monica maggioni con gianni riotta.

LA MAGGIONI VA A SPOTORNO A RITIRARE UNA TARGA E SI BECCA JOHNNY RIOTTA CHE LA SEPPELLISCE DI MIELE – DOMANDA FINALE: “COM’È LA RAI CHE LE PIACE?”. E SCOPPIA UN TEMPORALE MAI VISTO...

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Ferruccio Sansa per il “Fatto Quotidiano

 

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RIOTTA MAGGIONI RIOTTA MAGGIONI

Monica Maggioni, com’è la Rai che le piace?”. Boom, un fulmine spacca il cielo e copre la voce di Gianni Riotta. Si aprono le cateratte. La folla fugge, i taccuini dei cronisti si impregnano d’acqua. Appena in tempo per rubare qualche brano della risposta della neopresidente Rai: “Voglio una Rai che rispecchi la parte migliore del Paese. Che accompagni quelli che la seguono da sempre e che sappia interessare gli altri, i giovani”.

Monica Maggioni con Gianni RiottaMonica Maggioni con Gianni Riotta

 

Temporale estivo o giudizio del dio del giornalismo? Sabato sera è stato consegnato il premio “Spotorno Subito” dedicato al nuovo giornalismo. E la giuria presieduta da Riotta ha premiato Michele Masneri (premio Primizie), che tra l’altro scrive di economia sul Foglio e sul Sole 24 Ore; e Monica Maggioni (premio Sbarbaro). Un riconoscimento alla numero uno di viale Mazzini? All’indomani della sua nomina? Piove sul bagnato, e non solo per la serata di pioggia.

 

CAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONICAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONI

Ma subito gli organizzatori hanno precisato: “Il premio a Maggioni era stato deciso mesi prima”. Quando era soltanto direttrice di Rainews 24. “Comunque ringraziamo il Fatto e Marco Travaglio, nessuno aveva mai parlato tanto del nostro premio”, scherzano in Comune a Spotorno. E allora via con la motivazione del premio a Maggioni: “Non solo per il suo lavoro coraggioso di inviata di guerra e per i reportage. Non solo per i libri. Ma soprattutto – R io tt a parla a braccio – perché ha fatto un giornalismo di persone, di vite. Come le migrazioni di questi mesi, che non devono essere più raccontate con dati e numeri, ma con nomi, facce, storie”. Applausi e primi fulmini dal cielo. Poi Riotta e Maggioni uno davanti all’altra.

andrea vianello gianni riottaandrea vianello gianni riotta

 

Domande a raffica. Quelle che ogni italiano vorrebbe porre al presidente Rai: “Noti anche tu un distacco tra la narrazione della stampa, della tv e la realtà?”. Oppure: “Come sei stata assunta alla Rai?”. Risposta: “Ho presentato domanda per entrare nella scuola Rai di Perugia. E sono stata ammessa. Da lì è cominciato tutto, con un normalissimo concorso. Poi gli stage alla radio, il direttore Livio Zanetti che mi mandò nelle zone di guerra. Era il ‘94”.

gianni riotta parallelo italiagianni riotta parallelo italia

 

Fino all’affondo finale: “Com’è cambiata la tv con internet?”. Quindi: “Com’è la Rai che le piace?”. Fulmini. Apriti cielo. Un premio e un festival di giornalismo. Le strade di Spotorno si svuotano di bagnanti e si riempiono di giornalisti. Ecco Massimo Giannini di Ballarò. E Luca Sofri che racconta fatti e misfatti della vita delle redazioni e si attira qualche stilettata dai colleghi: “Ma lui, prima di essere direttore (de il post .it , ndr), è mai stato in una redazione?”. Tra i giornali più rappresentati Il Foglio. Molta stampa non ostile al renzismo. Anche gli sponsor (70 mila euro per la tre giorni) sono piuttosto istituzionali: Eni e Generali, tra gli altri. Fulmine. Tutti a casa. L’estate è finita.