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IL DIVANO DEI GIUSTI – “LA VERITÀ È COME LA COCA, NON C’È PURA”, LA PRIMA TV CHE VI CONSIGLIO STASERA È “ADAGIO”, GRANDE RITORNO DI STEFANO SOLLIMA AL POLIZIESCO ROMANO – SU CINE 34 SEGUITANO I FESTEGGIAMENTI PER I 75 ANNI DI CARLO VERDONE CON “IO, LORO E LARA” E “ACQUA E SAPONE” – AVETE ANCHE “THE HATEFUL EIGHT”, CAPOLAVORO WESTERN DI QUENTIN TARANTINO – SE AVETE APPENA VISTO “UNA BATTAGLIA DOPO L’ALTRA”, VI DOVETE VEDERE O RIVEDERE “BOOGIE NIGHTS”, OPERA PRIMA DI PAUL THOMAS ANDERSON, “BOOGIE NIGHTS”, UNA RICOSTRUZIONE DEL MONDO DELL’HARD AMERICANO CON MARK WAHLBERG IN VERSIONE SUPERDOTATO… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

pierfrancesco favino in adagio

Che vediamo stasera in chiaro? La prima tv che vi consiglio, anche se in sala non andò benissimo, è “Adagio” di Stefano Sollima con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Adriano Giannini, Valerio Mastandrea, Rai4 alle 21, 20. Vediamo cosa ne scrissi quando uscì. Ricominciamo con Roma, anzi da San Lorenzo. E dalla coca. “La verità è come la coca, non c’è pura”.

 

Sì, ma se la coca a Roma ce n’è anche troppa, valla a trovare la verità in questa città e in questo film di carabinieri infami, vecchi arnesi della Banda della Magliana in ciavatte che hanno ancora un codice morale e pischelli che si muovono senza pensare troppo alle conseguenze.

pierfrancesco favino e toni servillo adagio

 

Vedetela un po’ come volete, ma questo “Adagio”, grande ritorno di Stefano Sollima al poliziesco romano, con tanto di omaggio al padre Sergio con lo stesso lettering dei suoi vecchi film, con un plot alla “Milano calibro 9” di Fernando Di Leo, con una Roma inedita tutta costruita sopra e sotto la sopraelevata fantozziana tra San Lorenzo e Pigneto, con le sue precise citazioni del Califfo, con un cast di attori favolosi e tutti in parte, dai carabinieri infami di Adriano Giannini,

 

gianmarco franchini in adagio

Francesco Di Leva e Lorenzo Adorni ai tre vecchi arnesi della Banda, Toni Servillo alias Daytona, Valerio Mastandrea alias Paul Niuman, Pierfrancesco Favino alias Il Cammello, al giovane Manuel di Gianmarco Franchini, al di là di qualcosa che non torna in sceneggiatura, è un grande film che dovrebbe chiudere un’epoca sia per chi lo fa sia per chi lo vede (“Tutto il resto è noia”), che non può non piacere al pubblico di “Romanzo criminale”, “Gomorra”, “Acab” e “Suburra”.

 

valerio mastandrea adriano giannini in adagio

Per questo ritorno a casa dopo le esperienze a Hollywood, Sollima richiama il suo storico direttore della fotografia Paolo Carnera (“Acab”, “Suburra”) e assieme dimostrano che non è affatto vero che non si può fare più il cinema a Roma. Nessuno si muove come loro a raccontare il genere, a impostare e muovere gli attori negli angoli più oscuri della città. Il finalone a Stazione Tiburtina potrebbe valere i finali dei film di De Palma.

 

La Roma che brucia, richiamo neroniano (che forse avrei evitato), chiude per sempre la possibilità di una fuga dal proprio destino per i personaggi. L’idea, nuova, magari, è quella dei rapporti padri-figli. Caldo, sudore, sporcizia di una Roma in fiamme invivibile e bellissima, capocciate, zaccagnate impreviste e morale facile da vecchia Roma (“Io sto nel mio, ma se mi pestate i piedi…”).

 

ACQUA E SAPONE 6

Su Cine 34 alle 21 seguitano i festeggiamenti per i 75 anni di Carlo Verdone con l’ottimo “Io, loro e Lara” diretto e interpretato da Carlo con Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Angela Finocchiaro, Marco Giallini e Nick Di Gioia. E alle 23, 30 arriva anche “Acqua e sapone” diretto da Carlo Verdone con Carlo Verdone, Natasha Hovey, Florinda Bolkan, Glenn Saxon.

black hawk down

 Su Rai Movie alle 21, 10 passa il bellissimo “Black Hawk Down” di Ridley Scott con Josh Hartnett, Ewan McGregor, Tom Sizemore, Eric Bana, William Fichtner, Ewen Bremner, Sam Shepard, che ricostruisce il recupero di un gruppo di soldati americani incastrati da un’azione sbagliata nel cuore di Mogadiscio il 3 ottobre del 1993, dopo che i loro elicotteri, due Black Hawk, vengono abbattuti. Grande regia di Ridley Scott. Vinse due Oscar, suono e montaggio (di Pietro Scalia).

