
DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’,…
IL DIVANO DEI GIUSTI – STASERA MI RIVEDREI VOLENTIERI IL DISASTRATO “CATWOMAN” CON HALLE BERRY, MA AVETE ANCHE IL CLASSICO “ANIMAL HOUSE” – NELLA NOTTE PASSA LO STRACULTISSIMO “ARRIVANO I GATTI”, CON I GATTI DI VICOLO MIRACOLI AL COMPLETO E IL ROZZISSIMO CAPO COMPARSE DI CINECITTÀ CHE ASSOLDA I QUATTRO PER UN FILM PORNO. “E L’ULTIMO CHE ARRIVA CHE LA PIJA IN DER CULO” – TROVATE ANCHE “NIGHT CLUB” E L’IMBARAZZANTE “IL TRAPIANTO” DI STENO, SUL TRAPIANTO DEL PENE TRA UN GIOVANE MASCHIO E UN VECCHIO… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera in chiaro? Confesso che mi rivedrei volentieri il disastrato “Catwoman” diretto da francese Pitof, cioè Jean-Christophe Comar, con la bellissima Halle Berry ancora fresca di Oscar, Benjamin Bratt, Sharon Stone, Lambert Wilson, Frances Conroy. Da questo insuccesso si arrivò all’idea che le super eroine donne non funzionassero e neanche quelle afro-americane. Poi scoprirono che non era così vero. Ma intanto la Catwoman di Halle Berry era bruciata.
Halle Berry, già vincitrice di un Oscar, per questo film venne premiato col Razzie, l’Oscar del film sbagliato. Andò anche, coraggiosamente, a ritirarlo e disse: "I'd like to thank Warner Brothers, for making me do this godawful, piece of s**t movie!". Non ve la traduco, dai. Un esercito di sceneggiatori riscrisse il film e molte scene vennero rigirate a pochi giorni dall’uscita. Un disastro. L’unico lato buono fu che Halle Berry, canara con due cani a casa, si innamorò dei 43 gatti che recitavano accanto a lei e si portò a casa il più piccolo, rosso e bianco, Play Dough.
7 chili in 7 giorni pozzetto verdone
Cine 34 alle 21 propone “7 chili in 7 giorni” film sulle diete e sui ciccioni in dieta diretto da Luca (e Carlo) Verdone con Carlo Verdone in coppia con Renato Pozzetto, Tiziana Pini, la Sora Lella, Giuseppe D’Aloja, detto Pino il Mostro, quello che aveva tatuato sul petto la frase “Donna che tradisce non merita perdono”, Silvia Annichiarico, Salvatore Porcaro. Confesso che in questi mesi la mia dietologa è propria Giulia Verdone, figlia di Carlo (sto perdendo, sto perdendo). Fu un campione in streaming la commedia romantica romana di Edoardo Leo “Lasciarsi un giorno a Roma” con Edoardo Leo, Marta Nieto, Claudia Gerini, Stefano Fresi, Lorenzo Aloi.
Rai Movie alle 21, 10 passa invece “Il colonnello Von Ryan” di Mark Robson con Frank Sinatra, Trevor Howard, Raffaella Carrà, Sergio Fantoni, Brad Dexter, John Leyton. Fu un grande successo quando uscì. Celebre la storia d’amore che nacque sul set tra Sinatra, cinquantenne, e Raffaella, anche se non tutti ci credevano. Ma Max Turilli, caratterista italiano specializzato in ruoli da tedesco che ha un ruolo nel film, ricordava che spesso li ospitava a casa sua come amanti clandestini.
Va detto che è su questo set che si incontrano per la prima volta anche Sinatra e Mia Farrow, che andava a trovare il suo amico John Leyton. In un brutto incidente sul set in Spagna, a El Chorro, Trevor Howard rischiò la vita. Per studiare la sua parte leggo sui giornali americani dell’epoca, che Raffaella, allora ventunenne, assieme alla mamma andarono a Hollywood. Raffaella è descritta come un misto di Sophia Loren e Gina Lollobrigida in versione tascabile. Ci dicono anche altezza e peso neanche fosse un cavallo. Ma li mort…
Su Tv2000 alle 21, 10 trovate “Fisherman's Friends” di Chris Foggin con Tuppence Middleton, James Purefoy, Daniel Mays, Christian Brassington, David Hayman, commedia su un gruppo canterino di pescatori della Cornovaglia. Quello che ci vuole per la serata afosa. Canale 27 alle 21, 15 propone il classico “Animal House” di John Landis con John Belushi, Tim Matheson, John Vernon, Verna Bloom, Kevin Bacon, James Daughton.
donald sutherland animal house
Gran parte delle gag di John Belushi sono improvvisate. La scena della lattina di coca che si spiaccica in testa Belushi venne ripetuta 18 volte perché c’era chi rideva troppo. Karen Allen venne convinta a girare la sua scena di nudo quando Donald Sutherland si offrì di spogliarsi anche lui e di fare vedere il culo
. Iris alle 21, 15 passa l’ultimo western interpretato da Gary Cooper, “L’albero degli impiccati” o “The Hanging Tree” diretto da Delmer Daves, scritto da Wendell Mayes e Halsted Wells da un romanzo di Dorothy Johnson, la stessa di “Liberty Valance”, con Gary Cooper che era anche produttore, Maria Schell, Karl Malden, George C. Scott al suo esordio, Karl Swenson, Virginia Gregg. Quando Delmer Daves si ammalò venne sostituto da Karl Malden e per un giorno di Vincent Sherman. Ambientato nel Montana del 1873, vede un medico e una ragazza svizzera, temporaneamente cieca, unico superstite di un attacco alla diligenza, che hanno una sofferta storia d’amore.
Canale 5 alle 21, 20 propone il mélo turco voluto dalla mamma di Pier Silvio “Mio figlio” di Bora Egemen con Kivanç Tatlitug, Büsra Develi, Alihan Türkdemir, Feridun Düzagaç, Sezai Aydin. Così così l’action comedy “Innocenti bugie” di James Mangold con Tom Cruise, Cameron Diaz, Maggie Grace, Peter Sarsgaard, Paul Dano, Marc Blucas, Tv8 alle 21, 30.
Passiamo alla seconda serata col capolavoro di Billy Wilder “L’appartamento” con Jack Lemmon, Shirley MacLaine, Fred MacMurray, Ray Walston. Vinse cinque Oscar., miglior film, regia, sceneggiatura, di Wilder e I.A.L. Diamond, scenografia e montaggio. Lemmon e MacLaine vinsero però sia i Bafta che i Golden Globes. La7 alle 23, 25 propone “Mine vaganti”, tra i più riusciti film di Ferzan Özpetek con Riccardo Scamarcio, Alessandro Preziosi, Carolina Crescentini, Nicole Grimaudo.
Rai 1 alle 23, 15 passa invece “Mister Felicità” di Alessandro Siani con Alessandro Siani, Diego Abatantuono, Carla Signoris, Elena Cucci, Cristiana Dell'Anna. Su Cielo alle 23, 25 torna “Le otto montagne”, fortunata versione dei registi belgi Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch del romanzo di Paolo Cognetti con Alessandro Borghi, Luca Marinelli, Filippo Timi, Elena Lietti. Su Iris alle 23, 25 il piccolo western in bianco e nero “Due pistole per due fratelli” che traduce il più stringato “Gun Brothers” di Sidney Salkow con Buster Crabbe, Neville Brand, Ann Robinson, Slim Pickens, Michael Ansara, Walter Sande. Lo produce per la Grand Productions Company il “piccolo” Edward Small.
La5 alle 23, 40 propone “Ti amo troppo per dirtelo”, commedia di Marco Ponti con Jasmine Trinca, Carolina Crescentini, Francesco Scianna, Fabio Troiano, Valeria Bilello, che ebbe non pochi problemi con la produzione. Penso che non sia mai uscito in sala. Carino, rete 4 alle 23, 50, “Un piano perfetto”, commedia francese di Pascal Chaumeil con Diane Kruger, Dany Boon, Etienne Chicot, Alice Pol, Yoli Fuller, Bernadette Le Saché.
Rai Due alle 0, 30 apre le porte allo stracultissimo “Arrivano i gatti” di Carlo Vanzina con i Gatti al completo, cioè Jerry Calà, Umberto Smaila, Nini Salerno, Franco Oppini, ma anche Diego Abtantuono, Aldo Puglisi, Bruno Lauzi, Orchidea De Santis e Ennio Antonelli come Il Braciola, rozzissimo capo comparse di Cinecittà che assolda i quattro per un film porno. “E l’ultimo che arriva che la pija in der c…”.
Iris all’1, 10 propone “Gangster Story” diretto da Arthur Penn, scritto da Robert Benton e David Newman con Warren Beatty, Faye Dunaway, Gene Hackman, Michael J. Pollard, Estelle Parsons e Parsons e Gene Wilder al suo esordio. Ebbe 10 nominations, ma vinse solo due Oscar, per la fotografia di Burnett Guffey e l’interpretazione di Michael J. Pollard. La Warner non ci credeva, al punto che offrirono a Warren Beatty, coproduttore del film, il 40% degli incassi. Incassò 70 milioni di dollari di allora. Sul set Gene Hackman incontrò uno della banda Barrow.
Per la prima volta, a Hollywood, sulla scia dei primi film di Sergio Leone, si poteva vedere nella stessa inquadratura uno che sparava e uno che moriva col sangue che schizzava. Per Hollywood fu una sorta di rivoluzione. Fecero vedere il film al vecchio Jack L. Warner. Gli fece schifo e si alzò ben tre volte per andare a pisciare. Malgrado avesse una fama di femminaro celebre a Los Angeles, sembra che non ci fu nessuna storia sul set tra Beatty e la bellissima Faye Dunaway, allora davvero poco nota.
Cine 34 all’1, 35 passa “Night Club” di Sergio Corbucci, con Christian De Sica, Mara Venier, Sergio Vastano, Roberto Ciufoli, Sabrina Ferilli e una dirompente Claudia Gerini, ricostruzione anche attenta di una nottata ai tempi della Dolce Vita. Girato dieci anni prima, con un vero budget, avrebbe potuto essere un gran film. Iris alle 3 propone uno dei primi western di Sam Peckinpah, “Sfida nell’alta sierra” con Randolph Scott e Joel McCrea che fanno i vecchio cowboy, ma anche la giovane Mariette Hartley, L. Q. Jones, Warren Oates e R.G.Armstrong.
Era stato pensato per Gary Cooper e John Wayne, ma Gary Cooper morì prima delle riprese e il film divenne un’altra cosa. McCrea e Scott si scambiarono i ruoli e fu un bene per il film. Randolph Scott, dopo averlo visto, decise di lasciare il cinema. Non sarebbe mai stato così bravo in un altro film. Era un bell’addio. Cine 34 alle 3, 30 passa “Il trapianto”, imbarazzante film di Steno con Carlo Giuffrè, Renato Rascel, Graziella Granata, Liana Trouché.
All’epoca , proprio per il tema, il trapianto del pene tra un giovane maschio italiano e un vecchio, era considerato campione italiano assoluto di cattivo gusto. Tanto più che il protagonista della vicenda era un comico molto amato dal pubblico di ogni età come Renato Rascel. Eppure la firma di Steno, di Nino Longobardi al soggetto, di Scarnicci-Tarabusi-Vianello alla sceneggiatura, avrebbero dovuto fare aprire gli occhi ai critici bacchettoni. Ma da nessuna parte si levò una difesa. Il film è rimasto così abbandonato al suo destino.
Peccato perché il soggetto era notevole nel suo orrore. E Steno mantiene comunque un clima da sana commedia con qualche vena amara. Durante la lavorazione in un albergo di Marino, che si farà passare per albergo della Costa Azzurra, l’inviato del Corriere della Sera Alberto Ceretto spiega appunto che «la vicenda cinematografica che Steno dirige valendosi anche dell’ausilio del figlio Carlo, pur se sviluppata in chiave ironica, vuole anche avere un fondo amaro, triste, drammatico, prospettando la possibilità che, fra i prodigi della scienza, col tempo il corpo umano diventi merce di scambio.»
Ceretto parla della presenza del peso massimo spagnolo Urtain, vero campione di boxe spagnolo, il cui vero nome è José Manuel Ibar, come uno dei tre donatori, il boscaiolo veneto. Venne sostituito, più che probabile all’ultimo minuto, da Gerlando Martelli, che fa il veneto Rocco Brustolon. Non si sa però il perché della defezione del campione, allora popolarissimo. Forse la storia non lo aveva convinto.
Rete 4 alle 3, 35 passa una commedia ambientata in un campo di prigionia tedesco, “Gli italiani sono matti”, diretta da Duilio Coletti, Luis María Delgado, scritto da Vincenzoni, De Concini, Continenza e altri quattro sceneggiatori (incredibile!), con Victor McLaglen, Folco Lulli, Gabriella Pallotta, Maurizio Arena, José Suarez, Memmo Carotenuto, Marianne Koch, Mara Cruz. Mai visto.
Rai Movie alle 5 propone il cult movie “Ballo ballo” o “Explota Explota” opera prima dell’uruguayano Nacho Alvarez interamente dedicato ai grandi successi di Raffa degli anni ’70 con tanto di cammeo di Raffa al Colosseo negli ultimi minuti del film. Più sofisticato di quel che appare, ail film è in realtà una sorta di commedia musicale sulla censura nella Spagna franchista del 1973.
La storiella d’amore fra la bella Maria appena arrivata da Roma e pazza delle canzoni di Raffa, Ingrid Garcia-Jonsson, e il giovane censore della tv spagnola Pablo, Fernando Guallar, figlio di un vecchio censore franchista, complicata dall’arrivo di un ex fidanzato italiano, Giuseppe Maggi, e dalle esuberanze sentimentali dell’amica del cuore di lei, la scatenata Veronica Echegui, servono per l’esplosione dei momenti musicali costruiti e coreografati sulle celebri canzoni di Raffa.
Ma servono anche per raccontare come la pesante censura del momento, che si scatenava soprattutto sul corpo delle donne, venne superata o aggirata anche grazie alla tv più innovativa e alle canzonette italiane di Raffa che rappresentarono per tanti giovani spagnoli una inarrestabile gioia di vivere. E vai con “Fiesta”, “Tuca Tuca”, “Rumore”, tutte canzoni che sono state molto usate dalle serie in questi ultimi anni, dalla francese e giovanile “En tous cas” all’inglese “Trust” sul rapimento Getty.
Curiosamente il film sembra spesso uno dei nostri gloriosi musicarelli piuttosto che un’operazione alla “Yesterday” o alla “Across the Universe”, ma le canzoni di Raffa, che dovreste ascoltare assolutamente in spagnolo, funzionano perfettamente come esplosione del musical. E, devo dire, quando lo vedemmo, chiusi in casa, angosciati fra crisi di governo al buio, pandemia e vaccini che saltano, un po’ di “A far l’amore”, “Tuca Tuca” & co. non poteva che farci del bene per sollevarci di qualche centimetro dallo sprofondo del divano.
VERDONE POZZETTO SETTE CHILI IN SETTE GIORNI
riccardo scamarcio mine vaganti
carolina crescentini ti amo troppo per dirtelo
ballo ballo
ballo ballo
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gli italiani sono matti
luca marinelli le otto montagne
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sfida nell’alta sierra
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il cast di night club
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alessandro borghi le otto montagne
un piano perfetto diane kruger foto dal film
due pistole per due fratelli
luca marinelli le otto montagne
un piano perfetto
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mister felicita
mister felicita
alessandro siani mister felicita
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