CHIARA RINALDINI (EX PORTAVOCE DELLA BINDI): “NON SONO STATA "PIAZZATA" ALLA WEBTV DELLA CAMERA” - UN TEMPO PANNELLA DICEVA CHE IL DIGIUNO NON PUÒ DIVENTARE UN RICATTO - NELLA DIFESA DEI MARÒ NON SIAMO SECONDI A NESSUNO: INFATTI SIAMO TERZI - ORA SI SCOPRE CHE ANCHE LA FRANCIA È IN CRISI - LA STRANA GESTUALITÀ DI MONTI…

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Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago, leggo una notizia che mi riguarda ma non è vera. Non sono stata "piazzata" alla webtv della Camera dei deputati.
Saluti
Chiara Rinaldini

Lettera 2
I nostri diplomatici fanno bene ad essere così ruvidi ed intransigenti con l'India. Nella indomita difesa dei nostri militari in missione non siamo secondi a nessuno. Siamo per l'appunto ... Terzi

Lettera 3
Che Monti si candidi ha ragione d'Alema è inopportuno, ma che parli e si candidi ancora lui stesso invece è assolutamente una vergogna...
Alessandro

Lettera 4
Prima la Grecia, poi il Portogallo, la Spagna e l'Italia. Ma ora, finalmente, tocca a quei merdaccia dei Francesi!! A voi la crisi, mon cher. Le parole del buon Depardieu tirano fuori la verità di un paese che come il tutti gli altri, in mano agli strozzini, adesso deve trovare nelle tasche dei cittadini i soldi buttati dalle banche in operazioni finanziarie suicide.
Carlo

Lettera 5
Lettera
Caro DAGO, ormai di MONTI (o del suo avatar che si mostra in pubblico: comincio a pensare che il vero MONTI sia racchiuso nei sotterranei del Bundestag) si è capito tutto l'essenziale. Mi sfugge una cosa sola: la gestualità. L'unico atto mimico che si concede è un gesto con entrambe le mani, come se volesse trattenere un pallone da rugby. Ma forse è la sua signorilità che gli impedisce di fare il gesto appropriato rivolgendosi a noi, per il quale basterebbe una rotazione delle mani di 90° in senso orario.
Auguri BLUE NOTE

Lettera 6
Trovo bizzarre certe vostre scelte.
Si esalta il milionario Depardieu perché non vuole pagare le tasse perché "poi tanto lo Stato quei soldi li spreca". Ma la vogliamo piantarla una volta per tutte di spacciare luoghi comuni reazionari come teoremi? I ricchi le hanno create loro le ricchezze? Le ricchezze non devono forse appartenere alla comunità tutta?

Questo Depardieu con la trippa che ha non gli bastano 1000 euro al giorno? Molte famiglie questa somma non la guadagnano neanche in un mese.
Poi, Benigni non dovrebbe leggere la Costituzione perché nessuno la rispetta. Che razza di discorso è? Non vi è venuto in mente che forse la legge proprio per questo? Perché qualcuno cominci a rispettarla o la faccia rispettare dagli altri?
Ferdinando Ricciardi

Lettera 7
Caro Dago,
credo che Bersanov abbia una faccia di bronzo più unica che rara. Dopo aver occupato tutte le reti tv per mesi, con la scusa delle primarie, per tre apparizioni, dico tre, di Berlusconi in video, sembra essere stato morso dalla tarantola. Inoltre si vanta della grande lezione di democrazia interna offerta dal suo Partito, facendo intendere che le primarie fossero indispensabili per indicare il candidato premier.

Faccio notare che prima delle primarie il candidato in "pectore" era Bersanov, dopo le primarie è rimasto sempre lui, con la differenza che il partito, facendo ciò, ha incassato una paccata di milioni di eurini. Adesso sbandiera ai quattro venti l'assoluta utilità delle "buffonarie", forse per incassare altri soldini?? Ah saperlo.......
At salut. Morghj

Lettera 8
Dago darling, chissà che bello (saranno tutte rose e fiori e incensi, come già nella Milano del "podestà" Pisapia) tra pochi mesi qui nella Lombardia che sarà "normalizzata" con il governatore bersaniano Ambrosoli sotto l'alto patrocinio dei poteri forti vincenti e della solita "gauche caviar de la Madunina". I treni viaggeranno in orario e saranno tutti di livello elvetico, la sanità idem, ecc. ecc. E l'eventuale polvere (o malaffare) sarà messa sotto il tappeto (non rimossa!), come s'usa in altre regioni apparentemente molto ben governate.

Poveri pendolari comunque: nessun media "democraticamenrte normalizzato" oserà più raccogliere le loro eventuali proteste, che quindi saranno urla nel silenzio, come già tocca alle "anime morte" che non rientrano nelle protezioni (e negli interessi di varie associazioni bene-fiche) del politicamente corretto che va per la maggiore.
Natalie Paav

Lettera 9
Caro Dago,
non sono tra i telespettatori dello spettacolo di Roberto Benigni e non entro nel merito aristico di quest'ultimo. Quello che, però, mi convince poco o nulla è il giudizio del comico sulla nostra Costutuzione, giudicata come la più bella del mondo. Ho molti dubbi infatti che lo sia e quello che è più grave è che , a distanza di ltre 60 anni molti articoli, quelli più importanti, risultano non applicati.

