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Marco Giusti per Dagospia
Altro che Grillo e il PD! Qua ci sono propri due pianeti, e due mondi diversi, uno ricco capitalista e dominatore, l'altro povero e represso, che convivono uno sotto e l'altro sopra. Mettiamo che un ragazzo del mondo di sotto, povero, si innamori di una ragazza del mondo di sopra, ricca. Ma che quest'amore non possa realizzarsi perché i padroni del mondo di sopra non vogliono che ci siano complicazioni sentimentali tra gli abitanti dei due mondi e perché non ci si può spostare nel mondo di sopra che per poco tempo, salvo finire abbrustoliti per autocombustione.
Un delirio, insomma, che nessun produttore italiano produrrebbe mai, inoltre in 3D e con effetti speciali particolarmente complessi. E' riuscito invece a trovare i soldi necessari, 60 milioni di dollari, con una coproduzione franco-canadese il giovane argentino Juan Diego Solanas, figlio del più celebre Fernando Solanas, il regista di "Tangos - L'esilio di Gardel".
Il film che ha scritto e diretto, "Upside Down", interpretato da una coppia prestigiosa di giovani amanti, il Jim Sturgess di "Across The Universe" e "La migliore offerta" e la Kirsten Dunst di "Melancholia", non solo brilla per originalità , quando mai abbiamo viso sullo schermo una storia simile?, ma riesce a farci superare la complessità e il malessere della situazione, metà azione sta sotto e l'altra di sopra, trasmettendoci al posto di un mal di testa, la sensazione romantica della difficoltà a muoversi nei due mondi.
Specialmente quando il nostro eroe, Adam, si attrezza per poter camminare nel pianeta di sopra alla ricerca della sua bella, che ha perduto la memoria e non si ricorda più che lui è il ragazzo che ha conosciuto e amato da giovanissima.
E' grazie alla trovata surreal-metaforica, al romanticismo ben raccontato dal regista e alla giusta alchimia fra i due interpreti principali, che non vediamo le ovvie incongruità della vicenda e digeriamo quasi tutto, perfino un finale un bel po' tronco e qualche ingenuità di sceneggiatura. E' talmente più forte l'immagine dei lavoratori della Transword, chiusi in una torre che collega i due pianeti, dove si lavora metà sotto e metà sopra, o quella del gran café dove si balla il tango parte sotto e parte sopra, che alla fine accettiamo con piacere ogni stravaganza.
Anche l'invenzione di Adam che, con una pasta fatta di miele d'api rosa, vince la gravità dei due pianeti e sistema le rughe e le pieghe d'invecchiamento delle donne. L'invenzione ricorda un po' quella del "Professore tutto matto" della Walt Disney, un cult della nostra infanzia. Se ci cascate, comunque, "Upside Down" offre non poco divertimento. Già in sala.
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