BACHARACH
1. L'INDIMENTICABILE EROE DEI MAGIC MOMENTS
Marinella Venegoni per “La Stampa”
Burt Bacharach era rimasto l'unico dei grandi compositori melodici yankee viventi. […] Un gigante, che ha riempito per almeno sei decenni il songbook del continente americano, dilagando poi nel mondo intero per l'irresistibile eleganza delle composizioni […]
BURT BACHARACH
Fra le sue prime composizioni, arrivò nei ‘50 da noi Magic Moments, suadentissima con la voce del crooner Perry Como inondò i primi jukebox, ed è davvero come un prologo da riascoltare prima di immergersi per anche lunghe ore (volendo) nel repertorio di cui fu protagonista vocale Dionne Warwick, sua musa ufficiale assai a lungo, malgrado liti e iati, e unica sua interprete accreditata a furor di popolo, che con la sua voce di velluto seppe dare vita a canzoni magnifiche nella loro lievità. […]
2. BACHARACH MUSICA DA OSCAR
Simona Siri per “La Stampa”
Warwick & Bacharach
Un musicista da Oscar. Burt Bacharach è morto ieri a 94 anni nella sua casa di Los Angeles per cause naturali dopo una vita dedicata alla musica. Si lascia dietro un'eredità artistica impareggiabile: 73 singoli nella Top 40 negli Stati Uniti e 52 nel Regno Unito; un centinaio di artisti che hanno interpretato la sua musica; collaborazioni con Dionne Warwick, Frank Sinatra, The Beatles, Barbara Streisand, Tom Jones, Aretha Franklin e Elvis Costello; capolavori intramontabili come I Say A Little Prayer, Walk On By, What The World Needs Now Is Love, Magic Moment, The Look Of Love.
elvis costello burt bacharach
E, appunto, tre Oscar, i primi due nel 1969, per la colonna sonora di Butch Cassidy di George Roy Hill con Paul Newman e Robert Redford e per la canzone Raindrops Keep Falling on My Head cantata da B. J. Thomas e l'altro nel 1981 per Arthur's Theme cantata da Christopher Cross, colonna sonora del film Arthur con Dudley Moore e Liza Minnelli.
OBAMA BACHARACH
[…] Alcuni titoli: Say a Little Prayer, originariamente cantata da Aretha Franklin; What's New Pussycat? con la voce di Tom Jones; The Look of Love cantata da Dusty Springfield e Make It Easy on Yourself dei Walker Brothers.
La sua collaborazione più famosa e più fruttuosa rimane quella con Dionne Warwick. I loro successi insieme includono Walk on By, Do You Know the Way to San Jose?, Anyone Who Had a Heart, A House is Not a Home e la versione originale di I Say a Little Prayer. Warwick a un certo punto fa causa con successo a Bacharach dopo che lui e David avevano smesso di lavorare insieme, lasciandola senza materiale. Fu una disputa «molto costosa e sfortunata», secondo le parole stesse di Bacharach che tempo dopo ammise di aver gestito male tutta la situazione.
burt bacharach hal david con i grammy
Lui e Warwick si riconciliano però nel 1985 per il singolo di beneficenza contro l'Aids That's What Friends Are For. […]
Il suo stile musicale così riconoscibile, con quel mix tra alto e basso, ha prodotto canzoni senza tempo e che, secondo la definizione di Bacharach stesso, erano accessibili perché «sofisticate abbastanza da sfidare il tempo, ma non troppo sofisticate da impedire di essere ascoltate suonate da un pianista in un bar». Il merito, secondo lui, andava a uno dei suoi maestri, il compositore Dario Milhaud, da cui aveva imparato la lezione più importante: «Non vergognarsi mai di qualcosa che è melodico, di qualcosa che si riesce a fischiettare».
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