1. COMINCIA BENE LA RAI DEI TECNICI! TEMPESTA IN CDA PER LA SCELTA DI UN GIORNALISTA ESTERNO ALL’AZIENDA PER LA DIREZIONE DEL TGUNO. PONGO ORFEO PASSA PER IL ROTTO DEL PDL: DUE A FAVORE (VERRO E ROSITANI) E DUE CONTRO (TODINI E PILATI) 2. E PRIMA TROMBATURA PER LA TARANTOLA SUL NUOVO REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO! 3. E’ ARRIVATA IN ANTICIPO LA BEFANA GUBITOSA PER CASINI: COL 5% (DEI SONDAGGI), PIERFURBY HA IN PUGNO IL TG1 CON PONGO ORFEO, RAIUNO COL GIANCARLO LEONE, RAIFICTION CON LA FIGLIA DI ANDREATTA, RAIWAY CON ROBERTO SERGIO, TG2 CON MARCELLO MASI 4. MA LA LONGA MANUS DI CASINI NON SI LIMITA ALLA RAI: HA LE MANI SU ENAC, ENAV, FINMECCANICA, ACEA, AGCOM, ETC. E SE AVEVA IL 15% CHE ALTRO SI PAPPAVA PIERFURBY?

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1- RAI: CDA, OK A MAGGIORANZA A ORFEO A TG1
(ANSA) - Il cda Rai ha approvato - secondo quanto si apprende - la nomina di Mario Orfeo alla direzione del Tg1, per cinque voti a quattro. Hanno votato contro Luisa Todini, Antonio Pilati, Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi.

2- RAI: CDA, OK NOMINA DIRETTORI RAI1, RAI2, RAI3
(ANSA) - Il Cda della Rai - secondo quanto si apprende - ha approvato la nomina proposta dal dg Luigi Gubitosi, di Giancarlo Leone a Ra1, Angelo Teodoli a Rai2, e Andrea Vianello a Rai3.

3. «RAI, NIENTE CONTATTI CON LA STAMPA» - MA IL CDA BOCCIA IL NUOVO REGOLAMENTO
Paolo Conti per "Corriere.it"

Confronto tempestoso in Consiglio di amministrazione Rai durante la votazione sulle nomine presentate dal direttore generale Luigi Gubitosi. Mario Orfeo è il nuovo direttore del Tg1 al posto di Alberto Maccari (pensionato) ma ha avuto cinque voti favorevoli del Consiglio di amministrazione e quattro contrari. Cioè Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo (centrosinistra) e Luisa Todini e Antonio Pilati (centrodestra).

La contestazione di fondo era la scelta di un giornalista esterno all'azienda. Via libera (ma all'unanimità) a Giancarlo Leone come nuovo direttore di Raiuno al posto di Mauro Mazza, a Andrea Vianello come direttore di Raitre (al posto di Antonio Di Bella, che va a Parigi come corrispondente).

Maggioranza invece per Angelo Teodoli a Raidue: voti contrari di Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi (stando ai si dice avrebbero voluto Carlo Freccero per quell'incarico). Restano senza posto, per ora, sia Mauro Mazza (ex Raiuno) che Pasquale D'Alessandro (ex Raidue). Ma il Cda ha votato un impegno formale, voluto dal consigliere Antonio Verro (area Pdl) che prevede un'immediata ricollocazione degli ex direttori. Mauro Mazza dovrebbe presiedere in futuro Rai Cinema, D'Alessandro guiderà un canale digitale.

IL REGOLAMENTO BOCCIATO - Molto più burrascosa invece la votazione sul nuovo regolamento del Consiglio, proposto dalla presidente Tarantola. Il documento è stato bocciato con sette voti contrari e solo due sì, cioè la stessa Tarantola e il consigliere indicato dal ministero del Tesoro, Marco Pinto. Il nuovo regolamento inibiva, di fatto, ai consiglieri contatti diretti con la stampa nel nome della riservatezza aziendale. In più i consiglieri non avrebbero più potuto convocare i dirigenti Rai per informarsi sullo sviluppo della vita aziendale. In caso di dubbi avrebbero dovuto rivolgere un quesito scritto al direttore generale il quale poi avrebbe risposto ma girando la replica a tutti i consiglieri. Metodo che ha trovato la netta opposizione di tutti i consiglieri indicati dal Parlamento, dal centrodestra al centrosinistra.

4. CASINI, MOLTIPLICATORE DI POLTRONE
Paolo Bracalini per "il Giornale"

Chiamatelo viale Casini. Gli ultimi sondaggi Emg-La7 e Swg-Agorà danno l'Udc in caduta, al 4%, percentuale da allarme «soglia di sbarramento». Sottile come un ago, eppure sempre ago della bilancia, specie in Rai, antico feudo democristiano.

Lì, l'Udc di Casini, si muove con la disinvoltura di un partito da venti per cento, piazzando i suoi nei posti chiave, ponendo condizioni e veti.

Nel cda siede un casiniano della prima ora (dai tempi del Ccd), l'ex deputato Rodolfo De Laurentiis, potente consigliere dal 2009, riconfermato con la stagione dei tecnici. Lo stesso dg Gubitosi, pur non incasellabile, pare abbia particolare feeling col leader Udc.

