• Dagospia

    MA CHE BEL CASELLO! – L'OFFERTA PER AUTOSTRADE SI FA PIÙ GHIOTTA PER ATLANTIA, CHE INCASSERÀ 1,4 MILIARDI IN PIÙ TRA MAGGIORI ESBORSI E MINORI GARANZIE – I BENETTON SI BECCANO PURE 400 MILIONI DI RISTORI LEGATI ALLA PANDEMIA: IN PROPORZIONE E' L'11% DEL FATTURATO DI UN INTERO ANNO. QUANTO HANNO DATO AI RISTORATORI O AGLI ALBERGHI? – LE GARANZIE LEGALI SCENDONO A 500 MILIONI – SLITTA IL CDA DI CDP PER LA FINALIZZAZIONE DELL'OFFERTA, CHE CONFERMA LA VALUTAZIONE DI 9,1 MILIARDI


     
    Guarda la fotogallery

    Aspi: si affina offerta, slitta cda di Cdp 

    (ANSA) - ROMA, 27 MAR - E' ancora al lavoro per gli ultimi dettagli il consorzio che presenterà l'offerta ad Atlantia per l'acquisizione dell'88% di Autostrade per l'Italia. Si lavora per affinare la proposta con avvocati e advisor.

    fabrizio palermo foto di bacco (3) fabrizio palermo foto di bacco (3)

     

    Secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, non ci sarebbero problemi per la presentazione dell'offerta finale, che confermerebbe la valutazione di 9,1miliardi per tutta la società.

     

    Ma la definizione dei dettagli, che hanno comunque un impatto economico e che viene aggiornata alla luce di novità emerse successivamente alla presentazione dell'offerta definitiva, sta richiedendo maggiore tempo.

     

    Per questo sarebbe slittato dalle 17 alle 20 il Cda di Cdp. Non è nemmeno escluso che ci possa essere un ultimo rinvio per la finalizzazione dell'offerta.

     

    Di fatto, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, si sarebbero ridotti i rischi legali di Atlantia in seguito a due novità arrivate successivamente all'offerta del 24 febbraio.

     

    crollo ponte morandi crollo ponte morandi

    Per questo non cambia la proposta nella parte 'economica' inviata dal Consorzio Cdp-Macquarie-Blackstone il 24 febbraio scorso che valuta il 100% di Aspi 9,1 miliardi. Invece cambiano gli aspetti collaterali. Il 4 marzo Aspi ha pubblicato il bilancio indicando come un 'rischio zero' per i procedimenti relativi alle garanzie richieste ad Atlantia, confermando a distanza di un anno le precedenti valutazioni.

     

    Inoltre è stato fatto un conseguente confronto con Atlantia sui profili di rischio, contabili e finanziari dell'operazione. Infine è stata pubblicata il 15 marzo la motivazione della sentenza della Cassazione per la richiesta di risarcimento danni del Ministero dell'Ambiente, motivazione che il consorzio offerente non aveva in precedenza. C'è poi un ulteriore aspetto.

    il crollo del ponte morandi a genova il crollo del ponte morandi a genova

     

    E riguarda i ristori che Autostrade potrebbe ricevere dal governo per gli impatti sulla diminuzione del traffico registrato dal luglio 2020. Atlantia stima questo valore fino a 400 milioni. Se questi ristori dovessero essere riconosciuti finirebbero nelle casse di Atlantia per il periodo in cui risulterà ancora proprietario di Aspi, visto che si ipotizza un closing dell'operazione nella seconda metà dell'anno. 

     

    Sara Bennewitz e Giovanni Pons per “la Repubblica”

     

    Cassa Depositi e Presiti insieme ai fondi Blackstone e Macquarie migliora sia la componente economica sia quella contrattuale della precedente offerta per l' 88% di Aspi.

    Tra maggiore esborso e minori garanzie, l' istituto guidato da Fabrizio Palermo dopo il cda di oggi pomeriggio manderà ad Atlantia una proposta che vale circa 1,4 miliardi in più.

     

     

    luciano benetton luciano benetton

    E domani dovrebbe riunirsi un consiglio informale di Atlantia per esaminare l' offerta a grande linee, anche se il cda che dovrà esaminarla per davvero dovrebbe essere convocato tra mercoledì e giovedì.

