
DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA…
a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS (Special Guest: Dj Patriot)
1- LINGOTTI IN FUGA...
Il Furbetto in pulloverino sceglie Eziolo Mauro per lanciare il suo grido di incompreso: "La Fiat resterà in Italia", titola a tutta prima la Repubblica degli Illuminati. L'uomo che paga le tasse nel Cantone di Zug distilla il suo sapere di manager vincente: "Da noi l'auto è in agonia, ma manterrò Fiat in Italia con i guadagni fatti all'estero. Parlano troppi maestri improvvisati. Puntavo sulla riforma del mercato del lavoro e invece sul tavolo ho 70 cause della Fiom". Siluro a Dieguito Della Valle: "Attaccano Fiat perché è un bersaglio grosso, più delle scarpe di alta qualità e alto prezzo che compravo anch'io. Ora non più" (Repubblica, pp. 2-3).
C'è da capirlo, le braghe Pt01 Torino (prodotte al 70% in Romania) che porta il Grande Manager costano già 300 euro. Può mica svenarsi così, dalla cintola in giù.
Sul Messaggero, analisi di Giorgio Ursicino: "Il Lingotto cenerentola d'Europa. Pochi modelli e vendite in forte calo" (p. 9). Come scrive un ex manager Cnh su Repubblica Torino, Riccardo Ruggieri, "nel mondo del business la crisi non è mai una giustificazione per un manager capace, le aziende ben gestite (a basso punto di pareggio) fanno enormi profitti se il mercati tira, vanno in pareggio se il mercato è pessimo come l'attuale, ma continuano a investire, avendone le capacità finanziarie. Volkswagen è gestita secondo questi principi".
Su Libero, ottimo esercizio di benaltrismo e appello di Maurizio Belpietro al governo: "Basta con la Fiat. Piangiamo per i cassintegrati dell'auto ma il problema del Paese sono gli 800 mila disoccupati dell'era Monti. Marchionne va via perché con balzelli e benzina record qui nessuno compra più nulla" (p. 1).
Intanto lo scarparo a pallini continua a pizzicare le nappine ai colleghi di Salotto Marcio: "Della Valle: dai leader Fiat poco rispetto per il Paese. âElkann troppo giovane per il ruolo, la famiglia investa'. âSono salito molto in Rcs, le autorità lo sanno" (Corriere scuoiato, p. 6). Nella pagina dopo, una bella pubblicità della Bmw. Poi Hyundai (p. 10), Honda (p.14), Ford (p. 16) e finalmente, a pagina 19, inserzione della Lancia. Così va il mondo. Perfino i giornali, un giorno, capiranno.
2- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE...
Il Corriere incassa con stile il buco preso da Repubblica su Marchionne. Anzi, si mette a tappetino con un pezzo dal titolo descrittivo "Marchionne rientra in Italia" (p.5) in cui si racconta "l'amarezza del manager per gli attacchi personali". Attacco da scuola di giornalismo investigativo, firmato Bianca Carretto: "Sergio Marchionne non è sorpreso per le polemiche suscitate da un comunicato - l'annullamento della dizione Fabbrica Italia, sostituita dal nome Fiat - che voleva essere solo un chiarimento per rispondere alle INFONDATE VOCI di disimpegno industriale dall'Italia (...) Marchionne non vuole rilasciare commenti".
Ma vuoi vedere che dopo l'intervista rubata ieri alla Frignero, a Repubblica si sono inventati tutto anche con il Furbetto in Pulloverino? Se non è così, chissà che umiliazione, stamani, nei corridoi di via Solferino. Commentatori e grandi penne in fuga, comunque, con Gian Antonio Stella che si esercita sulle lauree in Calabria.
3- DELOCALIZZARE CON DESTREZZA...
"Fiat Serbia, salari da fame. Ecco il sogno di Marchionne. Viaggio nello stabilimento dove gli operai guadagnano 350 euro al mese per turni da 10 ore". Lorenzo Galeazzi e Vittorio Malagutti, del Cetriolo Quotidiano (senza pubblicita' Fiat), vanno a vedere come si produce a Kragujevac, "dove il Lingotto si gioca il futuro. Ponti d'oro dal governo di Belgrado, ma l'ad del del gruppo aspetta ancora 90 milioni" (p. 7).