 

Molte delle registrazioni audio che sentite nel film sono vere, avvenute proprio durante l’azione di salvataggio. Canale 20 alle 21, 10 passa “Colombiana”, revenge movie fra i narcos prodotto e scritto da Luc Besson, diretto dal suo pupillo Olivier Megaton con la strepitosa Zoë Saldana, Amandla Stenberg, Michael Vartan, Cliff Curtis, Callum Blue, Jordi Mollà. La Saldana, killer infallibile, si deve vendicare su chi le ha ucciso i genitori quindici anni prima.

 

non per soldi ma per denaro

 Nasceva come sequel di “Léon”. Besson recentemente voleva fare un sequel. Tv2000 alle 21, 10 passa il primo incontro tra Jack Lemmon e Walter Matthau, e il primo film che girano assieme diretti da Billy Wilder, “Non per soldi… ma per denaro”, storia di truffe, avvocati poco onesti, cameraman sportivi e campioni di rugby, con Ron Rich, Judi West, Cliff Osmond. All’inizio della lavorazione Walter Matthau, che per questo film vinse anche un Oscar, ebbe un attacco di cuore che lo costrinse a stare a casa qualche settimana.

 

Quando tornò sul set era visibilmente dimagrito. A Lemmon venne chiesto di scegliere come partner tra Frank Sinatra e Jackie Gleason. Scelse Walter Matthau. Su Canale 27 alle 21, 15 passa “Dennis la minaccia” diretto da Nick Castle, scritto da John Hughes dal fumetto e dai personaggi inventati da Hank Ketcham con Walter Matthau, Mason Gamble, Joan Plowright, Christopher Lloyd.

 

il destino di un cavaliere

La7 Cinema alle 21, 15 propone “Il destino di un cavaliere”, curiosa messa in scena di una storia cavalleresca ispirata da un racconto di Chaucer commentata da musica rock moderna e taglio giovanile diretta da Brian Helgeland, lo sceneggiatore di "LA.Confidential", con Heath Ledger, Mark Addy, Rufus Sewell, Shannyn Sossamon, Alan Tudyk e Berenice Bejo. Girato a Praga, mentre nello studio accanto si girava “La vera storia di Jack Lo Squartatore”.

 

THE HATEFUL EIGHT

Rai5 alle 21, 20 ci offre “The Hateful Eight”, capolavoro western di Quentin Tarantino con Samuel L. Jackson, Walton Goggins, Kurt Russell, Tim Roth, Jennifer Jason Leigh. Con Musica spettacolare di Ennio Morricone, ripresa da quella che aveva composto per “La cosa” di John Carpenter. Su Iris alle 21, 20 trovate “E’ una sporca faccenda tenente Parker”. Non è bellissimo, anzi, malgrado la regia di John Sturges e attori come John Wayne, Eddie Albert, Diana Muldaur, Colleen Dewhurst.

john wayne e’ una sporca faccenda tenente parker

 

Il film era stato pensato per Steve McQueen in versione sub-Bullit, infatti si intitola in inglese “McQ”, Wayne fu un ripiego, ma a 66 anni era malato e impresentabile come poliziotto che corre e spara. Sturges rimedia con un parrucchino che non è il massimo. Anche Eddie albert, a 67 anni, non è tanto in forma. Per non parlare di John Sturges che cercava di uscire da un periodo altamente alcolico. Nel ruolo di Santiago troviamo il mitico Al Lettieri. Morirà un anno dopo l’uscita del film a 47 anni. Cirrosi epatica.

brooklyn's finest

Passiamo alla seconda serata con “Brooklyn's Finest” del maestro dell’action Antoine Fuqua con Richard Gere, Ethan Hawke, Don Cheadle, Wesley Snipes, Jesse Williams, Ellen Barkin, storia di tre poliziotti non sempre puliti in una Brooklyn dove sembra impossibile rimanere onesti. Su Iris alle 23, 40 ritroviamo “I Cowboys”, bel tardo western realistico diretto da Mark Rydell scritto dalla coppia Harriet Frank-Irving Ravetch (“Hud il selvaggio”, “Hombre”), con John Wayne e il fido secondo e cuoco nero Roscoe Lee Brown che svezzano un branco di ragazzini a fare i cowboys in un mondo selvaggio.

