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UN MAIALE VIVO COME PRIMO PREMIO ALLA LOTTERIA SCATENA IL CAOS A CERCEMAGGIORE, IN PROVINCIA DI CAMPOBASSO - IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL SANTO PATRONO, SAN VINCENZO MARTIRE, LA SCELTA DI METTERE UN ANIMALE IN PALIO HA SCATENATO LA PROTESTA DEGLI ANIMALISTI - LA “LEGA NAZIONALE ANIMAL PROTECTION” HA SCRITTO AL SINDACO DEL PAESE, ALL'AZIENDA SANITARIA REGIONALE DEL MOLISE E AGLI ORGANIZZATORI DELLA FESTA: “SCELTA INACCETTABILE SOTTO IL PROFILO ETICO. RIDURRE UN ANIMALE A PREMIO DI UNA LOTTERIA NE SVILISCE LA DIGNITÀ” (SOPRATTUTTO SE VIENE CUCINATO MALE)
(ANSA) - CAMPOBASSO, 13 SET - Un maiale come primo premio alla lotteria del paese. Accade in Molise, a Cercemaggiore - in provincia di Campobasso - in occasione della festa del Santo Patrono, San Vincenzo Martire, che si tiene proprio in questi giorni. La scelta di mettere un animale in palio ha scatenato la protesta degli animalisti. La presidente della Lega nazionale Animal Protection, Piera Rosati, ha scritto al sindaco del paese, all'Azienda sanitaria regionale del Molise e agli organizzatori della festa.
"Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni in merito alla decisione di offrire un maiale vivo come primo premio della lotteria di beneficenza di San Vincenzo Martire, prevista per il prossimo 15 settembre - scrive -. Con la presente intendiamo esprimere la nostra ferma contrarietà a questa scelta, che appare del tutto inaccettabile sotto il profilo etico, normativo e sociale. Gli animali sono esseri senzienti, come riconosciuto dall'articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea e dal diritto nazionale.
Ridurre un animale a premio di una lotteria - aggiunge - significa trattarlo come un mero oggetto di consumo, svilendone la dignità e trasmettendo un messaggio profondamente diseducativo, soprattutto ai più giovani, che rischiano di vedere normalizzata la mercificazione della vita animale in un contesto pubblico, comunitario e persino religioso. A questo si aggiungono anche questioni legali".
Gli animalisti quindi chiedono di rivedere la decisione revocando il premio. "Siamo certi - conclude Rosati - che comprenderete l'importanza di accogliere questa richiesta, dimostrando attenzione alla crescente sensibilità collettiva e al rispetto delle normative vigenti. Diversamente, ci vedremo costretti a valutare le opportune iniziative a tutela degli animali e nel rispetto della legge".
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