Da Un Giorno da Pecora
mazzola rivera
Sandro Mazzola e i 50 anni di Italia Germania 4-3, che ricorreranno il prossimo 17 giugno. Ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, il calciatore della nazionale, bandiera dell'Inter, ha ricordato ai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari: “tutti pensavano che avremmo perso, ma ci fu qualcosa tra noi giocatori, un qualcosa che ci dava la consapevolezza di esser fortI. Volevamo far vedere che gli italiani erano qualcosa di eccezionale. E ci riuscimmo”.
mazzola rivera
Cosa ricorda di quel giorno? “La faccia ed il fisico giocatori tedeschi non riuscivano a lasciare il campo, loro erano fortissimi, più forti di noi. Noi non potevamo crederci”. Quello fu il mondiale divenuto famoso per la staffetta Mazzola-Rivera. Perché non potevate giocare insieme, visto che eravate i più forti? “Perché gli italiani sono sempre speciali...si preferiva la questione tattica, nessuno dei due andava a marcare l'avversario”.
SANDRO MAZZOLA
Cosa pensò quando vide l'errore di Rivera al 5° minuto del 2° tempo supplementare? “Che era un milanista”, ha detto ironico Mazzola a Un Giorno da Pecora, “Rivera però dimostrò di avere un grande carattere segnando un minuto dopo. Quello vuol dire che hai carattere e qualità”. Avrebbe preferito che il gol del 4-3 lo avesse segnato un altro? “No, chiunque andava bene”.
Oggi siete amici col 'Golden Boy'? “Oggi si, lo siamo. Ma allora...” Mazzola ha poi raccontato un aneddoto sulla creazione dell'Assocalciatori, che lo vide tra i fondatori. “Mi telefonò Andreotti per dirmi di non farlo, perché era qualcosa contro la Repubblica. Ma iniziò la telefonata dicendo che andava sempre a vedere le partite di mio papà...” Lei cosa gli rispose? “Che saremmo andati fino in fondo. E lui, alla fine, disse: 'va bene'...”
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