 

john wayne i cowboys

 Gli amici di Roscoe Lee Brown, allora molto attivo politicamente, cercarono di non fargli fare un film a fianco del falco John Wayne, ma i due andarono d’accordo e recitavano poesie assieme. C’è anche un finale a sorpresa che vorrei non dirvi, ma ve lo SPOILERO, quindi non leggete di più se volete vedere il film. Insomma Bruce Dern, cattivissimo, uccide John Wayne. Pam! Pam!

 

Prima di girare la scena, Wayne disse a Dern che tutti il mondo lo avrebbe odiato per aver ucciso John Wayne. E Dern rispose: “ma tutti a Berkeley mi ameranno”. 50 anni dopo, il povero Dern, sul set di “The Hateful Eight” rivelò che ancora riceveva lettere e messaggi di insulti e di odio per aver ucciso John Wayne. La7 Cinema alle 23, 45 passa “The Imitation Game” di Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear.

the imitation game 6

 

“A volte sono le persone che nessuno immaginerebbe in grado di far qualcosa che fanno le cose che nessuno può immaginare”. Attorno a questa frase, che segna un po’ la vita complessa da eroe di guerra, ma anche da martire sfortunato di una guerra sociale interna, di Alan Turing, che riuscì a decrettare il Codice Enigma dei tedeschi, e quindi a far vincere la guerra al proprio paese, e a dar vita al primo computer che cambierà la nostra vita, ruota tutto il film a lui dedicato diretto dal norvegese Morton Tydlum e scritto da Graham Moore basandosi sull’omonimo libro di Andrew Hodges.

 

the imitation game 4

Grazie anche all’incredibile interpretazione di Benedict Cumberbacht, che fa di Alan Turing qualcosa di indimenticabile, il film, che, pur elegantissimo e diretto con grande attenzione da Tydlum, tende un po’ a un effetto acchiappa-Oscar alla “Discorso del Re”, è stato al centro di un grande interesse economico. Al punto che Harvey Weinstein, per assicurarsene i diritti per l’America e il resto del mondo, ha dovuto pagarlo ben sette milioni di dollari.

 

the imitation game 3

Il suo potenziale, però, come ha ben capito Weinstein, va ben oltre la storia drammatica di un genio sregolato e stravagante che accorcia la guerra di almeno due anni, come disse Winston Churchill, salvando la vita a milioni di individui, e poi finisce per essere incolpato di omosessualità e castrato chimicamente dai civilissimi inglesi negli anni ’50. Il che lo porterà a uccidersi con una mela piena di cianuro nel 1954 a soli 42 anni.

 

 Tutta questa storia, pur clamorosa e doverosamente raccontata, anche se sull’omosessualità di Turing il film sembra un po’ sorvolare forse per non rendere il personaggio troppo sgradevole, è niente rispetto a quel che Turing rappresenta oggi per noi cresciuti coi computer e i social network. Perché è l’uomo che per primo riesce a inventare un’intelligenza artificiale, un antenato del computer che cambierà radicalmente ogni tipo di comunicazione nel mondo. Qualcosa, insomma, di ancora più grande di far vincere una guerra al proprio paese.

LA SCOPERTA DELLALBA

E lo fa chiuso assieme a un gruppo di giovani studiosi nel Betchley Park malvisto da arcigni militari. E poi da solo in un desolato dopoguerra che lo vede combattere con i fantasmi della propria sessualità. Rai5 a mezzanotte propone “La scoperta dell’alba”, il film costruito su un romanzo di Walter Veltroni diretto da  Susanna Nicchiarelli con Margherita Buy, Sergio Rubini, Susanna Nicchiarelli, Lina Sastri, Gabriele Spinelli.

 

Il film, opera seconda della Nicchiarelli che solo con “Nico” riuscì a togliersi l’etichetta di veltroniana, non riesce mai a liberarsi dal realismo da cinema italiano anni ’90 e questo diventa una pesante zavorra nell’affrontare una storia di terrorismo in salsa fantasy con punte vintage da primi anni ’80.

 

LA SCOPERTA DELLALBA

La quarantenne Margherita Buy, precaria universitaria non troppo in carriera nella facoltà di Giurisprudenza a Roma, fidanzata con un Sergio Rubini disegnatore di cartoni animati tenero e poco consistente, con una sorella, interpreta dalla stessa Nicchiarelli, che fa la manager di un gruppo rock un po’ sfigato chiamato i Gatto Ciliegia (esistono davvero), nel trentesimo anniversario della scomparsa del padre, non si sa se rapito dalle Brigate Rosse e ucciso come il suo collega, il professor Tessandori o proprio fuggito altrove alla “Chi l’ha visto?”, decide di indagare.