Non strettamente casiniani ma certamente affini sono altri nominati, o sul punto di esserlo, della tv pubblica. Come la figlia dell'ex ministro Dc Andreatta, Eleonora Andreatta, dal mese scorso alla guida di RaiFiction (poltronissima con budget milionario), o come il figlio dell'ex presidente democristiano Leone, Giancarlo Leone, proposto dal dg come nuovo direttore di Raiuno. In quota Udc ci sono anche il direttore del Tg2, Marcello Masi, e il direttore di RadioDue con delega sul Gr2, Flavio Mucciante.

Targato Udc è anche il nuovo presidente di RaiWay, Roberto Sergio. La sua nomina è stata un salvataggio, grazie all'appartenenza casiniana, perché la Sipra, concessionaria pubblicitaria Rai di cui Sergio è stato presidente fino a settembre, ha accumulato una voragine (nel primo semestre 2012 perso il 14,6% di ricavi pubblicitari). L'ad di Sipra, Reali, è stato silurato, il casiniano Sergio spostato ad altra presidenza. In area Terzo Polo c'è anche Bruno Socillo, direttore Radio Rai, mentre si vocifera di un avvicinamento al Centro (casiniano) per il cattolico Antonio Preziosi, direttore Giornale Radio Rai e RadioUno, nonchè «consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali».

Con l'arrivo alla guida del Tg1 di Mario Orfeo, attuale direttore del Messaggero (editore Caltagirone, suocero di Casini), già direttore del Tg2, l'Udc si ritroverà in mano la direzione del primo tg Rai, quella del secondo tg, la direzione della rete più importante, il secondo canale Radio Rai e Gr, la presidenza di RaiWay, più altre poltrone minori. Per un partito dato al 4%, un potere enorme.

Ma la longa manus di «Pierferdy» non si limita alla Rai. Il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, è un casiniano doc, già deputato Udc. Un ministro come Piero Gnudi viene dalla presidenza Enel, lì grazie allo sponsor Udc. Fino all'anno scorso e per ben otto anni, alla guida dell'Enav c'è stato un manager in quota Udc, Guido Pugliesi, finito indagato per illecito finanziamento ai partiti insieme, tra gli altri, all'ex tesoriere dell'Udc, onorevole Giuseppe Naro.

Una passione per il volo, quella dell'Udc: ai vertici dell'Enac (Ente nazionale aviazione civile), dal 2003, c'è Vito Riggio, ex deputato Dc, ora di fede Udc. L'amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, è stato sponsorizzato dalla Lega sponda Maroni, che però si è smarcato: «Orsi? Lo stimiamo, ma è sempre stato più vicino all'Udc». In quota Udc nel cda di Finmeccanica, per sette anni fino a poche settimane fa, c'è stato Franco Bonferroni, ex deputato, «espressione dell'Udc» secondo le deposizioni del superconsulente di Finmeccanica Lorenzo Cola.

Amministratore delegato dell'Acea, multiservizi del Comune di Roma dove Caltagirone ha una quota importante, è Marco Staderini, area Udc, già consigliere Rai per conto di Casini. E anche nelle Authority c'è posto per i centristi. Nel consiglio dell'Agcom è arrivato Francesco Posteraro, nominato nel 2003 vicesegretario generale della Camera dal presidente di Montecitorio Pier Ferdinando Casini. Poi, in lizza per l'Authority dei Trasporti, c'è l'udiccino Vito Riggio, attualmente all'Enac.

Per un partito che sta tra il 4 e il 6%, niente male. Ma se avesse il 15%, su quante poltrone si siederebbe Casini?


Dall'articolo di Marco Mele per "Il Sole 24 Ore"

La proposta di nominare Orfeo al principale Tg della Rai, a pochi mesi dalle elezioni politiche, ha suscitato irritazione in diversi consiglieri, di diversa estrazione politica (le nomine dei direttori editoriali vanno approvate dal Cda). Non tanto sul merito, vale a dire sul nome dell'attuale direttore de Il Messaggero, quanto sul metodo seguito per arrivarci.

Gubitosi ha pensato in un primo momento a Monica Maggioni, ma ha trovato forte opposizione nella redazione della testata e ha "virato" su Marcello Sorgi, trovando il consenso di diversi consiglieri. Perché al posto di Sorgi è poi subentrato Orfeo? Non mancano voci su un veto posto dal segretario del Pdl Angelino Alfano, ma non ci sono conferme.

Alcuni consiglieri non hanno apprezzato tale metodo, tra cui Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi, ma anche due o tre del Pdl. Basterà astenersi, magari, per far passare il nome del nuovo direttore del Tg1. Non manca chi, nel Pd, accetta le nomine ma, sottovoce, fa notare che l'Udc appare "sovrarappresentata", quando e se saranno ratificate dal Cda.

 

 

GIANCARLO LEONE ANGELO TEODOLI ANDREA VIANELLO DAL TWITTER DI LEONELUIGI GUBITOSI DORMIENTE LUIGI GUBITOSI MARIO ORFEO PRESENTA IL NUOVO MESSAGGERO jpegRon Moss e Luisa Todini LA DOPPIA STRETTA DI MANO TRA GHERARDO COLOMBO E LUISA TODINI BENEDETTA TOBAGI E ANTONIO PILATI GHERARDO COLOMBO Benedetta TobagiMauro Mazza con moglie ANGELO TEODOLIAnna Maria Tarantola FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PIERFERDINANDO CASINI MARIO ORFEO CASINI E AZZURRA CALTAGIRONE ALLA PRESENTAZIONE MILANESE DEL MESSAGGERO FOTO TOIATI RODOLFO DE LAURENTIIS E PIERFERDINANDO CASINI.jpg