drive in porn

LA FINE DEI DRIVE-IN PORNO - TRA GLI ANNI ’60 E ’80 I PORNOGRAFI FECERO FORTUNA PROIETTANDO FILM PER ADULTI NEI DRIVE-IN AMERICANI, PARADISO DEI SOLITARI E DELLE COPPIE PROGRESSISTE FINCHE’ NON ARRIVO’ INTERNET

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Steve Miller per “Daily Beast”

 

Harry Mohney sta giocando a golf nella giungla della Costa Rica e non può essere disturbato. E’ questo lo stile di vita dei ricconi della pornografia. Ha fondato l’”Erotic Heritage Museum” di Las Vegas, la “Déjà Vu”, azienda che gestisce 132 “strip club” in 36 stati americani, e il “drive in” esclusivamente per adulti. Tra gli anni Sessanta e gli Ottanta il “drive-in” era di culto, poi svanì come la macchina da scrivere e il walkman, ma quest’uomo seppe capire quale tesoro potesse ricavarne.

Sceen Drive In a DurandSceen Drive In a Durand

 

Alla fine dei ’60 la gente cercava zone franche dove poter godere della pornografia senza incorrere in problemi con la polizia. Mohney aprì nel 1966 il “Sceen Drive-In” a Durand, nel Michigan, dove mandava pellicole sporcaccione. Divenne il luogo di incontro per gli amanti del porno, sostituendo gli scantinati clandestini messi su da chiunque si poteva permettere un proiettore.

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Seguendo il suo esempio, molti proprietari di “drive-in” degli anni Settanta cominciarono ad offrire titoli per adulti, alcuni a tempo pieno, altri a stagione: d’estate la pellicole Disney, d’inverno “Gola Profonda”. Il problema era che gli schermi potevano essere visti anche da lontano, da motociclisti e passanti.

 

Le comunità locali cominciarono ad inviare la polizia e diedero battaglia legale per oscenità in luogo pubblico, ma gli impresari del porno guadagnavano talmente bene da poter affrontare le spese. Qualcuno si ingegnò per aggirare gli ostacoli: il “Tri-City Drive-In”, in Arkansas, montò 50 schermi individuali, uno per posto macchina.

Drive In POrnDrive In POrn

 

I tempi sono cambiati. L’offerta di porno su internet ha ucciso i “drive-in”. Quegli spazi dedicati sono stati buttati giù, al loro posto crescono centri commerciali e chiese. Ne restano pochi, tipo l’”Apache Drive-In” in Texas. Nel frattempo Mohney, finito in carcere per due anni in passato, lo scorso giugno ha conquistato il suo spazio alla “Walk of Stars” di Las Vegas, in compagnia di Liberace, Sammy Davis Jr. e Engelbert Humperdinck. Lo schermo gigante di Durand non è più in attività ma resta eretto come una sentinella del porno.

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