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A cura di Andrea Andrei per Dagospia
(Twitter: @andreaandrei_ )
1 - DA YOUTUBE A PAYTUBE: IL VIDEO-SOCIAL NETWORK OFFRIRÃ DEI CANALI ON DEMAND A PAGAMENTO
Dal "Financial Times"
http://on.ft.com/17GPmkB
La voce circolava già da un po', e adesso, se ancora la notizia non è diventata ufficiale, ha sicuramente il carattere dell'ufficiosità . YouTube offrirà dei contenuti a pagamento.
Si tratterà di alcuni canali tematici on demand che trasmetteranno varie tipologie di contenuti, dagli eventi sportivi alle serie tv, e che saranno fruibili solo da chi si abbonerà al servizio. L'azienda, controllata da Google, potrebbe annunciare la novità entro questa settimana.
Ma quanto costerà abbonarsi a YouTube? Secondo quanto riporta il "Financial Times", un minimo di 1,99 dollari al mese.
à una svolta importantissima non solo per il video-social network più famoso del mondo, ma anche per l'intero mercato di internet che potrebbe sostituire via via tutti i mezzi tradizionali. Certo è che quello di YouTube (in cui pubblicità è aumentata, pur senza rappresentare la maggior parte dei ricavi) è una svolta che potrebbe far preoccupare non poco i grandi network delle tv via cavo, a cominciare da quelli di Murdoch.
Al contempo, si tratta di un passo verso la restrizione della libertà e della conseguente gratuità di internet. Ma in questo modo i contenuti diventano anche molto più professionali. E da qui la minaccia ai mezzi tradizionali di cui sopra.
Alcune grandi aziende che producono contenuti per la tv e per il cinema, come Dreamworks, hanno fiutato l'affare e hanno cominciato già da un po' a investire su canali YouTube.
Per vedere se questa politica pagherà basterà rimanere sintonizzati sugli stessi schermi. Quelli della rete.
2 - AMAZON A SORPRESA PARTE ALLA CONQUISTA DELL'ESTREMO ORIENTE: L'AZIENDA DI E-COMMERCE HA LANCIATO IL SUO APP-SHOP IN CINA
Da "TechCrunch.com"
http://tcrn.ch/13bJS0k
Anche Amazon va alla conquista dell'estremo oriente. L'azienda di e-commerce ha lanciato a sorpresa il suo App-Shop in Cina per dispositivi mobili in piattaforma Android, aprendo sostanzialmente la strada al commercio dei suoi Kindle.
Il negozio di applicazioni online di Amazon potrebbe rappresentare una valida alternativa a Google Play, grazie a un accesso più semplice e immediato.
La mossa di Amazon è inaspettata, visto che l'azienda non aveva inserito la Cina nella lista dei paesi nei quali aveva dichiarato l'intenzione di introdurre l'App-Shop, e di cui invece facevano parte il Brasile, l'Indonesia e la Corea del Sud.
Si tratta di un passo importante per l'azienda di e-commerce in un mercato che promette davvero bene. Un passo a cui molto probabilmente ne seguiranno degli altri, fra cui il lancio del suo tablet da 7 pollici Kindle Fire al prezzo competitivo di 99 dollari.
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