
DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO…
IL DIVANO DEI GIUSTI - ULLALÀ! STASERA AVETE TRE GRANDI FILM. IL PRIMO È UN GRANDE HORROR DI SUPER-SUPER-CULTO CON ZOMBI E RIFERIMENTI A H.P. LOVECRAFT DIRETTO DA LUCIO FULCI FINALMENTE IN PRIMA SERATA, “L’ALDILÀ. E TU VIVRAI NEL TERRORE” – IL SECONDO FILM DA VEDERE E' UN CAPOLAVORO DI FEDERICO FELLINI, A TORTO CONSIDERATO UN’OPERA MINORE, “I CLOWNS” - IL TERZO, CHE CONSIGLIO A DAGO, È IL GRANDE WESTERN “EL DORADO” – ALTERNATIVE? TROVATE “LA MOGLIE IN BIANCO… L’AMANTE AL PEPE” E “INDIANA JONES E L’ULTIMA CROCIATA” - VIDEO
l'aldila e tu vivrai nel terrore
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera in chiaro? Ullalà! Avete tre grandi film. Il primo è un grande horror di super-super-culto con zombi e riferimenti a H.P. Lovecraft diretto da Lucio Fulci finalmente in prima serata, “L’aldilà. E tu vivrai nel terrore” con Catriona MacColl, David Warbeck, Cinzia Monreale, Antoine Saint John, Veronica Lazar, Al Cliver, Ottaviano e Roberto Dell’Acqua, Mediaset Italia 2 alle 21, 15.
l aldila e tu vivrai nel terrore di lucio fulci
Il film ha acquistato uno status internazionale di adorazione solo con i dvd uncut venduti in America e in tutto il mondo dalla Gridhouse Releasing nel 1998. Prima era uscito in versione tagliata col titolo “7 Doors of DEath” in vhs. Versione adorata da Tarantino che si riteneva scomparsa, ma è stata ritrovata e pubblicatta proprio quest’anno. Fulci avrebbe voluto come protagonista Tisa Farrow, ma a quel tempo aveva smesso di recitare.
l'aldila e tu vivrai nel terrore
Celebre la colonna sonora di Fabio Frizzi. Vi lascio con una frasetta che ho appena letto di Fulci: “Io non sono un criminale perché faccio film horror. Un sacco di registi di genere italiani sono amanti degli animali. Mario Bava amava i gatti, Riccardo Freda ama i cavalli, e Dario Argento ama se stesso.”
Il secondo film d avedere, Rai Storia alle 21, 10 è un capolavoro di Federico Fellini a torto considerato un’opera minore scritto assieme a Bernardino Zapponi. Parlo de “I clowns” con Federico Fellini, Alvaro Vitali, Fanfulla, Tino Scotti, Riccardo Billi, Annie Fratellini, Pierre Etaix, Victoria CHaplin. E’ una specie di documentario-viaggio in un mondo che già negli anni ’70 stava del tutto scomparendo.
Fellini mette in scena se stesso con una piccola troupe, con Alvaro fonico mi sembra, che cerca di capire il suo amore per il circo e per i clown sia in Italia che in Francia. Nella parte finale c’è il lungo sketch del funerale di un clown con una serie di attori meravigliosi del nostro cinema e dell’avanspettacolo, Nino Terzo, Dante Cleri, Dante Maggio, Tino Scotti, Riccardo Billi, Gigi Reder, Osiride Peverello, i Colobaioni.
Qualche anno fa accompagnai Alvaro a Bologna per il restauro del film al “Cinema ritrovato” che, assieme a Blasco Giurato, allora operatore alla macchina, raccontarono storie commoventi del film. Spero che qualcuno abbia ripreso i loro racconti. Il terzo che consiglio a Dago, è “El Dorado”, grande western di Howard Hawks con John Wayne, Robert Mitchum, James Caan, Charlene Holt, Paul Fix, Arthur Hunnicutt, Rai Tre 21, 20.
