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Luigi Bisignani per “Il Tempo”
Della prima vera svolta tecnologica nella Rai del «new deal» renziano non poteva che beneficiarne il più renziano di tutti, Guelfo Guelfi, già spin doctor del Presidente del Consiglio e per questo premiato con il cda di viale Mazzini. Un passato vicino a Lotta Continua, all'insegna del vecchio grido di battaglia «lotta dura senza paura», ha conquistato una scrivania nella prestigiosa sede di Firenze che, scherzo del destino, si trova in largo Alcide de Gasperi. Ma subito una sorpresa: mancava il wifi.
Rapido giro di sms, anche con il premier, e finalmente pure la sede Rai della città del giglio può contare su una connessione stabile e performante. Se il compagno Guelfi sorride per questa vittoria, gli altri consiglieri Rai piangono. Si rendono conto della loro inutilità, ma a differenza di quelli passati sono unitissimi tra loro, con Carlo Freccero che durante i consigli fa un po' il birichino ma meno di quanto ci si potesse aspettare, tanto che durante una seduta ha detto: «Ma pensavate davvero che ero venuto qua per bocciare tutto?»...
Può sembrare paradossale ma più dei consiglieri attuali oggi in Rai contano due ex, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten. Il primo, che aspira alla rete All news, viene accreditato come l'uomo di Sergio Mattarella e conta su una filiera catto-comunista di fedelissimi che va dal capo dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, al capo del personale, Valerio Fiorespino, a Tinny Andreatta, capa della fiction, fino ad Andrea Vianello; il secondo, invece, veltroniano doc, ha un filo diretto con Silvia Calandrelli, una dirigente che poco alla volta ha moltiplicato gli incarichi e che oggi è responsabile di Rai Cultura.
Sulla moltiplicazione degli incarichi l'ex dg Luigi Gubitosi, per i suoi, ha fatto meglio di Gesù con i pani ed i pesci. Tra i recordman della specialità Camillo Rossotto, drago dei numeri ma soprattutto dei draghi, che disegna ovunque durante le riunioni grazie alla più sofisticata collezione di pennarelli che si sia mai vista in Rai ed in bella mostra nella sua stanza.
Difficile invece accedere nel santuario dell’attuale dg Antonio Campo Dall’Orto.
Come custode vigila Giuseppina Carrubba, che prende nota pazientemente di tutti i questuanti e cerca di spiegare che il direttore è sempre in movimento e che a Roma è solo di passaggio. C’è da capirlo, lui sa bene che meno si fa vedere e meglio è, deve infatti aspettare la Befana, che con ogni probabilità gli porterà in dono i pieni poteri, ed allora potrà finalmente fare Rambo, che rimane sempre il film più amato del suo padrino politico.
francesco vezzoli e carlo freccero
In Parlamento però stanno per partire emendamenti per rallentare l'iter di una legge che darà ad un solo uomo, scelto dal Premier, poteri eccezionali ed al cda nessun potere reale ma solo tante responsabilità.
Ma fino a gennaio che si fa? Come fingerà il bell’Antonio di portare avanti la rivoluzione tecnologica che ha annunciato in un convegno del Ncd di Alfano e Casini, che sembrava il suo partito preferito, ora che arriverà anche il casiniano Roberto Rao? E chissà se questo nuovo amore il segretario del Pd lo sa.
Fino ad allora sarà dura, anche perché Campo Dall’Orto qualche decisione dovrà pur prenderla. Ad esempio il 9 novembre scade l'interim di Mirella Marzoli a Rai news. Confermarla o sostituirla? Che fare poi di Rai Expo? Pur essendoci Rai Vaticano, ora Rai Expo si trasferisce in blocco a Roma per creare un nuovo mostro, Rai Giubileo, con tanto di lavori già in corso in una palazzina di Borgo Sant'Angelo.
E chi seguirà ora i viaggi del Papa che sono sempre un happening? Rai Vaticano o Rai Giubileo. E, per esempio, il direttore di Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, continuerà ad essere ancora ospite di quale testata Rai, persino nei voli papali che costano tre volte quelli di linea, continuando a togliere la possibilità di viaggiare, causa «riduzione spese», a qualche tecnico?
E Dario Viganò, competente direttore del centro televisivo Vaticano, con chi si confronterà per facilitare le dirette della società «Officina della Comunicazione» (con sede a Bergamo) che sembrerebbe a lui vicina? Lo farà con Sky o con Rai Vaticano, oppure con Rai Giubileo? O lo farà con tutte? Le vie del Signore sono infinite. Cosi come quelle della Rai. (2 Continua)
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