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AHI TECH! IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNODESTRA, PETER THIEL, CONTINUA A PRENDERSI PEZZETTI DEL GOVERNO AMERICANO RIMPIAZZANDO ALCUNI DEI PIÙ IMPORTANTI FUNZIONARI TECNOLOGICI DEL PAESE CON PERSONE PROVENIENTI DALLA SILICON VALLEY – IL SAGGIO DEL CEO DI PALANTIR ALEX KARP CHE RICHIAMA I VALORI TRADIZIONALI IN SALSA HI-TECH E PUNTA L’INDICE CONTRO LE UNIVERSITA’ E IL LORO PLURALISMO CHE…
peter thiel alex karp donald trump
Negli Stati Uniti l'amministrazione del presidente Donald Trump sta rimpiazzando alcuni dei più importanti funzionari tecnologici del paese con persone provenienti dalla Silicon Valley, legate a Elon Musk e ad aziende associate a Peter Thiel (…)
LA SILICON VALLEY ISPIRA IL TRUMPISMO
Stefano Mannoni per milanofinanza.it - Estratti
L’opinione pubblica europea continua a commettere l’errore di sottovalutare Donald Trump, considerandolo uno sgradevole incidente del destino. E che sia sgradevole non c’è nessun dubbio, per non parlare del vice presidente JD Vance che sembra un predicatore esaltato più che una figura istituzionale.
Ma dietro a quello che appare come un brutta rappresentazione teatrale o peggio, un incubo, c’è un solido movimento intellettuale. Che ha le sue radici anche nella Silicon Valley, un tempo saldo presidio dei democratici. Se n’è accorto Le Monde e, più modestamente, ce ne siamo accorti anche noi quando abbiamo individuato in tempi non sospetti in Peter Thiel, l’eminenza grigia del cerchio magico di Trump, l’artefice di queste crescenti conversioni a destra.
alexander c. karp nicholas w. zamiska the tecnological republic
L’ala Silicon Valley del trumpismo
L’ultima testimonianza ne è un libro molto interessante, perché culturalmente assai sofisticato, scritto da due imprenditori della Silicon Valley che fanno propri i temi trumpiani con una sorprendente raffinatezza intellettuale.
Gli autori sono due figure apicali di un’impresa, Palantir, che opera nel campo dei software per la difesa e la sicurezza - Alexander C. Karp e Nicholas W. Zamiska – dalle impeccabili credenziali universitarie. Il titolo? The Technological Republic. Hard Power. Soft Belief and the Future of the West (the Bodley Head, Londra, 2025).
Il tema del libro è una dura critica alla amoralità e agnosticismo della Silicon Valley che, invece di investire le sue immense potenzialità in un grande progetto di rilancio degli Stati Uniti come punto di riferimento di valori e credenza condivise e comunitarie, ha spennato gli americani trattandoli quali meri consumatori, senza un briciolo di quel senso di patriottismo che animava le grandi imprese del paese nei momenti più epici della storia di quel continente. Tutti hanno fatto proprio il filone del multiculturalismo, l’agnosticismo sui valori, la liquidazione dei fondamenti religiosi del contratto sociale.
E il discorso si allarga anche alle università, responsabili dal 1968 in poi, di avere abdicato al ruolo di depositarie della cultura occidentale, e - lo dicono chiaramente - del suo primato, per abbracciare un pluralismo che per non scontentare nessuno accontenta tutti mediante una proliferazione di insegnamenti nei quali la parola d’ordine è: non giudicare, non prendere posizione, soppesare le parole per non offendere nessuno.
Il caso della polizia di New Orleans
Da lì è cominciato il declino e lo sfaldamento del Paese come comunità civica tenuta insieme da credenze condivise. E invece è proprio là che bisogna ritornare. Gli autori fanno un esempio tratto dalla loro esperienza. La polizia di New Orleans chiede a Palantir un software per migliorare la sicurezza nelle strade della città. Scandalo! Levata di scudi a protezione delle minoranze! Il risultato è che si perde un’occasione per affrontare il tema della lotta al crimine con gli strumenti più sofisticati che mette a disposizione il mercato. Il tutto con la complicità di imprese come Google che si dichiarano apertamente riluttanti a collaborare con il governo, come se questo macchiasse la loro reputazione.
Basta, dicono gli autori. Bisogna riscoprire l’orgoglio di essere americani e le imprese in prima linea su temi come l’intelligenza artificiale devono assumersi la responsabilità di cooperare con il governo per restituire ai cittadini l’orizzonte di speranza che si meritano.
palantir alex karp peter thiel donald trump jd vance
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