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IL DIVANO DEI GIUSTI/ 1 - SIAMO PRONTI PER IL FINALONE DI STAGIONE DI “M – IL FIGLIO DEL SECOLO", CON LUCA MARINELLI COME MUSSOLINI? DA NOI HA DIVISO MOLTO, MA È PIACIUTA MOLTO AI GIOVANI - PER “THE ECONOMIST”: "MUSSOLINI CHE DICE AGLI SPETTATORI: 'C’È SEMPRE UN TEMPO IN CUI IL POPOLO SI SENTE PERSO E ABBRACCIA LE IDEE SEMPLICI E LA BRUTALITÀ DEGLI UOMINI FORTI' È UN MESSAGGIO CONTROVERSO IN UN PAESE DOVE GLI ELETTORI HANNO DATO IL POTERE A UN PARTITO, FRATELLI D’ITALIA CON RADICI NEL NEO-FASCISMO”. E, ANCORA: “CON I PARTITI DI DESTRA AL POTERE O VICINI A PRENDERE IL POTERE IN UNA MEZZA DOZZINA DI PAESI EUROPEI, LA RILEVANZA DI M VA OLTRE L’ITALIA…" - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

LUCA MARINELLI INTERPRETA BENITO MUSSOLINI IN M - IL FIGLIO DEL SECOLO

 

Che vediamo? Siamo pronti per il finalone di stagione su Sky  di “M – Il figlio del secolo", la serie  diretta da Joe Wright con Luca Marinelli come M, cioè Benito Mussolini, e Barbara Chichiarelli come Margherita Sarfatti? La serie da noi ha diviso molto il pubblico, la critica e gli storici. Ma è piaciuta molto più giovani e ai fan delle serie e ha funzionato perfettamente il richiamo di Marinelli, che ne fa un cattivo alla Jeeg Robot.

 

Su Letterboxd, il sito più scatenato di critiche on-line, fioccano gli accostamenti alla serie di culto “Fleabag”, con la protagonista che parla allo spettatore rompendo la quarta parete. “E’ Fleabag spiegato a mio padre”, “Se ti piace Fleabag ti dovrebbe piacere anche questo, Joe Wright ha fatto letteralmente la versione fascista della serie tv”. Uscirà su Sky in Inghilterra sempre su Sky il 4 febbraio e i giornali inglesi, che hanno sempre molto apprezzato Joe Wright, autore di film.

 

LUCA MARINELLI - M - IL FIGLIO DEL SECOLO

Come “L’ora più buia” e “Espiazione”, e dove gli storici non hanno piccole invidie o regolamenti da saldare con Antonio Scurati, hanno fatto un gran lancio. E notano quanti accostamenti la serie abbia con la situazione non solo italiana di oggi con la destra al potere in tante parti del mondo. “Questa potrebbe essere la cosa più ambiziosa e delirante che Joe Wright abbia mai fatto”, scrive Jeff Ewing su Collider.

 

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“Un promemoria tempestivo e fatale di quanto fragile possa essere la democrazia contro i mali di un'organizzazione fascista incontrollata. Marinelli è eccellente”, scrive Matt Mahler su Movie Web. “La serie M di Joe Wright descrive brillantemente come il male banale ottiene ciò che vuole. Oggi qualsiasi politico populista deve molto al copione di Mussolini, portato in vita in modo esplosivo in una straordinaria serie in lingua italiana dal regista britannico Joe Wright”, scrive Alex Tremblay su Deadline.

 

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 Per “The Economist”, la serie “non è solo un truculento periodo drama, sebbene… è un racconto allarmante sul potere seduttivo dell’autoritarismo. La serie si apre con Mussolino che dice agli spettatori ‘c’è sempre un tempo in cui il popolo si sente perso e abbraccia le idee semplici e la brutalità degli uomini forti”, che è un messaggio controverso in un paese dove gli elettori hanno dato il potere a un partito, Fratelli d’Italia con radici nel neo-fascismo”. E, ancora: “Con i partiti di destra al potere o vicini a prendere il potere in una mezza dozzina di paesi europei, la rilevanza di M va oltre l’Italia. La rappresentazione della furia della militia di Mussolini quando annienta la sede dell’Avanti, il giornale sopcialista, ci riporta all’assalto a Capitol Hill di quattro anni fa”.

serie M - Il figlio del secolo

 

Anche per “The Independent" l’interesse per la serie è tutta rivolta al dialogo che la serie instaura col presente e non per al recupero di una storia del secolo scorso. “E’ un momento importante per decidere di mandare in onda una serie di sette ore sull’ascesa al potere di un leader che, inventando il fascismo nel 1920, creò un’ideologia politica che sarebbe andata avanti oltre un secolo”.

 

luca marinelli interpreta benito mussolini in m. il figlio del secolo 3

E, ancora, “Tuttavia, per gli autori della serie, c’era l’interesse a evitare risolutamente le rappresentazioni crude del dittatore che gonfia il petto e approfondire invece la psicologia dietro il terrore, la caricatura e lo spargimento di sangue. In altre parole, erano più determinati a mostrare ciò che aveva reso possibile il regno sanguinario di Mussolini”. Il senso della serie, insomma, come ripete a “The Independent" lo stesso regista è tutto nel voler parlare alle generazioni più giovani il perché un leader come Mussolini sia arrivato al potere. Non fare una lezione di storia.

luca marinelli interpreta benito mussolini in m. il figlio del secolo 1

 

Wright spiega anche che all’inizio Marinelli avrebbe dovuto parlare inglese quando si rivolge allo spettatore. Ma poi qualcosa gli ha fatto cambiare idea. “È stato solo il giorno in cui la Meloni è salita al potere – che era anche il compleanno di Luca – e siamo rimasti così scioccati dal risultato elettorale che abbiamo deciso che volevamo che ogni italiano capisse ogni singola parola. Quindi abbiamo deciso di fare tutto in italiano”.

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