Non solo, quando si parla di cambiarla, i tabù non debbono esistere, il riferimento di molti è quello di dare più potere al presidente del consiglio, non certo al popolo. Quanto all'enfasi del 75 dell'Assemblea Costituente nulla da dire: ma basta davvero poco per essere giganti , rispetto ai politici attuali. Quanto poi al giudizio complessivo della Costituzione forse bisognerebbe prendere un buon manuale di "Diritto costituzionale comparato" per accorgersi che , nel mondo, sono numerose le Costituzioni più belle della nostra.Cordiali saluti.
Giovanni Attinà

Lettera 10
Berlusconi, in questi giorni, è umanamente imbarazzante. Sembra di assistere al finale drammatico di "Viale del tramonto", con lui che cerca grottescamente di recitare la parte da protagonista e tutti che lo schifano, ma lui fa finta di niente e sorride e ringrazia per applausi che stanno solo nella sua mente febbricitante di paura.

Prima molla di colpo Monti per addossargli le colpe dei mali del mondo, vede che effetto che fa, i sondaggi dicono ‘nix' e allora si getta alla sua rincorsa e gli offre tutto, in ginocchio, che persino Maroni è disgustato. E tallona il Tecnico, il Professore, quell'insopportabile snob che lo guarda dall'alto in basso, in un'alternanza di proposte indecenti, ma quello niente, tace, lo ignora. Per favore, qualcuno faccia qualcosa..
Dino Manetta

Lettera 11
Dopo un presidente del consiglio che pensava solo alla patata ,un presidente del consiglio che pensa solo alle banche sarebbe già un miglioramento:ma arriverà mai un presidente del consiglio che pensa solo agli italiani?
Sanranieri

Lettera 12
Attilio Regolo, generalissimo romano, fu fatto prigioniero dai cartaginesi. I cartaginesi lo spedirono a Roma per convincere il Senato Romano a trattare la pace. Regolo promise che sarebbe tornato quale che fosse stato il responso di Roma. Attilio Regolo giunto a Roma, spronò i Senatori a non cedere alle richieste cartaginesi ed anzi li esortò a spedire nuove truppe per distruggere Cartagine. Regolo tornò a Cartagine benché si sapesse (per vie traverse) della sua arringa anticartaginese: nulla quaestio, finì in una botte chiodata e gettato in mare dall'alto di una rupe. L'onore era salvo.
Celestino Ferraro

Lettera 13
Un tempo Pannella diceva che il digiuno non può diventare un ricatto, perché ciò sarebbe in contrasto con la dottrina della nonviolenza. Mi rendo conto che l'età è quella che è, ma pure Wanda Osiris, ad un certo punto, si è rassegnata ad abbandonare la scalinata. E io mi preoccuperò delle sorti di Pannella solo dopo che avrà chiesto scusa per aver sputtanato le sacrosante battaglie andando da sinistra a destra e viceversa, senza mai negarsi nulla: un bacetto a Wojtyla, un aiutino al Villari di turno, perfino un congresso antiproibizionista speso a santificare Vincenzo Muccioli (quello delle catene ai tossici)
Natale Pellizzer

Lettera 14
Egregio signor Dago,
ho letto obliquamente -saltando le righe e soffermandomi sui concetti principali- il diario di una delle Pussy Riot dalla galera russa in cui si trova rinchiusa.
A parte che onestamente non me ne può fregare di meno di quello che la signorina Pussy Riot sta passando nel gabbio, non ho trovato grande differenza fra l'esperienza della summenzionata signorina e quanto da me vissuto in tempi di servizio militare in una caserma operativa di M*********.

Quindi, in fin dei conti, "chi se ne frega": anche perché io, a differenza delle signorine Pussy Riot, non avevo inscenato spettacoli ributtanti in nessuna chiesa consacrata né tantomeno mi ero lanciato in orge pubbliche nei supermercati della mia città. A fare il militare mi ci avevano mandato perché era obbligatorio, non perché io me lo fossi meritato per avere infranto una qualche legge in vigore nel mio Paese.

Per concludere, egregio signor Dago, vige sempre la vecchia regola della selezione naturale della specie: i più intelligenti sopravvivono, gli imbecilli soccombono. E per quanto mi riguarda, se quelle quattro ragazzette dovessere pure soccombere, saranno state inadatte alla sopravvivenza.
Anacleto Mitraglia

Lettera 15
Ho letto l'intemerata di Filippo Facci a favore di Marco Pannella. Personalmente sono fiero di essere titolato cretino, chierico e qualsiasi cosa da uno come Facci che solo a vederlo mi fa venire i brividi lungo la schiena. Certo, da cattolico non auguro il male a nessuno e quindi che viva a lungo il Pannella.

Quanto alla sua figura e alla sua eredità politica mi rifaccio al recente libro che è passato pressochè inosservato (Voi di Dagospia - che peraltro censurate spesso e volentieri quello che non vi aggrada, altro che democratici - comunque ne avevate dato notizia) scritto da Danilo Quinto, uno che lo ha conosciuto bene il Marco Pannella , essendo stato il tesoriere del suo partito per dieci anni, ed ha avuto il coraggio di scrivere ciò che ha passato con il grand'uomo e cosa gli ha visto fare e dire. Ebbene al signor Facci consiglio la lettura del libro. E la smetta di scrivere come se fosse lui il detentore della verità. Detiene forse sè stesso. Appena.
Luciano.

 

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