DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Marco Giusti per Dagospia
Si apre intanto il dibattito sul thriller erotico con Ben Affleck e la stupenda Ana De Armas “Acque profonde” (“Deep Water”), diretto dopo 20 anni di assenza dalla regia da Adrian Lyne, non scordato regista di “Flashdance”, “Attrazione fatale”, “Proposta indecente”, accolto malamente dalla critica americana e un po’ meglio da quella francese. Ennesimo rifacimento di “The Talented Mr. Ripley” di Patricia Highsmith, anche se profondamento modificato dalla sceneggiatura moderna di Zach Helm e Sam Levinson, il regista e autore di “Euphoria”, è costruito sul rapporto malato dei due protagonisti.
Malgrado sembrino una famiglia felice con bambina saccente, lei ha una collezione di giovani maschi aitanti che si scopa davanti agli occhi di lui, lui ha il ruolo di cornuto più cornuto che si sia mai visto al cinema e non è un attore molto espressivo, quindi seguita a fare la faccia da cornuto per tutto il film. Anche se lei, in fondo lo fa per eccitare lui. Scopa col pischello e poi si butta su una pompa a lui direttamente in auto. La cosa potrebbe anche funzionare se questi giovanotti che lei ha adescato non iniziassero a scomparire misteriosamente.
E’ stato lui, che si vanta di averli uccisi, o no? L’aspetto più interessante del film, che è un filo lunghetto e un po’ ripetitivo, è proprio nel complesso intreccio amoroso sadomaso dei due con tanto di delitti veri o falsi. Lei è una grande dark lady che, come Rosamund Pike in “Gone Girl” di David Fincher, fa flippare Ben Affleck cornutone e stupidotto, malgrado ci dicano che è un genio che vive da miliardario avendo inventato un chip per la costruzione dei droni da guerra. Un altro aspetto curioso è infatti nel rapporto fra il male e il bene che ci porta un po’ di più dalle parti della Highsmith.
A cominciare dall’invenzione di Affleck, che viene utilizzata solo per la guerra ma che in sé è solo un cheap. Molto ci piace Ana De Armas, di culto quando nel bagno si depila le gambe, che si esibisce pure in un versione di “Vieni via con me” di Paolo Conte, e molto deve essere piaciuta a Ben Affleck, che ha avuto una travolgente storia ai tempi del film (prima, dopo, durante?) alla faccia di Jlo.
Ma se il film, prodotto dal vecchio Arnon Milchan e altri quattrocento nomi, diretto da Lyne dopo un lungo letargo, parecchio costoso, con due grandi star sia finito subito (il 18 marzo) in streaming la dice lunga sul suo risultato finale almeno a livello produttivo. Comunque, malgrado l’espressione da cornuto infelice e ingrugnato di Affleck, e soprattutto grazie alla presenza di Ana De Armas, il film si vede. Lo trovate su Amazon gratis.
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