 

LA SCOPERTA DELLALBA

Complice un vecchio telefono della casa al mare della famiglia, scopre che se fa il vecchio numero di casa di Roma (c’è proprio il disegnino con numero e scritta CASA ROMA), si collega con la se stessa di trenta anni prima, a pochi giorni dalla scomparsa del padre. E’ la sua se stessa bambina che le darà indicazioni interessanti sul padre e su una valigetta scomparsa proprio nella casa al mare in quei giorni. Altre indicazioni le arrivano dal figlio del professore ucciso, interpretato da Lino Guanciale, piuttosto bonazzo, che se la porterà subito a letto in una sera di pioggia.

 

LA SCOPERTA DELLALBA

 Intanto, la sorella Nicchiarelli si confronta con un misterioso vecchio italiano, roscio come lei, interpretato da una vecchia conoscenza di spaghetti western e poliziotteschi, Bruno Corazzari, che tornato dall’Argentina ha deciso di investire nel suo scalcinato gruppo musicale. Perché? Beh, alla storia di viaggio nel tempo via telefono, che avrebbe potuto produrre ottimi sponsor da Tim e Vodafone, più vicina alle storie di Topolino che a “Donnie Darko”, non credi veramente mai.

LA SCOPERTA DELLALBA

 

Alla storia d’amore della Buy che tradisce Sergio Rubini (pure cornuto…) con una specie di Mario Calabresi, neanche. E si tocca un po’ il ridicolo quando entra in campo la terrorista, interpretata da Lina Sastri come nei film del tempo, che avrebbe avuto una storia col padre della Buy. Vi rifate con “Memento” di Christopher Nolan con Guy Pearce, Carrie-Anne Moss, Joe Pantoliano, Stephen Tobolowsky, grande thriller con protagonista un investigatore che non ha memoria e deve risolvere un delitto, Rai4 alle 0, 10.

 

in viaggio con papa' 2

Cine 34 all’1, 25 ripropone “In viaggio con papà” di Alberto Sordi con Alberto Sordi, Carlo Verdone, Edy Angelillo, Tiziana Pini, Giuliana Calandra. Non è un capolavoro, ma come fai a non rivederlo? Rai Movie alle 2 passa il biopic su Gerard Richter “Opera senza autore” diretto da Florian Henckel von Donnersmarck con Tom Schilling, Sebastian Koch, Paula Beer, Oliver Masucci, Saskia Rosendahl, Ina Weisse.

 

hotel gagarin

Rai3 alle 2, 15 passa invece “Hotel Gagarin” di Simone Spada con Claudio Amendola, Luca Argentero, Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Silvia D'Amico, Philippe Leroy, Catherina Shulha, con cinque italiani in Armenia che devono girare un film. Non mi ricordavo la presenza di Philippe Leroy…

 

Rete 4 alle 2, 50 passa il sicuramente stracult “La notte e il momento” di Anna Maria Tatò con Willem Dafoe, Lena Olin, Miranda Richardson, Jean-Claude Carrière, dimenticata commedia storica che vanta la fotografia di Giuseppe Rotunno, il montaggio di Ruggero Mastroianni, la musica di Morricone, la sceneggiatura di Jean-Claude Carrière  E non me lo ricordo per niente. Ahi!

heather graham nuda in boogie nights

Iris alle 4 propone l'opera prima, già meravigliosa, di Paul Thomas Anderson, “Boogie Nights”, ricostruzione del mondo dell’hard americana tra John Holmes e Gerard Damiano con Mark Wahlberg in versione superdotato alla John Holmes, Burt Reynolds, Heather Graham sempre nuda sui pattini, Julianne Moore pornostar, William H. Macy operatore cornuti, un giovanissimo Philip Seymour Hoffman. Grande film.

 

Non perdetevi l’ultima inquadratura con lo svelamento dell’unica grande qualità della pornostar. Se avete appena visto “Una battaglia dopo l’altra”, vi dovete vedere o rivedere “Boogie Nights”. Chiudo con “Il cammino per Santiago” di Emilio Estevez con Emilio Estevez, Martin Sheen, James Nesbitt, Deborah Kara Unger, Joaquim De Almeida, Rai Movie alle 5. Anche Checco Zalone è partito per Santiago col suo ultimo film…

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