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Federico Geremei per Il Venerdì di Repubblica
Silvio Berlusconi è in uno studio televisivo di Milano 2. Circondato dai suoi sta pianificando il grande ritorno, una campagna elettorale che gli restituirà la scena. Vuole riprendersi un ruolo da protagonista nella politica italiana e sa bene che tutto deve ricominciare da qui: davanti a una telecamera. Silvio Berlusconi, però, è un’attrice danese che, sul palco del Nørrebro Teater di Copenaghen, sta provando Berlusconi, the Musical: «una commedia politica, un autentico melodramma italiano».
Uno spettacolo ideato da Rhea Leman, drammaturga e coreografa danese molto nota in patria dove ha vinto l’Allen Prize e diretto il Danish Theater Council. La prima di venti repliche è prevista per il 21 aprile. «Ho sempre subito la fascinazione di Berlusconi» racconta Leman, che cura anche la regia del musical, «trovo che il suo stile politico sia emblematico del clima politico in cui viviamo. Mi interessa concentrarmi sul ruolo del politico e dei suoi elettori, sull’attualità di situazioni e figure influenti. Ho voluto esplorare questo tema e il risultato è un’esperienza teatrale satirica e di finzione».
Il cast, nove persone in tutto, è completamente al femminile, anche i ruoli maschili sono interpretati da attrici: quello di Berlusconi è affidato a Ina-Miriam Rosenbaum (è stata Goebbels in Hitler on the Roof e in Goebbels Time, della stessa Leman), mentre Mette Madsen sarà Fedele Confalonieri. Per Veronica Lario la scelta è caduta su Karen-Lise Mynster e Laura Bro sarà Angelica, che di mestiere fa l’assistente in uno studio dentistico e che dunque, nel gioco del chi-fa-chi, potrebbe essere l’ex igienista dentale più famosa d’Italia, Nicole Minetti.
berlusconi marta marzotto apicella
Niente attori, dunque, solo donne in scena. Come mai?
«È un elemento che aggiunge un po’ di gusto al materiale» spiega l’autrice «e ha ovviamente a che fare coi temi trattati: l’illusione, il sessismo, il femminismo e l’assurdo. Il musical è il genere a cui mi sto dedicando in questo periodo e, quando mi è venuta l’idea di una performance teatrale su Silvio Berlusconi, è stato naturale pensare di scegliere questo stile».
Le musiche le ha composte Joachim Holbek, autore di molti brani per le colonne sonore dei film di Lars von Trier.
«Saranno ovviamente ispirate alla musica italiana» racconta Leman, «uno stile simile a quello dei crooner».
E non sarà l’unica fonte di ispirazione italiana.
«Sto attingendo alla Commedia dell’Arte per i personaggi e per le tecniche di recitazione» continua «a Dario Fo e al suo enorme repertorio di satira politica e anche a Federico Fellini per le suggestioni visive e di regia». Un omaggio all’Italia, dunque. Nonostante tutto.
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