DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
A cura di Andrea Andrei per Dagospia
(Twitter: @andreaandrei_ )
1 - NUOVA BUFERA SU AMAZON, LA GRAN BRETAGNA LA METTE ALLE STRETTE: "PAGA POCHE TASSE"
Da "The Guardian.co.uk"
http://bit.ly/18LQjJK
Ormai tutti i giganti della tecnologia e dell'e-commerce vengono costantemente coinvolti in questioni di ogni tipo e bersagliati alla prima occasione utile. Si potrebbe dire quasi che queste aziende misurino la propria notorietà in termini di denunce o scandali.
Quel che viene contestato spesso riguarda o il mancato rispetto del diritto alla privacy oppure comportamenti poco chiari in materia fiscale.
In questa seconda categoria di accuse è finita Amazon, la giovane potenza dell'e-commerce che già poco tempo fa è stata al centro di uno scandalo riguardante le pessime condizioni dei lavoratori nei suoi magazzini.
La critica stavolta viene dalla Gran Bretagna, che notoriamente è poco tenera nei confronti di quelle società che cercano di fare le furbe con le tasse. Ne sa qualcosa Google, che era stata presa di mira dalla perfida Albione proprio per questo motivo. E adesso tocca all'azienda di Jeff Bezos, sulla quale pende un'inchiesta al vetriolo svolta da uno dei quotidiani più prestigiosi del Regno Unito, il "Guardian".
Secondo il giornale, Amazon lo scorso anno avrebbe pagato all'erario britannico solo 3,2 milioni di sterline a fronte di vendite per 320 milioni. Ma la stessa azienda ha comunicato ai propri investitori di aver guadagnato nel 2012 nel Regno Unito ben 4,2 miliardi di sterline. Non solo, oltre il danno ci sarebbe pure la beffa. Il gruppo avrebbe infatti percepito 2,5 milioni di sterline di contributi pubblici, oltre a significativi sgravi fiscali per la costruzione di nuovi magazzini.
Tanta è l'indignazione dei sudditi di Elisabetta che i parlamentari britannici vogliono che Amazon si presenti in Parlamento e risponda alle domande dei deputati in merito al suo status fiscale.
Lo stratagemma è sempre lo stesso: l'azienda fa capo a un ufficio in Lussemburgo, per cui anche le entrate provenienti dal Regno Unito vengono contabilizzate lì, e l'imposizione fiscale ovviamente ne risente. Il personale assunto in Gran Bretagna (quasi 4.200 persone) offre, sulla carta, solo un sostegno all'attività , che ha il suo fulcro nel minuscolo Stato del Nord Europa.
Insomma, si tratta di una falla nel sistema, e Amazon, sfruttandola, non fa niente di illegale. Certo non ci fa una bella figura, e non è quantificabile il danno d'immagine che potrebbe ricevere nella perfida Albione. Ma i bilanci si fanno con dati più concreti e quelli, all'azienda di Jeff Bezos, non mancano di certo.
2 - MOUNTAIN VIEW PIÃ ON CHE OFF: LE PRINCIPALI NOVITÃ NEL PRIMO GIORNO DI GOOGLE I/O, DALLE NUOVE MAPPE ALLA CHAT PASSANDO PER LE TRANSAZIONI DI DENARO TRAMITE GMAIL
Da "Mashable.com" (http://on.mash.to/12BJYfv e http://on.mash.to/105pNIr)
Il Google I/O, l'evento di Mountain View dedicato agli sviluppatori, è iniziato ufficialmente ieri e fin dal suo primo giorno sembra non voler deludere le aspettative.
Alcuni rumor, come quelli sul rinnovamento delle famose mappe, si sono rivelati azzeccati. La nuova versione delle Google Maps ha fatto decisamente una buona impressione al pubblico: le mappe saranno visualizzabili a schermo intero, e assomiglieranno molto di più alle care vecchie versioni cartacee. Proprio come quelle fedeli compagne di viaggio, le nuove mappe di Mountain View saranno completamente personalizzabili: si potranno prendere appunti, segnare luoghi di interesse e cercarne altri.
Novità interessanti riguardano anche il social network Google+, il quale verrà migliorato da molti punti di vista: le foto saranno più grandi e il design verrà completamente stravolto.
Oltre al servizio di streaming musicale a cui accennavamo ieri, da segnalare c'è il nuovo sistema di messaggistica, "Hangout". Quest'ultimo diventa a tutti gli effetti una piattaforma, da utilizzare su qualunque dispositivo, che sia un pc o un device Android o Apple, che permetterà non solo di scambiarsi in tempo reale messaggi testuali, ma anche foto, video, file, ed effettuare videochiamate.
E ancora: i giochi saranno più "social", il servizio di localizzazione sarà più accurato, il browser Chrome avrà anche dei comandi vocali, il Cloud e Google Play saranno migliorati.
Inoltre gli utenti di Gmail potranno trasferire anche denaro tramite il famoso servizio di posta elettronica. Utilizzando Google Wallet, il sistema per transazioni economiche online di Mountain View, si potranno infatti "allegare" alle e-mail dei pagamenti da effettuare tramite carta di credito.
Molte novità insomma che accrescono il potere già molto ampio di Google nel panorama tecnologico.
Al Google I/O c'è stato anche spazio per un momento abbastanza toccante: il fondatore Larry Page ha voluto parlare davanti alla vasta platea del centro conferenze Moscone di San Francisco, nonostante solo poche ore prima avesse confessato di avere dei seri problemi di salute.
Una mossa da parte di Page che, oltre ad accrescere esponenzialmente la sua popolarità , lo proietta nell'immaginario dei moderni guru del web. A molti non sarà sfuggito infatti il paragone con il fondatore di Apple Steve Jobs, che comparve in prima persona in più di un'occasione nonostante la sua malattia lo stesse indebolendo.
Come se mettere sul palco la propria sofferenza sia la frontiera ultima del genio informatico. Perché solo i veri nerd continuano a parlare con entusiasmo di futuro e di gingilli tecnologici anche quando temono che per loro il futuro non sarà altrettanto lungo e radioso.
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