DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Tracy Clark-Flory per “Salon”
Poche settimane fa, la “Sprout Pharmaceuticals” ha sottoposto per la terza volta il “flibanserin” alla “FDA”. Per due volte questa sorta di viagra femminile è stato rigettato: secondo la “National Organization for Women” è un problema di sessismo, secondo la sessuologa Emily Nagoski e altri, il problema sta nel fatto che la casa farmaceutica stia tentando di curare qualcosa che non è considerata una malattia.
Due anni fa, infatti, il desiderio sessuale ipoattivo è stato rimosso dal manuale dei disordini mentali della “American Psychiatric Association”. La Nagoski parte dal presupposto che il desiderio femminile non sia necessariamente spontaneo, come l’erezione maschile. Il desiderio femminile è reattivo. Prima c’è il bacio, il tocco, poi arriva l’eccitazione.
Le donne che rispondono a questo percorso, lamentano un livello di desiderio “basso”, solo perché non corrisponde alle aspettative loro o dei loro uomini. La cura, in questo caso, non può essere una pillola. La soluzione è l’esplorazione di ciò che le eccita, esplorazione che va condotta con il partner. Sull’argomento la Nagoski ha scritto un intero libro intitolato “Come as You Are: The Surprising New Science That Will Transform Your Sex Life”.
Perché il suo libro parte con la domanda “Sono normale?”
«E’ sinonimo di “Lo sto facendo nel modo giusto?”, “Faccio la stessa esperienza degli altri esseri umani?”. Il sesso è un argomento nascosto, su cui ci si confronta poco. Io appartengo a una generazione precedente, oggi i miei studenti fanno a letto quello che vedono su internet e pensano sia il modo giusto di fare sesso».
Quali sono le più grandi preoccupazioni delle donne?
«Desiderio, orgasmo, estetica dei genitali. Esattamente in questo ordine di importanza. Pensano che l’eccitazione immediata sia la normalità, invece la normalità è anche l’eccitazione lenta, che nasce in risposta ad altri stimoli e riguarda almeno un terzo delle donne. Le donne possono sperimentare entrambe, seguendo il tradizionale sviluppo di una relazione: nella fase di innamoramento vivono il desiderio spontaneo e la passione cocente, poi l’eccitazione immediata svanisce e subentra quella che va provocata».
Gli uomini si aspettano che le donne abbiano una eccitazione immediata?
img dettaglio orgasmo femminile
«Sì, perché è quello che succede a loro. Se le donne non si accendono subito, i loro partner si sentono feriti, pensano di non essere desiderati. Non è così. Il problema si combatte con il tempo. I cambiamenti culturali sono sempre lenti, nel campo del sesso sono ancora più lenti. Spesso la scienza dista dalla cultura per via del patriarcato. La necessità di controllare il corpo e il desiderio femminile, impedisce i progressi sociali. C’è tanta ignoranza anche anatomica, tanta confusione su imene e clitoride. Ad esempio, l’imene non si rompe, è elastico. Se si rompe, si riaggiusta. Alcune persone ce l’hanno, altre no, non significa per forza aver avuto».
Lei parla di due modelli di controllo. Puoi spiegare?
«A livello sessuale esistono un acceleratore e un freno. Il pedale del gas è rappresentato dalle informazioni che ci circondano: profumo, tatto, vista, tutto ciò che ci accende. Contemporaneamente il freno ci inibisce e ci protegge, ad esempio se l’eccitazione si presenta in posti pubblici o inappropriati, se non siamo sicuri del nostro partner o del nostro corpo. Il nostro livello di eccitazione, in ogni momento, deriva dall’equilibrio fra acceleratore e freno. Per molto tempo abbiamo cercato di curare i problemi sessuali spingendo di più sul pedale del gas, vedi il ricorso al porno, ai “sex toys”, ai capi intimi sensuali. In realtà, ci si deve focalizzare sui freni: se non si toccano, l’acceleratore fa il suo lavoro al meglio.
orgasmo femminile 1disturbo orgasmo femminile
Cosa pensa del “Viagra” per donne?
«“Viagra” non è il termine esatto, è un farmaco che eccita, ma non ha effetti sui genitali femminili come su quelli maschili. Io consiglio di più educazione sessuale e terapie che aiutino a capire dove risiede il desiderio e come creare un contesto che permetta al desiderio di emergere. Troppe donne sono convinte che l’unico modo normale per eccitarsi sia quello spontaneo e immediato. E’ una credenza culturale molto radicata. Hanno un’immagine sessuale di se stesse che non esiste, è un fantasma della mente. Bisogna accettare ciò che si è. Se la gioia arriva da un processo di eccitazione lento, va accettato. Il piacere non è una cosa semplice. Quando è il piacere ad essere al centro, invece che atteggiamenti specifici imposti dalla società, allora tutto si aggiusta».
The Wall Of Vaginaorgasmo uanto dura il piacere femminile
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