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    CASAPOUND FATTA A MAGLIE - NEL 2007 FU LA GIUNTA VELTRONI AD ASSEGNARE GLI IMMOBILI DI VIA NAPOLEONE III, CHE ORA LA CORTE DEI CONTI VUOLE SGOMBRARE IMMEDIATAMENTE DANDO LA RESPONSABILITÀ ERARIALE AI FUNZIONARI DEL DEMANIO CHE NON HANNO RISCOSSO I CANONI PER OLTRE 15 ANNI. COME MAI QUESTI DOCUMENTI NON SONO MAI EMERSI, NÉ NELLE INCHIESTE GIORNALISTICHE NÉ IN QUELLE CONTABILI?


     
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    Maria Giovanna Maglie per Dagospia

    maria giovanna maglie maria giovanna maglie

     

    Guarda guarda che firma reca questa assegnazione del 2007 di alloggi a cura del comune di Roma… il sindaco Walter Veltroni e la sua giunta in una mega operazione di sistemazione distribuiscono ben 1653 alloggi in mezzo ai quali sono celati 17 di un palazzo di via Napoleone III, il cui numero civico è pudicamente omesso, ma non c'è da sbagliare, e' il palazzo di Casa Pound. E allora di quale occupazione stiamo parlando da mesi? Quale sgombero improvvisamente urgente, proprio e solo quello, sì sollecita da tante parti con sopracciglio sollevato al Ministero dell'interno?

    ASSEGNAZIONE IMMOBILI CASAPOUND GIUNTA VELTRONI ASSEGNAZIONE IMMOBILI CASAPOUND GIUNTA VELTRONI

     

    A sentire la Corte dei Conti, questa occupazione  ha da terminare e  il conto salato s'ha da sanare, per ben 4milioni e 600mila euro,  quanto sarebbe costato in danno erariale l'occupazione del palazzo di via Napoleone III a Roma da parte dell' organizzazione di estrema destra, che e'  legale, tanto da presentarsi alle elezioni, ma in perenne odore di eversione e fascismo.

     

    Il tutto "in violazione delle più elementari regole della (sana) gestione della cosa pubblica e in contrasto con il particolare regime vincolato cui sono soggetti i beni del patrimonio indisponibile dello Stato", tuona il comunicato.

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     I magistrati contabili sono decisi a chiedere il risarcimento a nove dirigenti dell'Agenzia del Demanio e del ministero dell'Istruzione per mancata riscossione del canone per oltre 15 anni del palazzo a Roma dove c'è la sede di CasaPound, ma dove vivono anche delle famiglie.

     

     È quanto calcolato dai magistrati della corte dei conti di Roma nell'invito a dedurre che rappresenta una sorta di chiusura delle indagini. A risarcire il danno erariale per omessa disponibilità del bene e mancata riscossione dei canoni dovranno essere nove dirigenti dell'Agenzia del Demanio e del Miur, proprietario dell'immobile di via Napoleone III.

     

    casapound di stefano casapound di stefano

    In totale sono dodici le persone finite nel registro degli indagati, e quella che segue è la ricostruzione ufficiale.

     

     L'immobile, di proprietà dello Stato, nel settembre del 1958 è stato concesso in uso governativo dal ministero delle Finanze (direzione Generale del Demanio) al ministero della Pubblica Istruzione.

     

    Nel 2003 è stato occupato a seguito di un trasloco dei vecchi uffici. Il vice procuratore generale Massimo Minerva, che firma l'invito a dedurre, ha calcolato la cifra del risarcimento «in base al canone aggiornato alla media Omi (Osservatorio Mercato Immobiliare) per la destinazione d'uso residenziale nella zona Esquilino», dove si trova il palazzo occupato.

    casapound casapound

     

    Ma all'indagine e alla ricostruzione ufficiale manca evidentemente qualche pezzo, visto che nel 2007 è stato il Comune di Roma e la giunta di cui era sindaco Walter Veltroni, vice sindaco Mariapia Garavaglia, a decidere di assegnare quelli tra molti altri alloggi.

     

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    Come mai questo dettaglio che cambia completamente le sorti della vicenda non è stato portato all'attenzione dei magistrati contabili, come mai la mega inchiesta dell'Espresso "Grand Hotel CasaPound" non l'ha in alcun modo ottenuto?

     

    Le chiacchiere sembra che stiano a zero, a guardare questa delibera, di sicuro non si può parlare di occupazione sine titulo dell'immobile da parte di CasaPound e delle altre  famiglie.

     

     Se invece il tutto fosse comunque illegale e avesse determinato una perdita economica per le finanze pubbliche, e una lesione al patrimonio immobiliare pubblico, allora rivolgersi alla Giunta Veltroni. Che non mancherà di dare adeguate spiegazioni sulle ragioni di emergenza che hanno spinto dodici anni fa a quella decisione.

    mariapia garavaglia saluta walter veltroni foto di bacco mariapia garavaglia saluta walter veltroni foto di bacco sede casapound 1 sede casapound 1 sede casapound 4 sede casapound 4 gianluca iannone gianluca iannone marsella casapound marsella casapound

     

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