DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Marco Giusti per Dagospia
sergio rubini i fratelli de filippo
In chiaro, in prima serata e addirittura in prima visione, avete “I fratelli De Filippo” di Sergio Rubini, uscito per soli tre giorni in sala e poi arrivato stasera su Rai Uno alle 21, 25. Un film un po’ oscurato dal “Qui rido io” di Mario Martone, forte della presentazione a Venezia e della presenza di Toni Servillo, che racconta la prima parte della storia, cioè la potenza e la follia di Edoardo Scarpetta, il padre dei De Filippo. Ma Sergio Rubini è un attento uomo di teatro e di cinema e avrà sicuramente realizzato un’opera accurata e intelligente che vedremo stasera.
Su Rai Tre, per la gioia di Carlo Fuortes, Rai Tre si lancia nel film-opera “Rigoletto al Circo Massimo” di Damiano Michieletto alle 21, 20. Per i fan di Spider-Man segnalo però il bellissimo “Spider-Man. Un nuovo universo”, film di animazione a più mani firmato da Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, che ha funzionato un po’ da apripista per l’ultimo film della saga.
Solo che questo è molto più affascinante e sperimentale. Magari non se ne può davvero più di tutti questi uomini ragno, ma questa versione di Spiderman animata, ispirata al fumetto disegnato dalla nostra Sara Pichelli, animato da ben 140 artisti, non è solo un vitale reboot di una storia già sentita, è una specie di capolavoro dell'animazione e del cinema dei supereroi.
spider man. un nuovo universo 1
Per Phil Lord e Chris Miller, che lo avevano ideato e prodotto, dopo essere stati cacciati come registi dal set di Solo della Lucasfilm, è una sorta di mostruosa rivincita. E’ qualcosa di ancor più esplosivo rispetto al loro già notevole The Lego Movie, dove erano anche registi.
Cosa ha di veramente innovativo il film? Magari non la storia, anche se aprire i tanti universi paralleli spostandoli verso un solo universo dove confluiscono le tante versioni di Spiderman, dal lontano Peter Parker a Penny Parker alla giapponese Peni Parker a Spider Noir all’animato Peter Porker, a Spider Gwen è l’idea giusta per poi confondere i mille stili diversi che con cui è stato trattato e disegnato il nostro eroe.
marco giallini valerio mastandrea domani e un altro giorno
Perché le vere innovazioni sono soprattutto visive, fin dai titoli di testa, un continuo giocare con le mille possibilità attuali dell’animazione e degli stili grafici.
Rete 4 presenta alle 21, 25, “Domani è un altro giorno” diretto da Simone Spada e interpretato dai vecchi amici Marco Giallini e Valerio Mastandrea, versione italiana di un gran bel film spagnolo, “Truman”, con Ricardo Darin e Javier Camara. Il cane Truman che dava il titolo al film, qui è il cane di Giallini e si chiama Pato.
“Come il giocatore del Milan?”, gli chiedono. “No, come il fratello di latte di Falcao!”. Il mitico Pato, voce ufficiale di Falcao che ogni tifoso della Roma ricorda con affetto. Del resto si tratta di una versione romanissima della storia, ambientata in un Celio borghese e semivuoto, riscritta da due autori di Boris come Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico.
robin williams matt damon will hunting. genio ribelle
Qui Giuliano, cioè Giallini, attore romano di successo, prima in tv ora a teatro, interpreta Le relazioni pericolose pensate un po’, malato senza speranza di farcela, ha deciso di lasciarsi morire.
Così ha chiamato il suo amico del cuore, Tommaso, Valerio Mastandrea, che vive in un paesino sperduto del Canada, in soccorso. Tommaso arriverà e resterà con lui quattro giorni. Saranno i quattro giorni che noi seguiremo sullo schermo, e che dovrebbero definire i due personaggi, i loro rapporti d’amicizia, le ragioni di uno e dell’altro. Film di attori, anzi, di amici.
Da vedere. Italia 1 presenta invece alle 21, 20 il classico “Will Hunting. Genio ribelle” di Gus Van Sant con Robin Williams e Matt Dillon, Ben Affleck, Minnie Driver. Se non lo avete visto, vi propongo uno dei miei film di supereroi preferiti, “Hellboy” di Guillermo Del Toro con Ron Perlman diavolaccio buono tutto rosso senza corna, Rai 4 alle 21, 20.
