CHIAMBRETTI DEBUTTA IN PRIMA SERATA SU ITALIA1 E BUSCA UN MODESTO 8 PER CENTO E GRASSO LO MAZZUOLA: “LONTANI I TEMPI DEL DIVERTISSEMENT IRONICO E META-TELEVISIVO DI “MARKETTE”, DÀ SEMPRE PIÙ L'IMPRESSIONE DI ESSERSI ORMAI ISTITUZIONALIZZATO, DI AVER PERSO IL GUIZZO, DI REPLICARE ALL'INFINITO LA STESSA FORMULA CHE ALL'INIZIO ERA ORIGINALE E PROVOCATORIA MENTRE ORA È PERSINO BONARIA, RASSICURANTE”…

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Aldo Grasso per Corriere della Sera

Forse Laura Pausini meritava qualcosa di meglio per il lancio del suo ultimo album «Inedito», per il ritorno sulle scene dopo una lunga assenza. Invece è finita a fare la protagonista della prima puntata di «Chiambretti Muzik Show» (Italia 1, venerdì, ore 21,11), il programma musicale di Piero Chiambretti che ha inaugurato con una puntata speciale una serie che proseguirà a gennaio (ascolti permettendo).

Il fascino della data palindromo, molto cavalcato nella promozione dello show, non è bastato a liberare il «Muzik Show» da un senso di provincialità, di già visto, di vecchio, dall'impressione che l'intera baracca fosse stata messa su unicamente con una funzione promozionale per il disco.

Lontani i tempi del divertissement ironico e meta-televisivo di «Markette», Chiambretti dà sempre più l'impressione di essersi ormai istituzionalizzato, di aver perso il guizzo, di replicare all'infinito la stessa formula che all'inizio era originale e provocatoria mentre ora è persino bonaria, rassicurante.

È vero che la Pausini è una delle poche star italiane (l'unica?) ad aver ottenuto un ampio successo internazionale, ma c'era bisogno di un contenitore molto agiografico e celebrativo, tanto che le uniche voci critiche fuori dal coro sembravano subito stonate? La cosa migliore del programma comunque era proprio lei, Laura, con le sue esibizioni e i momenti più raccolti dell'intervista in cui ha avuto modo di raccontarsi.

Di idee nuove se ne sono viste poche: non basta scoprire le «star» di YouTube (come se lo spropositato numero di accessi garantisse di aver qualcosa da dire, e di saperlo dire) per catturare il pubblico giovane se poi, nel dibattito sulla crisi della discografia, si confonde YouTube con iTunes.

Insomma, il racconto della musica sulla tv generalista non ha ancora trovato la sua strada, sospeso tra i meccanismi consolidati del talent show e una serie di esperimenti poco riusciti.

 

 

Piero Chiambretti e Tiberio Fusco jpegLaura Pausini e TeodoraniROBERTO DAGOSTINO PIERO CHIAMBRETTI