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IL CINEMA DEI GIUSTI - AGLI “EUROPEAN FILM AWARDS 2018” STRAVINCE “COLD WAR” DI PAWEL PAWLIKOWSKI: MIGLIOR FILM, MIGLIOR REGIA, MIGLIORE ATTRICE, MIGLIORE SCENEGGIATURA E MIGLIOR MONTAGGIO - A “DOGMAN” DI MATTEO GARRONE VA IL PREMIO PER IL MIGLIOR ATTORE, MARCELLO FONTE, TUTTO VESTITO GUCCI, CHE SUL PALCO HA DICHIARATO “C’ERANO TANTI PIÙ BRAVI DI ME, C’ERA QUEL RAGAZZO, COME SI CHIAMA…”
Marco Giusti per Dagospia
Buone notizie da Siviglia. Cold War di Pawel Pawlikowski, bellissima storia d’amore e musica ambientata durante gli anni della guerra fredda che vedremo da noi la prossima settimana, stravince gli EFA, gli oscar del cinema euroepo. Miglior film, miglior regia, migliore attrice, migliore sceneggiatura e miglior montaggio. Poco da dire. “Voglio ringraziare i miei produttori”, ha detto Pawlikowski, diventato oggi uno dei maggiori registi mondiali, “perché non volevano fare un film commerciale, ma raccontare una storia. Grazie al cielo questo tipo di cinema si continua a fare”.
A Dogman di Matteo Garrone va il premio per il miglior attore, Marcello Fonte, tutto vestito Gucci, che sul palco ha dichiarato “C’erano tanti più bravi di me, c’era quel ragazzo, come si chiama…”, oltre ai migliori costumi, di Massimo Cantini Perrini, e al miglior trucco e parrucco. A Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino va il Peple’s Choice Award, il premio del pubblico. A La morte di Stalin dell’italo-inglese Armando Iannucci va il premio come miglior commedia, e ritirando il premio ha ricordato che il suo film è assolutamente bandito in Russia.
Miglior scoperta a Girl di Lukas Dhont. Miglior film d’animazione allo spagnolo Another Day of Life di Raul de la Fuente e Damian Nenow, e questo premio la grande ricerca che da anni il cinema spagnolo sta portando avanti sul cinema animato. Miglior cortometraggio all'italo-francese Gli anni , opera prima della montatrice italiana Sara Fgaier, che ha ricostruito con immagini della Cineteca sarda una storia ispirata al testo di Annie Ernaux.
Premi alla carriera al regista Costa Gavras, alla celebre attrice spagnola Carmen Maura, musa di Pedro Almodovar, che ha ricordato alle giovane attrice che stanno iniziando la carriera di non preoccuparsi del proprio corpo. “Per essere attrice non è necessario essere belle. Devi essere normale. La cosa importante è credere in quello che fai”. All’inglese Ralph Fiennes, che ha ricordato che la Brexit non gli impedirà di non sentirsi europeo.
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