Del Toro si era inventato un modo preciso di riportare i fumetti al cinema, molto poetico e personale. Aspettiamo con ansia il suo Pinocchio animato ambientato in epoca mussolinana dove gli italiani sono tutti marionette.
Rai Due alle 21, 20 risponde con un film di cani attori, “Show Dogs” di Raja Gosnell, che vanta, tra i doppiatori, le voci italiane di Giampaolo Morelli e Cristiano Malgioglio. Me lo ero perso. Fortunatamente.
guillermo del toro sul set di hellboy
Meglio l’horror assolutamente non per bambini “Sospesi nel tempo” di Peter Jackson, prodotto da Robert Zemeckis con Michael J. Fox e Trini Alvarado, Mediaset Italia 2 alle 21, 15. Purtroppo “Machete Kills” di Robert Rodriguez con Danny Trejo, è un sequel meno riuscito del primo Machete, anche se vanta apparizioni eccellenti come quelle di Sofia Vergara e Lady Gaga.
E’ un giallo non riuscitissimo “Mistero a Crooked House” di Gilles Paquet-Brenner con Max Irons, Stefanie Martini, Glenn Close, Christina Hendricks, Gillian Anderson, Rai Movie 21, 10. Almeno Tv2000 presenta alle 20, 55 un musical kolossal come “My Fair Lady” di George Cukor con Rex Harrison, Audrey Hepburn, mentre Cine 34 alle 21 ripropone “I laureati”, film d’esordio di Leonardo Pieraccioni con Ceccherini, Papaleo, Tognazzi, e Iris alle 21 il disastrato “L’uomo del giorno dopo”, la fantascienza secondo Kevin Costner, un film che non piacque a nessuno e demolì il mito dell’attore.
emmanuelle seigner eva green quello che non so di lei
In seconda serata fior di repliche, su Cine 34 alle 23 il miglior film di Giovanni Veronesi, il divertente e cafonissimo “Il barbiere di Rio” con Diego Abatantuono che cerca di parlare portoghese e rimorchiare a Rio, notevole ma oggi improponibile la scena col trans al cesso, Rocco Papaleo, Zuleika Dos Santos, Irene Grandi e il gruppo dei milanesi in vacanza formato da Maurino De Francesco, Ugo Conti, Nini Salerno.
Su Rai Movie alle 23, invece, “Quello che non so di lei” di Roman Polanski con Eva Green e Emmanuelle Seigneur. Su 7Gold il davvero meno visto “La contropartita”, diretto dal geniale Jerzy Schatzberg (“Panico a Needle Park”) nel 1988, con Ellen Barkin, Andy Garcia, Morgan Freeman, thriller con narcotraffico. Ma Schatzberg è un regista molto sofisticato…
Su Rete 4 alle 23, 40 un film che non so se ho visto, magari no, ma poco importa, “Cosa fai a Capodanno?”, diretto dallo sceneggiatore Filippo Bologna nel 2018 con Luca Argentero, Ilenia Pastorelli, Vittoria Puccini, Alessandro Haber. In realtà l’ho visto e pure recensito… “Chi tromba il primo dell’anno tromba tutto l’anno!”. Ci siamo. Preparate i botti, scrivevo. Perché arriva arriva il primo cinepanettone di Capodanno (come altro chiamarlo? cine-aragosta?) politicamente scorretto del nostro cinema.
il culo di ilenia pastorelli in cosa fai a capodanno?
Costruito su scambi di coppia (“Sono pelosi? I dettagli sono importanti, non vorrei trovarmi con un gorilla a letto”), droghe a go-go, situazioni lesbo, battute politiche pesanti, anzi è il primo film che osa mettere in scena un politico di destra neo-salviniano (“la sinistra è morta!”).
luca argentero cosa fai a capodanno?
