“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Marco Giusti per Dagospia
Quando, nel 1971, uscì "The Lorax", il volumetto scritto e disegnato dal leggendario (per gli americani) Dr. Seuss, signore già in età avanzata che aveva radicalmente cambiato il mondo dell'editoria per ragazzi con le sue invenzioni, e poco dopo seguì la prima versione animata della storia, diretta per la tv nel 1972 da Hawley Pratt, un filmetto da 30 minuti, termini come ecologia, inquinamento, difesa dell'ambiente, non erano ancora noti.
Era un'America che stava lottando per liberarsi della presenza di un presidente odioso come Nixon, una lotta alla quale non fu indifferente lo stesso Seuss che, assieme all'amico Art Buchwald, lanciò la campagna "Richard M. Nixon, will you please go now!".
Nel 2012, a vent'anni dalla scomparsa del Dr. Seuss, ma nel pieno del suo recupero cinematografico (tra nuove versioni del "Grinch", di "Horton", la possibilità di fare un film biografico su di lui con Johnny Depp), la Universal lancia questa nuova versione animata del "Lorax", affidata agli stessi autori del fortunato "Cattivissimo me", cioè Chris Renaud e Kyle Bauda.
La voce del Lorax, guardiano della foresta che si è inutilmente opposto all'avidità dell'uomo che ha massacrato la natura per costruire un'inutile civiltà di plastica, è affidata a Danny De Vito che, come capitò a Stanlio e Ollio negli anni '30, ha contribuito anche alle edizioni internazionali del film, doppiandosi in italiano, spagnolo e russo.
Al posto della voce di Zac Efron troviamo invece quella di Marco Mengoni nell'edizione italiana. Il nuovo "Lorax", che è stato un successo clamoroso in America, 70 milioni, cioè il suo intero budget, incassati solo nel primo weekend, per arrivare a 210 solo in patria, è abbastanza rispettoso del libretto e della prima versione animata, scritta dalla stesso Seuss, ma è obbligato a aggiungere materiale e a "modernizzare" un po' la vicenda.
Così il ragazzo protagonista della vicenda, che si chiama Ted come il Dr. Seuss (il vero nome era Thedore Geisel Seuss), vive nella città tutta plastic osa e tecnologicizzata di Thneed-ville, dominata da una specie di sindaco padrone, e ha come sogno quello di vedere un albero vero. Fuori dalle mura della città , però, c'è il nulla, una distesa di deserto arido con fiumi in polluzione e la natura ridotta a zero.
Ted riesce a uscire dalle mura e a incontrare, dentro una malferma casetta di legno, un pauroso personaggio, l'Once-ler, un specie di mostro che non vediamo mai nella prima versione, e diventa un uomo in quella attuale, che racconterà al ragazzo cosa è accaduto alla natura del luogo e come la città di plastica abbia risucchiato tutto quello che aveva attorno. Lì parte il cuore della storia, che è poi tutto il racconto di Seuss.
L'Onceler, tanto tempo prima attraversò quella campagna, piena di alberi di Truffola, e decise di tagliarli per costruire una specie di macchina assurda, il Thneed. Un qualcosa che lui venderà agli uomini come necessario, quando non lo è affatto. Fu allora che incontrò un buffo personaggio, il Lorax, sorta di gnomo arancione baffuto, guardiano della foresta, che lo mise in guardia del crimine che stava commettendo, se avesse tagliato gli alberi la natura sarebbe scomparsa.
Ma l'Once-ler tagliò fino all'ultimo albero e la natura scomparve e con questa il Lorax, che la rappresentava. L'unica speranza per l'umanità rimaneva nei pochi semi di Truffola che l'Onceler aveva conservato e che Ted ovviamente prenderà . Tutto questo, raccontato nel 1972 aveva un valore di novità , oggi, magari, dopo tutti i disastri ambientali che abbiamo vissuto, è ancora più importante e urgente, ma in questo kolossal animato in 3D, troppo moderno, troppo indirizzato ai ragazzini americani, si è perso molto del fascino della grafica e della poesia (Seuss scriveva sempre in rima) dell'opera originale.
I bambini italiani, probabilmente, non lo capiranno troppo, ma il Lorax rimane un personaggio buffo e divertente, la morale è giusta e Danny De Vito ce la mette tutta.
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