IL CINEMA DEI GIUSTI - “MANNAGGIA! GLI POTEVO CHIEDE 'NA PIPPA!”, COSÌ SI LAMENTA LO STALKER LIQUIDATO DA AMBRA CON UN BACETTO NEL FILM DI MAX BRUNO, “VIVA L’ITALIA” - FRACASSONE, ESIBIZIONISTA, ROMANISSIMO, DIVERTENTE, PIENO DI IDEE E GAG DA RIEMPIRE ALTRI 10 FILM - CON PLACIDO, PAPALEO, MALGIOGLIO, FRANKIE HI-NRG, REMOTTI, ETC. E' IL PRIMO FILM ITALIANO DELLA STAGIONE CHE PUò COMPETERE PER INCASSI E PUBBLICO CON LE COMMEDIE AMERICANE. E DOPO DUE MESI DI PICCOLI E GRANDI DISASTRI SERVE UNA BOCCATA DI VITALITà ALL'AGONIZZANTE PRODUZIONE NOSTRANA….

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Marco Giusti per Dagospia

"Mannaggia! Gli potevo chiede' na pippa!", si lamenta cosi' il brutto stalker liquidato con un bacetto dopo tre anni di agguati da Ambra, star raccomandata con zeppola della fiction. Il secondo film di Max Bruno, "Viva l'Italia" (esatto come il vecchio film di Roberto Rossellini, che era un pesante marchettone democristiano), prodotto come il primo, "Nessuno mi puo' giudicare" dalla Lucisano Family e scritto assieme a Edoardo Falsone, e' cosi'. Inutile mascherarlo. Fracassone, volgaruccio, non tenuto, esibizionista, romanissimo, ma anche divertente, pieno di idee e di gag da riempire altri dieci film. E, soprattutto, e' il primo film italiano della stagione che puo' competere per incassi e favori del pubblico con le grandi commedie americane.

 

E dopo due mesi di piccoli e grandi disastri ci auguriamo che dia una boccata di vitalita' all'agonizzante produzione italiana. Certo, il cinema di Max Bruno non va per il sottile. Non si accontenta di un bacetto, pretende almeno 'na pippa. E non si fa proprio mancar nulla. Le escort, il politico corrotto e trombante, un Michele Placido scatenato che puo' spiegare in maniera semplice il sistema sanitario nazionale: "Non c'e' nessuna anomalia.

Io so ricco e passo avanti, tu sei povera e ti attacchi al cazzo". La reunion generazionale alla "Immaturi", il mondo della fiction alla "Boris", ma pure Patrizia Pellegrino che conduce un talk ultratrash in tv, Rocco Papaleo in versione gaia, Malgioglio, Frankie Hi-NRG che torna a "Quelli che benpensano", Mannarino che canta "Svegliatevi italiani" sul tram, "Ragazzo mio" di Tenco cantato da Fossati, le battute sui laziali, Paola Minaccioni logopedista sadomaso che cura la zeppola a Ambra, Alessandro Gassman con moglie mignotta che si innamora della verace Sarah Felberbaum (ormai in ogni film), la grande Isa Barzizza come vecchietta buona ricoverata assieme a Remo Remotti e Sergio Fiorentini, il figlio rapper di Gassman che si fa chiamare "Crepa MC" e canta dedicandola al padre "...mio padre e' una merda, un uomo senza palle, che passa tutto il giorno in ufficio a cercarle... Crepa papa'...". E, ancora, Maurizio Mannoni che fa se stesso come in "Habemus Papam", Isabelle Adriani rediviva che fa per 01 le stesse comparsate che otteneva a Medusa, Maurizio Mattioli, presenza di gran classe come portantino con la battuta migliore del film: "E che.. La gente ancora si suicidano!?".

 

Scordavo il momento alla Risi-Zapponi con Michele Placido, senatore rincoglionito in pigiama che attraversa una manifestazione contro il governo con manganellate feroci da parte della polizia al ritmo di "Italia" di Mino Reitano, la visita all'Aquila ancora devastata e non ricostruita dopo il terremoto e Ambra che recita al Teatro Valle occupato. Max Bruno ci ha messo dentro proprio tutto, come il panino Cicciobello che vediamo a un certo punto del film. Ovvio che non tutto funzioni e non crediamo alla favola del politico pezzo di merda che, dopo avercela messa in quel posto per trent'anni e tradito la moglie non 300 ma 500 volte ("se ci metto anche le puttane"), e aver sistemato i tre figli più o meno incapaci, Ambra, Gassman e Bova,dopo un brutto infarto, si ritrova, zavattiniamente, a poter dire solo la verita'. Grazie alla sua verita', poi, i figli si renderanno conto dei propri difetti e dei propri sbagli e cercheranno di migliorarsi. Non migliorera' l'Italia, ovvio, ma ognuno di noi, nel proprio piccolo, avra' fatto un passo avanti.

Troppo semplice come morale. Ma non stiamo guardando un film di Bellocchio o di Bertolucci... E, come in "Nessuno mi puo' giudicare", la macchina comica di Max Bruno e' cosi' piena di gag e di idee, di volti inediti e recuperati (Imma Piro come moglie di Placido), di battute fini e triviali ("Poi te viene lo scacatrone..."), che alla fine poco ti importa della favoletta politica e preferisci perderti nei particolari. In sala dal 30 ottobre.

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