Tutto questo è Cosa fai a Capodanno?, commedia nera scritta e diretta, alla sua opera prima, da Filippo Bologna, già cosceneggiatore di Perfetti sconosciuti, con un megacast di volti noti. Dalla coppia coatta Luca Argentero-Ilenia Pastorelli a quella perversa Alessandro Haber-Vittoria Puccini, da quella scambista borghese Riccardo Scamarcio-Valentina Lodovini a una Isabella Ferrari radical chic con tendenza Prati con figli “de sinistra”, tal Ludovico Succio.
Con l’aggiunta comica di due caratteristi di tante commedie italiane, cioè Massimo de Lorenzo e Carlo De Ruggieri, qui utilizzati alla Franco e Ciccio, incaricati di portare il catering di aragoste e pesce vario nella baita degli scambisti festaioli e che disquisiscono sulla sofferenza delle aragoste come se fossero avidi lettori di David Foster Wallace. Magari è carino…
Su Italia 1, però, alle 23, 55 c’è “Point Break. Punto di rottura” di Kathryn Bigelow con Patrick Swayze e Keanu Reeves, film meraviglioso. Per non parlare di “Il dottor Stranamore” di Stanley Kubrick con le celebri scenografie di Ken Adam su La7 a mezzanotte. Altro che “Don’t Look Up!”. Con tutto il rispetto per Di Caprio&Co.
Nella notte vedo perle come “Non chiamatemi papà” di Nino Salerno con Jerry Calà, Umberto Smaila e lo stesso Salerno, i vecchi Gatti insomma, Cine 34 all’1, 10, un ignoto “Shade. Carta vincente” di David Nieman con Sylvester Stallone, Melanie Griffith, Thandie Newton, Rai Movie all’1, 05.
Ma anche un bel Totò non così visto, “La legge è legge” di Christian-Jacque dove fa coppia con Fernandel, Rai 1 all’1, 45, e un rarissimo “Sweet Charity” di Bob Fosse, musical ispirato a “Le notti di Cabiria” di Fellini, con Shirley MacLaine al posto di Giulietta Masina, Ricardo Montalban al posto di Amedeo Nazzari, Barbara Bouchet, Sammy Davis Jr. , Rete 4 all’1, 55. Lo cercavo da anni.
eva green quello che non so di lei
Vi segnalo ancora “Parigi, o cara” di Vittorio Caprioli e Franca Valeri, stracultissimo ritratto di professionista del sesso romana che sogna di andare a Parigi, dove vive il fratello gay Fiorenzo Fiorentini, e migliorare la sua vita, Cine 34 alle 2, 50. Dago deve assolutamente vederlo. C’è pure Nando Cicero in un piccolo ruolo!
edward norton moonrise kingdom
La nottata procede con un ottimo Wes Anderson, “Moonrise Kingdom” con Kara Hayward, Jared Gilman, Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Tilda Swinton, ancora delizioso, Cielo alle 3, 45.
Solo per napoletani il mai visto “Tarantella napoletana” diretto da Camillo Mastrocinque nel 1953 con Dino Curcio, Clara Bindi, Clara Crispo, Rai Movie alle 5. Oltre non andrei, anche se vedo che passa il folle film sessantottino “Mio Mao- Fatiche e disavventure di alcuni giovani occidentali per introdurre il vizio in Cina", scritto e diretto da Nicolò Ferrari, con Yves Beneyton, Francesca Romana Coluzzi, Rosemarie Dexter, viaggio serissimo di un gruppo di hippies nella Cina di Mao, Iris alle 5.
Yves Beneyton è il capo del gruppo che verrà rimandato a casa dalle Guardie Rosse. Rosemarie Dexter è la ragazza più carina del gruppo (ma anche Teri Hare mi piaceva…). Rovina non poco il terribile titolo, i set turchi fatti passare per Cina e dintorni, magari la presenza della pur simpatica ma poco credibile Francesca Romana Coluzzi, che sul set si occupava di tutto, scene, costumi, fotografia…
Lo vidi da solo in sala a Genova, nell’ormai scomparso cinema Astor (o Astra?) di Via XX Settembre. Era un film assurdo che andò malissimo, ma Ferrari aveva girato un interessante “Laura nuda” con Giorgia Moll qualche anno prima. Chissà chi si era inventato il titolo?
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