DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Marco Giusti per Dagospia
Che botto! Non ci sarà un fan di Super Mario, il videogame della Nintendo che ha appassionato i bambini della generazione 30-40, diciamo i piccoli Elly Schlein, che non andrà questa Pasqua a vedere “Super Mario Bros – Il Film” in versione animata della Illumination, diretta da Aaron Horvath, Michael Jelenic con le voci originali di Chris Pratt, Jack Black, Anya Taylor-Joy, Charlie Day.
E infatti ieri ha esordito in Italia con 1 milione 239 mila euro, solo un gradino sotto il primo giorno di “Mionions 2”, 1 milione e mezzo. E’ superprimo anche in Francia, dove però aveva contro il nuovo campione nazionale, “I tre moschettieri – D’Artagnan” di Martin Boubolon con François Civil, Eva Green, Vincent Cassel, secondo, che esce oggi anche da noi.
“Non è un film, è la lista dei momenti più attese dai fan”, scrive un critico americano. E proprio quello gli spettatori, piccolo e grandi, vogliono vedere. La Principessa Pesca, Donkey Kong, Browser.
E’ già un culto collettivo, che credete? Il vecchio film, quello con personaggi reali del 1993, ”Super Mario Bros”, diretto da Rocky Morton con Bob Hoskins, John Leguizamo, Dennis Hopper, non funzionò per nulla. Mi ricordo bene che non piacque ai bambini. Ma questo ha tutte le carte per poter piacere a tutti. Perché gli animatori della Illumination hanno ripreso la rotondità dei disegni originali del gioco.
“Non posso contare le ore che ho passato per salvare la Principessa Pesca e lottare con Browser” ha detto Chris Pratt, che dà la voce a Super Mario. Altro che nostalgia veltroniana del PD, qua sono in ballo i sentimenti veri dei ragazzini che hanno lasciato i migliori anni sul Nintendo.
Al secondo posto nella classifica di ieri troviamo “John Wick 4” con 118 mila euro e un totale di ben 4 milioni 59 mila euro. Terzo posto per “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri” con 115 mila euro e un totale di 1 milione 403 mila euro. Solo quarto il campione italiano, “Il ritorno di Casanova” di Gabriele Salvatores con Toni Servillo regista in crisi in mutande e ciavatte e Fabrizio Bentivoglio Casanova senza neanche le mutande, 33 mila euro e un totale di 439 mila euro.
Al quinto posto il documentario “Perugino – Rinascimento immortale”, 30 mila euro e un totale di 181 mila euro. E al sesto “Stranizza d’amuri” di Beppe Fiorello con 26 mila euro e un totale, passo passo, di 563 mila euro.
valeria solarino neri marcore quando di walter veltroni
Settimo posto invece per la favola politica “Quando” diretta da Walter Veltroni tratta dall’opera letteraria di Walter Veltroni con Neri Marcoré del tutto fuori parte come vecchio compagno che finisce in coma a San Giovanni ai funerali di Berlinguer e si risveglia 31 anni dopo, ma che si è però rifatto come direttore del meteo di Teleminkia da Fiorello.
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