IL CINEMA DEI GIUSTI - NICHOLAS CAGE, UBRIACONE ROMANTICO, TORNA A FARE L’ATTORE COME SI DEVE IN “JOE”, AMATO DALLA CRITICA MA UN PO’ PREVEDIBILE

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Marco Giusti per Dagospia

 

Joe di David Gordon Green

 

joe nicholas cagejoe nicholas cage

Preparatevi, che stavolta Nicholas Cage torna a recitare sotto controllo e a bere, almeno nel film, assolutamente senza controllo. Ma pochi sanno fare come lui il fallito romantico e l’ubriacone in cerca di redenzione. A differenza dei film italiani, dove se si beve, c’è un qualche sponsor del Friuli o del Trentino, nel Texas rurale di questo “Joe”, diretto dal David Gordon Green di “Strafumati”, “George Washington” e del più recente “Manglehorn” con Al Pacino, si beve assolutamente senza sponsor né filmcommission texana. Il problema, sia in Friuli che in Texas, è evitare che i pizzardoni ti fermino per il controllo del livello alcolico.

 

joe nicholas cage joe nicholas cage

Quello del Joe Ransom di Nicolas Cage, è ovviamente oltre ogni livello. Lui stesso vive un po’ alla giornata. Ha pure un cane killer che usa nei momenti di bisogno e una squadra di avvelenatori di alberi, sì proprio avvelenatori, in modo che poi il padrone del terreno possa chiamare la forestale per buttare giù le piante, ubriachi almeno come lui. Non c'è una scena, che veda Joe, con barba e trapianto rosso topo, senza bicchiere o bottiglia in mano. Per non parlare delle sigarette.

 

Ma se c'è da affettare un cervo appena stecchito Joe sa come fare. Tira fuori il coltellaccio e ti prepara due bistecche lì per lì. Se gli sparano a pallettoni butta whiskey sulla ferita e si estrae i pallettoni dalla carne da solo. Ha una ragazza che non tratta in maniera proprio elegante. E preferisce sfogarsi con le mignotte del paese. Accettati gli scoppi di violenza quando proprio gli rode o l'uso del cane killer per eliminare l'odioso cane del bordello delle mignotte quando ha urgente bisogno di un pompino (viene in tempi record, 10 secondi), Joe, alla fine è un bravo ragazzo del Texas.

joe nicholas cage  joe nicholas cage

 

Paga chi lavora per lui, protegge le giovani, è amico del vecchio sceriffo Earl e soprattutto prende sotto la sua ala protettrice un ragazzino quindicenne, Gary, interpretato dal Tye Sheridan di “Mud”, con padre alcolista, ladro, manesco, bastardo e irrecuperabile, interpretato da un favoloso e vero homeless Gary Poulson morto alla fine del film (e infatti a lui è dedicato). Deciso a lavorare per mandare avanti una famiglia di bastardi debosciati, Gary viene menato e derubato dal padre scroccone. Joe finisce per vedere nel ragazzo il suo passato e nel padre un suo possibile futuro di ubriacone e vorrebbe davvero cambiare il corso delle cose.

 

joe nicholas cage   joe nicholas cage

Su questo triangolo texano è costruito tutto il film, tratto da un romanzo di Larry Brown molto amato in America. Come è stato molto amato dai critici americani il film, che lo hanno visto come grande prova per Cage e ritorno al cinema indie per David Gordon Green. Magari per noi è a tratti un po' melenso o prevedibile, e infatti, presentato a Venezia un anno fa, non ha riscosso grandi consensi, ma va detto che il film è sempre tenuto in piedi da una regia di grande vigore e da qualche bella invenzione.

joe filmjoe film

 

Inoltre, come in "Leaving Las Vegas", Nicolas Cage funziona alla perfezione nella parte dell'ubriacone romantico e per lui è davvero un gradito ritorno a ruoli interessanti. Questa è una delle sue migliori interpretazioni. E Tye Sheridan non è da meno. In sala dal 16 ottobre.