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Alessia Rastelli per il Corriere della Sera
La scrittrice Jeanette Winterson, tra le ultime, è una delle voci che si sono levate in questi giorni contro le indagini su chi sia Elena Ferrante, definendole sul «Guardian» frutto di «malizia e sessismo». Altrove invece, ad esempio in Italia e Francia, il tema è il diritto o meno a restare nell' anonimato. Mentre il dibattito continua, prosegue anche l' impegno degli addetti ai lavori per svelare l' arcano. Nuove acquisizioni, anticipate al «Corriere» e a «Le Temps», arrivano dalla Svizzera.
E vanno nella direzione di non considerare definitiva l' identificazione di Elena Ferrante con la traduttrice Anita Raja, proposta da Claudio Gatti sulla «Domenica» de «Il Sole 24 Ore» in base soprattutto a dati di tipo patrimoniale. O, almeno, di arricchire questa tesi, visto che il principale indiziato tornerebbe a essere il marito della Raja, Domenico Starnone, da oltre un decennio tra i «sospettati».
Senza escludere un possibile lavoro di squadra, come sostiene anche l' italianista Marco Santagata, che su «la Lettura» aveva fatto il nome della professoressa ordinaria di Storia contemporanea a Napoli, Marcella Marmo.
A scendere in campo è OrphAnalytics , startup di Martigny, nel Canton Vallese, specializzata nell' autentificazione con metodo «stilometrico». Una tecnica statistica che «misura» il testo nelle più piccole unità: dalle lettere alle parole, alla punteggiatura, identificando quanto ricorrono e come si distribuiscono dentro e tra i vocaboli, dentro e tra le frasi. Ecco allora che l' analisi stilometrica su Elena Ferrante porta a Starnone. Dopo che già nel 2005 (quando L' amica geniale non era ancora uscita) il professor Luigi Galella, basandosi sui primi libri dell' autrice, aveva elencato una serie di coincidenze di tipo testuale, tematico e stilistico tra le due firme.
E dopo che nel 2006 Vittorio Loreto, docente di Fisica a «La Sapienza», aveva confermato con un programma matematico la similarità tra i testi dell' autrice-fantasma e dello scrittore, anche lui napoletano. «Metodi diversi, una stessa risposta - commenta il fondatore di OrphAnalytics , Claude-Alain Roten -: un segnale forte a livello scientifico».
La ricerca svizzera va comunque perfezionata. Della Ferrante sono stati passati al setaccio L' amore molesto (1992), I giorni dell' abbandono (2002), La figlia oscura (2006), la saga de L' amica geniale (2011-14), il saggio La frantumaglia (tutti editi da e/o). Di Starnone cinque libri disponibili in ebook.
OrphAnalytics dice di voler proseguire con l' intera opera e con i libri degli altri indiziati (anche se Anita Raja non ha mai pubblicato nulla di suo, e quindi non può essere «misurata»). Finora è stato analizzato Erri De Luca, anche lui napoletano, risultando lontano dalla Ferrante: una prova e contrario che l' appartenenza regionale, addotta in passato dallo stesso Starnone, non basta a spiegare la sovrapponibilità, almeno stilometrica, tra lui e l' autrice.
La startup non esclude la collaborazione di Starnone e della moglie Anita Raja. E anche quella dello scrittore con altri autori, «ma lui sarebbe comunque quello principale».
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