DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Jill Hamilton per “Cosmopolitan”
Scrive la sessuologa Susan Block nel libro “I dieci comandamenti del piacere”: «Fate sesso ad alta voce. Se siete eccitati, esprimetevi pure. Urlate, ridete, gridate un nome, date ordini, insomma fate qualsiasi cosa vi risulti urgente. Se siete in imbarazzo, ricordatevi che al vostro partner farete un favore. Più comunicate il vostro piacere, più l’altro proverà piacere. Inoltre il vostro orgasmo sarà più potente, se lo vivete anche vocalmente».
Il sesso urlato è “hot”. E’ il migliore, quando vi rende così incoerente da perdere qualsiasi inibizione. Un profondo gemito, un sospiro, un primitivo urlo di lussuria, rende tutto grandioso. Il buio è preferibile, perché aumenta le sensazioni uditive, ma si può fare anche a mezzogiorno, chiudendo le tapparelle. Il sesso ad alto volume può sembrare un po’ troppo porno e finto, ma dopo i primi tentativi, diventerà reale. Fin troppo. Bisogna stare attenti perché è così eccitante che il crescendo velocizza l’atto. Gli scienziati la chiamano “vocalizzazione copulatoria” e la facciamo per diversi motivi: per aumentare l’autostima del partner, per sfogare la fatica, e per accelerare l’orgasmo, appunto. E’ liberatorio, dà fierezza alla carnalità e stabilisce una connessione con l’altro.
Nello studio pubblicato su “The Archives of Sexual Behavior”, è emerso che la vocalizzazione durante il sesso è correlata all’orgasmo, e non necessariamente il proprio. La maggior parte degli orgasmi femminili si è registrata nei preliminari, ma le vocalizzazioni più acute sono avvenute simultaneamente all’eiaculazione maschile. Perché? Per accelerarla e farla aumentare di intensità.
Il sesso ha sempre un aspetto di performance, anche nel mondo animale, con pose e suoni. I macachi urlano per accompagnare il climax del partner, le femmine di babbuino urlano di più quando sono in ovulazione, per indicare disponibilità e fertilità ai maschi che vogliono accoppiarsi.
orgasmo harry ti presento sally
E poi c’è il porno, dove si elencano sconcezze di tutti i tipi, e molte donne, fuori dallo schermo, le replicano perché ci si aspetta che lo facciano. Nei film di Hollywood la vocalizzazione copulatoria è utilizzata in quanto opportunità non visiva di mostrare il sesso, vedi Meg Ryan in “Harry ti presento Sally”.
Il sesso vocale è segno di piacere, ma cambia a secondo della cultura e delle restrizioni sociali (oltre che condominiali). Ha anche a che fare con la natura biologica, questa connessione fra attività fisica e vocalizzazione, che riguarda anche i versi che si accompagnaano al cibo e all’atletica. Insomma, pare sia davvero sensuale, ma il partner deve dare buoni motivi per far urlare.
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