Per Leigh Brackett, la sceneggiatrice, era il miglior script che avesse mai scritto, anche se la prima stesura era più dark e meno comica. Possiamo fidarci. Difficile scrivere sceneggiature migliori di quelle per Hawks di Leigh Brackett, ricordiamo solo “Il grande sonno”, che scrisse trentenne con William Faulkner nel 1946, “Hatari”, “Rio Lobo”. Robert Altman la chiamò per scrivere “Il lungo addio”, altra sceneggiatura capolavoro. E George Lucas la chiamò per scrivere il secondo film della saga Star Wars, cioè “L’impero colpisce ancora”.
Ma Leigh Brackett scrisse anche sceneggiatura per la serie tv di Alfred Hitchcock. “El Dorado” inizia con Caan che legge la poesia di Edgar Allan Poe dallo stesso titolo. John Wayne avrebbe voluto il ruolo di Mitchum, ma Hawks non accettò. Mitchum chiese a Hawks di raccontargli almeno la storia, ma il regista gli disse solo “Ha grandi personaggi”. Bastava. Wayne e Mitchum lavorarono bene insieme, anche se a detta di tutti i critici Mitchum gli rubò il film.
lino banfi pamela prati la moglie in bianco l’amante al pepe
Ma quando Hawks gli offrì di far coppia nuovamente con Wayne per “Rio Lobo”, rifiutò. Il film uscì un anno dopo la fine lavorazione, un po’ perché Hawks volle rimontarlo, un po’ perché avrebbe dato noia a un altro western della Paramount, “Nevada Smith”, che oggi nessuno ricorda più.
Alternative? Rai Due propone alle 21 il thriller mai sentito e mai visto “Un figlio ad ogni costo” diretto da certo Ryan Dewar con Brooke Burfitt, Jason Burkey, Lauren Buglioli, Gina Hiraizumi. Mah… Cine 34 alle 21 propone “La moglie in bianco… l’amante al pepe” di Michele Massimo Tarantini con Lino Banfi, Pamela Prati, Marisa Porcel, Susan Scott, Mario Carotenuto, Vittorio Caprioli.
Rai Movie alle 21, 10 torna sul primo “Diabolik” dei fratelli Antonio e Marco Manetti con Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Claudia Gerini, Vanessa Scalera. E’ un’operazione assolutamente autoriale di ricostruzione del fumetto originale in versione cinema. Può non piacere a tutti, ma è uno dei film più sperimentali che si siano fatti in Italia negli ultimi anni. Luca Marinelli forse non era il protagonista giusto, ma Miriam Leone è piaciuta a tutti.
Iris alle 21, 15 passa il thrille di James Foley “Paura” con Mark Wahlberg, Reese Witherspoon, William Petersen. Lui, Mark Wahlberg, ha 23 anni, lei, Reese Whiterspoon, 16. Si mettono assieme. Ma al padre di lei, William Peterson, lui non va giù. Infatti è un pericolo sociopatico… Non ha grandi critiche, ma Foley sa il suo mestiere. Canale 27 alle 21, 15 propone il bislacco “Kangaroo Jack – Prendi i soldi e scappa”, commedia di David McNally con Jerry O'Connell, Anthony Anderson, Christopher Walken, Estella Warren, Michael J. Shannon.
harrison ford indiana jones e l'ultima crociata
La7 alle 21, 15 passa un noiosetto “La frode” di Nicholas Jarecki con Richard Gere, Tim Roth, Brit Marling, Susan Sarandon, Monica Raymund e William Friedkin. Lo ricordo brutto, c’è di mezzo un morto, anzi una morta, e Richard Gere è messo sotto accusa. Italia 1 alle 21, 20 passa “Indiana Jones e l’ultima crociata” di Steven Spielberg con Harrison Ford, Sean Connery, Alison Doody, Denholm Elliott, John Rhys-Davies. Che gli vogliamo dire?
laura torrisi una moglie bellissima
Rete 4 alle 21, 25 propone la commedia di Leonardo Pieraccioni “Una moglie bellissima” con Leonardo Pieraccioni, Laura Torrisi, Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Gabriel Garko.
La seconda serata si apre con la commedia tedesca in prima visione su Rai Uno alle 23 “Non è mai troppo tardi” di Tomy Wigand con Heino Ferch, Picco von Groote, Pablo Grant, Harriet Herbig-Matten, Jakob Josef Gottlieb. Cine 34 ri-ri-ri-propone “La moglie vergine” di Franco Martinelli alias Marino Girolami con Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Carroll Baker, Ray Lovelock. Vi ricordo una battuta significativa di Montagnani: «Sarò un ipersensibile, ma quando vedo un culo mi sento male!».
La critica, ovviamente, lo massacra. «Triste vedere Carroll Baker ridotta a apparire in tale spazzatura», si lamenta Tom Milne su Monthly Film Bullettin, dopo aver segnalato come momento più trash la sequenza, fantastica, in slow motion dove la Fenech corre in vestaglia su una spiaggia prima di essere gratificata da un maschio che esce dall’acqua con una tuta da Superman ed esibisce una specie di vigorosissimo spadone di luce voi sapete dove.
scena vasca da bagno edwige fenech renato pozzetto la patata bollente 1
La7D alle 23, 10 propone “La patata bollente” di Steno con Renato Pozzetto in versione operaio comunista che deve scegliere tra la fidanzata Edwige Fenech e un Massimo Ranieri in versione gay. Stracultissimo. Iris alle 23, 15 passa l’ottima commedia gialla “L’inganno perfetto” di Bill Condon con Helen Mirren, Ian McKellen, Russell Tovey, Jim Carter, Jóhannes Haukur Jóhannesson.
La7 alle 23, 15 presenta l’ottimo “Il talento di Mr Ripley” di Anthony Minghella con Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman. Ma ci sono anche gli italiani, Fiorello, Sergio Rubini, Ivano Marescoti. Alla fine preferisco quello alla stilosissima, ma freddissima serie tv “Ripley”. Rete 4 alle 23, 20 ripropone la divertente commedia dei fratelli Coen “Prima ti sposo poi ti rovino” conGeorge Clooney, Catherine Zeta-Jones, Geoffrey Rush, Billy Bob Thornton, Jack Kyle.
Cielo alle 23, 25 propone “La ragazzina” di Mario Imperoli con Gloria Guida, Colette Descombes, Andrés Resino, Gianluigi Chirizzi, Lucia Catullo. Primo film di Gloria Guida e immediato trionfo. Lei stessa racconta in un’intervista a Stampa Sera, 6 settembre 1977, il suo ingresso nel cinema: «Facevo serate, cantavo nelle balere, ero diciottenne, quando mi proposero un film, che era appunto La ragazzina, diretto da Mario Imperoli.»
In una intervista tv di pochi anni dopo, la Guida ricordava: «Era un personaggio abbastanza giusto per me. Il regista mi fece un provino, mi disse mettili lì, fai qualcosa, quello che ti senti». Ovviamente tutto il film vive della presenza della Guida. In un’altra intervista, il Corriere d'informazione, 28 luglio 1976, l’attrice racconta le sue impressioni, quando si vide sullo schermo: «Mi volli recare in un cinema di Bologna per osservare le reazioni del pubblico. Mi ero mimetizzata alla Greta Garbo, occhialoni, foulard, maglioncino. Beh, francamente non mi parve che la gente si eccitasse o si lasciasse andare ad espressioni volgari. Una ragazzetta normale che per qualche momento si spoglia».
Rai Tre alle 23, 45 passa l’ultimo film di Emma Dante, “Misericordia” con Tiziana Cuticchio, Simona Malato, Milena Catalano, Simone Zambelli, Fabrizio Ferracane. Ha grandi fan. Su Italia 1 alle 23, 55 è la volta di “Beverly Hills Cop III”, terzo film della serie, ancora diretto da John Landis con Eddie Murphy, Judge Reinhold, Hector Elizondo, Theresa Randle.
adolfo celi dove vai se il vizietto non ce l'hai ?
