“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Natalie O’Neill per “Playboy”
realta virtuale su red light center
Devin Vosburgh si è avventurato nel mondo del dating virtuale dopo un doloroso divorzio. Era un modo per mischiarsi ad altra gente senza andare troppo sul personale. Se le cose andavano male, poteva risolvere semplicemente chiudendo il laptop. Per scherzo ha messo al suo avatar pantaloni in pelle e una maschera da scoiattolo albino. Il suo aspetto mattoide ha inquietato gli utenti della piattaforma “Red Light Center”, che raccoglie la più grande comunità virtuale di adulti, e subito è stato controllato dalle “guardie della sicurezza”, una in particolare di nome Nicole, canadese.
Cinque mesi dopo sono usciti dalla chat di gioco, sentendosi su Skype. Cucinavano insieme, lei a Manitoba, lui a New York. Mangiavano insieme tramite schermo. Oppure uscivano virtualmente, con gli amici o da soli, per fare un po’ di sesso. Il vero incontro di persona è avvenuto molto tempo dopo, in un hotel: «Il primo abbraccio è stato davvero strano. La sicurezza della tastiera non c’era più».
Da allora si sono frequentati per 4 anni, incontrandosi ogni tanto, finché lei non si è trasferita a New York. Sono sposati dal 2012 e hanno una figlia. Tutto grazie a “Red Light Center”, che non è un sito porno né un quartiere a luci rosse. E’ alto il numero di coppie che si incontra in un mondo virtuale e poi si innamora in quello reale: sulle 10.000 della piattaforma, 100 si sono sposate nella realtà. Molte altre si sono frequentate e hanno avuto rapporti occasionali.
le coppie virtuali fanno sesso su redlight center
Gli utenti virtuali sono 43 milioni e quadruplicheranno nei prossimi anni. In questa specie di videogioco comandi tutto, dalle mosse di danza alle posizioni sessuali. Su “Red Light Center” puoi infilarti in un’orgia con sconosciuti di tutto il mondo. Qualsiasi fantasia sessuale tu abbia, tipo trombare con una tiara papale una francese immersa in una vasca di budino, be’ la puoi soddisfare. Gli utenti hanno una seconda vita, o meglio, fanno le prove generali per quella vera, imparano ad avere fiducia in se stessi.
devin e nicole sposi dopo il dating virtuale
Adam non sa ballare, ma il suo avatar è campione di salsa. Dice: «Nella realtà virtuale, se chiedi un abbraccio a una donna non ti becchi uno schiaffo. Per fare sesso puoi scegliere 50 posizioni, da cowgirl a pompino. Io e la mia cyberfidanzata abbiamo anche organizzato il nostro matrimonio nei dettagli: il posto, il costo, i nomi degli invitati. Poi ci siamo incontrati di persona e le cose non sono andate, lei è giovanissima. Però restiamo fidanzati nel mondo virtuale. Viviamo insieme e in casa abbiamo la stanza dell’orgia».
Per i messicani Emilio e Alejandra le cose sono state più veloci. Nel mondo virtuale erano vampiri, dopo 15 minuti che scopavano digitalmente, si sono chiamati e hanno fatto sesso al telefono. Ora vivono davvero insieme e ancora giocano, computer accanto a computer. Per qualcuno la realtà virtuale è una transizione per la vita vera, per altri è il modo più gradevole per sfuggirle.
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