSO NUMERI IN CRESCITA A DUE CIFRE NEL TERZO TRIMESTRE: TRA GIUGNO E SETTEMBRE, COLORO CHE SE LO POSSONO PERMETTERE SONO TORNATI A COMPRARE BENI DI LUSSO, CONFERMANDO LA NATURA ANTICICLICA DEL SETTORE - I COMPARTI CHE PIÙ HANNO SOFFERTO SONO STATI…


     
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    Sara Bennewitz per ''la Repubblica''

     

    yacht symphony di bernard arnault yacht symphony di bernard arnault

    La divisione accessori e abbigliamento di Lvmh torna a crescere a doppia cifra e batte le stime degli analisti. Tra luglio e settembre i marchi del colosso mondiale del lusso hanno registrato un aumento delle vendite del 12%, che porta Dior, Vuitton, Fendi, Loro Piana a chiudere i primi nove mesi dell'anno con un fatturato di 13,9 miliardi, l'11% in meno rispetto al 2019 (15,8 miliardi) a dispetto delle numerose settimane di chiusura dei negozi per colpa del lockdown, che si è verificato un po' in tutto il mondo.

     

    «I segnali incoraggianti di ripresa osservati a giugno per alcune delle attività - spiega una nota del gruppo di Bernard Arnault - si sono confermati nel terzo trimestre in tutte le regioni, in particolare negli Stati Uniti, e in Asia, ancora in crescita nel periodo». Insomma tra giugno e settembre, coloro che se lo possono permettere, sono tornati a comprare beni di lusso, confermando la natura anticiclica del settore. Dato che Lvmh è il primo dei grandi colossi a dare i risultati dei nove mesi, questo è un buon segnale per tutte le rivali da Hermes a Kering, passando per Moncler e Richemont.

     

    trump con arnault in texas allo stabilimento vuitton trump con arnault in texas allo stabilimento vuitton

    Se pelle e abbigliamento sono cresciuti, tutte le altre divisioni di Lvmh hanno ridotto il calo delle vendite, con l'eccezione dei Duty free e delle profumerie di Sephora che nel terzo trimestre hanno continuato a accusare un cali del 29% delle vendite. La divisone vini e champagne la scorsa estate ha visto il fatturato calare del 3% ( e -15% nei nove mesi a 3,3 miliardi), e questo nonostante i turisti siano mancati negli alberghi e nei bar di tutto il mondo. Morale Lvmh chiude il terzo trimestre con ricavi giù del 7%, e i primi nove mesi con una contrazione delle vendite del 21% a 30,3 miliardi di ricavi ( dai 38,3 miliardi del 2019). «In un contesto di mercati turbolenti - precisa Lvmh - il gruppo continuerà a utilizzare un atteggiamento prudente per preservare il valore dei suoi marchi».

    Bernard Arnault Bernard Arnault

     

    Anche per questo la decisione di pagare o meno un dividendo, è rinviata al consiglio di fine anno. E per lo stesso motivo Lvmh è pronta ad andare avanti in tutte le sedi opportune nella sua causa contro Tiffany. Nel novembre 2019 il colosso francese aveva annunciato la più grande acquisizione di sempre, con un'offerta da 16,2 miliardi di dollari. A settembre Lvmh ha però rotto l'accordo accusando Tiffany di aver pagato dividendi e bonus generosi e di non aver avuto una gestione oculata e adatta ai tempi. Tiffany sostiene invece che Lvmh deve lanciare l'Opa nei termini pattuiti. In proposito manca solo il via libera dell'Antitrust Ue, mentre l'udienza in Delaware è fissata per il prossimo 5 gennaio.

     

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