4- LO SQUALO GIRA INTORNO...
Brutta cosa, per il Biscione, non avere più la poltrona di Palazzo Chigi. I conti vanno male, la Telecom non teme più ritorsioni sulle bollette telefoniche e aver infiltrato Catricaletta e AirOne Passera nel governo del Rigor Montis non basta. Il Messaggero si esalta in prima pagina: "Murdoch sfida Mediaset. Per La7 è battaglia a due. Anche News Corp vuole l'emittente. Oggi decide il Biscione". "La7, Murdoch guarda i conti. Balzo del 13% di Ti Media per la stretta sulla vendita. Offerte entro lunedì. La tv perderebbe 50 milioni l'anno. Oggi comitato esecutivo Mediaset, esclusa dai dati per la valutazione" (Corriere, p. 30).
Piagnucola il Giornale intestato al fratello: "Arriva l'offerta di Murdoch per La7. E ora chi protesterà ?" (p. 2). Per Repubblica, però, La7 non finirà in bocca allo Squalone australiano: "Berlusconi è pronto a ritirarsi. Discovery e H3g sono favoriti. Mediaset si è mossa solo per bloccare Bertelsmann. Ma il tedesco è uscito di scena" (p. 7).
5- LA SCENEGGIATA DI RENATONA...
"Per coprire lo scandalo il Lazio si taglia i soldi" (Libero, p. 14). "Storace: âSei âna bomba'. Lo show del governatore. Nel discorso, i tumori: âEstirpiamoli, come dalla mia gola. Noi dobbiamo spalare il nostro fango. Ci siamo sfracellati, invertiamo la marcia o è inutile andare avanti" (Corriere, p.9).
Ma la storia più edificante, in senso letterale, è quella di "Er Batman con la villa al Circeo pagata 800 mila euro in contanti". Era stata costruita abusivamente ed è stata comprata in sanatoria (le banche non danno mutui su queste case). Il capolavoro di Fiorito è che ci aggiunge un parcheggio abusivo proprio di fronte e poi sventra un po' di terreno e prova a costruirci anche una piscina. Al parcheggio vengono messi i sigilli, mentre la piscina viene smontata in fretta appena esplode lo scandalo con il dossier Battistoni (Repubblica, p. 11).
6- PIOVE SEMPRE SU DON MARCELLO...
Silvio Bananoni è andato a raccontare ai pm di Palermo che l'amico Dell'Utri "ha la moglie spendacciona". Ma loro non pensano che sia solo questo il problema e allora iscrivono anche la madama sul registro degli indagati: "Riciclaggio, indagata la moglie di Dell'Utri. L'accusa: spostò a Santo Domingo i soldi di Berlusconi al marito. Si tratta di 14 milioni, parte della vendita della villa che per i pm fu sopravvalutata" (Stampa, p. 19).
7- TE LO DO' IO IL CERCHIO MAGICO...
"Chi cerca Maroni trova Votino. La badante diventata zarina. La portavoce che caccia (anche) le colleghe bossiane. Nella Lega molti sono critici e la paragonano a Rosi Mauro: 'Lei almeno era stata eletta" (Cetriolo Quotidiano, p. 10). Difficile che altri giornali, come il Corriere o la Stampa, si occupino di Miss Votino. Una storia molto italiana.
8- AGENZIA MASTIKAZZI...
"Napolitano è fiducioso. Atene manterrà gli impegni" (Messaggero, p. 7).
9- CATAFALCHI BANCARI...
"Pop Vicenza, Zonin pronto per il settimo mandato. âNon ho motivo per non ricandidarmi'. Il presidente rivendica la scelta di non essere andato in Borsa, né di aver fatto fusioni" (Giornale, p. 21).
10- L'IDIOTA IN REDAZIONE...
"Apple supera il Pil della Svizzera" (Stampa, p. 26). Ma la Svizzera, che non è quotata in Borsa, è leggermente più solida.
11- PER LIBERARVI DI NOI. MA ANCHE NO...
colinward@autistici.org
www.criticalmess.noblogs.org
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