     

    A quanto si apprende da fonti finanziarie la componente economica sale da 9,1 a poco meno di 9,5 miliardi (per il 100% dell' azienda), grazie a maggiori ristori legati al Covid (400 milioni) che precedentemente erano calcolati fino al giugno 2020 e che ora dovrebbero essere rinnovati per tutto il 2021.

     

    Sul fronte dei rischi legali, che nella precedente offerta erano stimati 1,5 miliardi, sarebbe stato risolto il dubbio legato a una vecchia pendenza di Adr (per 820 milioni), e sarebbero stati contenuti a circa 500 milioni quelli sulle varie cause legate al crollo del ponte Morandi (in origine 700 milioni). Morale: se la prima offerta prevedeva una valutazione di Aspi di 9,1 miliardi, da cui togliere eventuali rischi legali per 1,5 miliardi, la prossima valutazione sarà di 9,1 miliardi, più 400 milioni di ristori, e da cui potrebbero essere tolti al massimo 500 milioni di rischi legati al disastro di Genova.

     

    Infine il pagamento dell' offerta verrà effettuato al closing dell' operazione, dopo tutte le autorizzazioni del caso, presumibilmente non prima del quarto trimestre.

    carlo bertazzo carlo bertazzo

     

     

    In attesa di capire come si esprimerà il consiglio di Atlantia sulla nuova offerta, lunedì si terrà l' assemblea straordinaria per la proroga dei termini della scissione proporzionale di Aspi. All' assise è atteso che sia presente circa il 71% del capitale ma l' esito pare scontato: Edizione (30,2% di Atlantia), Crt (4,85%), Gic (8,2%) sarebbero tutte inclini a votare contro, ma anche altri investitori potrebbero fare altrettanto.

     

    L' andamento dell' assemblea di lunedì farà da cartina di tornasole per quella, ancora da convocare ai primi di maggio, a cui verrà chiesto se accettare o meno l' offerta di Cdp su Aspi. In questo caso, anche se i legali non avessero fugato tutti i dubbi, l' assise dovrebbe essere ordinaria e in quanto tale si voterà a maggioranza. Atlantia in buona sostanza chiederà ai soci se sono disposti a vendere Aspi a Cdp e voltare pagina, dopo tre anni di alti e bassi del titolo con non poche incertezze sul fronte della concessione e delle tariffe, che hanno paralizzato l' intera azienda. In proposito sia Edizione che Crt sarebbero dell' idea che sia arrivato il momento di guardare oltre e studiare come investire le risorse della vendita di Aspi per creare più valore.

     

    CHRISTOPHER HOHN CHRISTOPHER HOHN

    I fondi hedge capitanati da Tci sono invece di un altro avviso e ritengono che sarebbe meglio aspettare tempi migliori e sondare altri possibili compratori. A detta degli analisti, senza Pef (Piano economico e finanziario) approvato e data la situazione non sarebbe banale trovare un nuovo investitore alternativo alla Cdp disposto a rilevare Aspi con il nuovo sistema tariffario, i tassi in salita, le incertezze legate alle questioni pregresse del Ponte e con la concessione che scadrà tra 17 anni. Del resto Macquarie e Blakstone hanno frenato molto sul prezzo valutando già generosa l' offerta attuale, altri fondi come Kkr e Brookfield, dopo esser stati invitati a partecipare all' operazione, non si sono mai palesati.

     

    le carcasse delle auto sotto il ponte morandi le carcasse delle auto sotto il ponte morandi

    Stesso discorso per gli imprenditori italiani delle autostrade come Toto e i Gavio di Astm, il primo per la mancanza di risorse e il secondo perché aveva già intrapreso altri percorsi insieme ad Ardian. Infine non è neppure detto che altri gruppi europei come la spagnola Acs di Florentino Perez o la francese Vinci sarebbero in grado di fare un' offerta migliore, soprattutto in temi brevi, perché tra asta competitiva, due diligence e offerta passerebbero almeno altri 12-18 mesi.

    ENRICO LAGHI ENRICO LAGHI

    fabrizio palermo foto di bacco (1) fabrizio palermo foto di bacco (1)

    CARLO BERTAZZO CARLO BERTAZZO

    soccorsi dopo il crollo del ponte morandi soccorsi dopo il crollo del ponte morandi il crollo del ponte morandi il crollo del ponte morandi una veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak una veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak ruspe al lavoro per spezzare i blocchi del ponte morandi ruspe al lavoro per spezzare i blocchi del ponte morandi

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport