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nnie lennox pubblica nostalgia
Annie Lennox sta promuovendo il nuovo disco “Nostalgia” e trovando argomenti contro Beyoncé, definita una “femminista alla leggera”, e contro il twerking che, secondo lei, non ha niente a che fare con il femminismo: «Non è liberatorio. E' una cosa sessuale che si fa sul palcoscenico e che non attribuisce alcun potere».
lennox definisce beyonce femminista alla leggera
Parla da donna e da madre: «Il pubblico è composto da ragazzini, spesso hanno non più di 7 anni. Credo sia allarmante e pericoloso, un modo per approfittarsene». Il femminismo che apprezza Annie è quello di “persone che hanno dedicato la vita a lottare per i diritti delle donne, per la liberazione e per l’emancipazione”.
annie lennox in versione minnie
E’ vero, forse Beyoncé non sarà il nuovo volto del femminismo, non fa marce di protesta, ma è una delle artiste più influenti al mondo e sta dando dei segnali, messaggi importanti dall’interno dell’industria dello spettacolo. Lo hanno già fatto Lily Allen e Sinead O’Connor. La cosa che accomuna tutte queste artiste è la certezza che l’industria musicale e il mondo intero siano imprese capitalistiche e patriarcali. Ma in questa cornice le più giovani devono trovare la forza di esplorare la propria sessualità.
E’ un argomento complesso, un gran casino. Ci sono tranelli ovunque: sesso e bellezza ti danno sia attenzione e potere che umiliazione, sia gratificazione che punizione, in eguale misura. Non possiamo ridurre tutto a “puttane” contro “vergini” e “virtuose” contro “viziose”.
E poi, chi l’ha detto che “una cosa sessuale che fai sul palco” non è femminista? Può rappresentare potere come debolezza, può essere affermazione come sfruttamento. E limitare il femminismo di Beyoncé al semplice atto del twerking può essere più degradante dell’ostentazione dei suoi glutei.
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