E’ volgarissimo, ma irresistibile, “Dove vai se il vizietto non ce l’hai” terribile commedia con i macchiettoni gay diretta da Marino Girolami con Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Paola Senatore, Mario Carotenuto, Lory Del Santo e Sabrina Siani, dove Montagnani riprende il ruolo di finto cameriere gay di Il vizio di famiglia. Stavolta in coppia con Vitali vestito da donna (“campione al concorso pippico»). Sublime.
dove vai se il vizietto non ce l’hai?
«Straordinario», ha detto Alvaro alla rivista Dynamo, «Renzo faceva il cameriere gay e io ero travestito da cuoca, in una villa dove il domestico di colore, gay sul serio, scopre il mio vero sesso e tenta di violentarmi in continuazione». I due si muovono fra mille tentazioni, una Lory Del Santo giovane e provocantissima, Sabrina Siani al suo primo film, entrambe sempre nude. Così devono contenere i loro bassi istinti maschili. Vediamo Montagnani con le parti basse fumanti che non trova altra soddisfazione che buttarsi in piscina per rinfrescarsi le palle fumanti.
Iris all’1, 30 passa “Seberg” di Benedict Andrews biopic non riuscitissima della vita di Jean Seberg, con Kristen Stewart, Margaret Qualley, Zazie Beetz, Vince Vaughn, Anthony Mackie. Scrivevo da Venezia che il film è un disastroso fumettone targato Amazon che ci potevano risparmiare. Kristen Stewart forse somiglia alla vera Seberg, ma non ha nulla del fascino malato, della tristezza così glam dell’eroina di Santa Giovanna di Otto Preminger, che interpretò a 18 anni, di Bonjour tristesse, di Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard, di Lilith di Robert Rossen, dove la vediamo assieme a Peter Fonda.
E non le somiglia nemmeno fisicamente, troppo asessuata la Stewart, senza corpo anche quando è nuda, mentre la Seberg, anche nei suoi film italiani, penso a Questa specie d’amore di Alberto Bevilacqua, che si vantava di una storia con lei, o nel superiore Ondata di calore di Neo Risi o in Camorra di Pasquale Squitieri, riesce comunque a trasmetterci una carica sessuale e un malessere pulsante.
Certo, difficile scordarla nei film di Claude Chabrol, o nei due film diretti dal marito scrittore Romain Gary, i superbizzarri Gli uccelli vanno a morire in Perù, forse quello che descrive meglio la sua tensione sessuale, e Kill. Film che, assieme a Fine all’ultimo respiro, ne hanno fatto una icona della Nouvelle Vague e del cinema anni ’60.
Questo Seberg ci mostra la star in un momento particolare della sua vita quando, moglie di Romain Gary, si sposta in America per girare il musical western di Joshua Logan La ballata della città senza nome con Clint Eastwood e Lee Marvin, e si innamora di un leader delle Black Panther, Hakim Jamal, interpretato da Anthony Mackie, e della sua causa. Diventando anche lei, da star hollywoodiana, una rivoluzionaria.
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E finendo così tra le braccia proco raccomandabili della FBI, che ne segue ogni passo e ogni stravaganza. Perché non si limita certo a una storia con Jamal e entra in un vortice che la porterà a una triste morte per overdose di barbiturici nel 1979, a 40 anni da poco compiuti. Rai Movie all’1, 45 propone invece “Joe” di David Gordon Green con Nicolas Cage, Tye Sheridan, Gary Poulter, Ronnie Gene Blevins, Sue Rock, Heather Kafka.
Preparatevi, che stavolta Nicholas Cage torna a recitare sotto controllo e a bere, almeno nel film, assolutamente senza controllo. Ma pochi sanno fare come lui il fallito romantico e l’ubriacone in cerca di redenzione. Non c'è una scena, che veda Joe, con barba e trapianto rosso topo, senza bicchiere o bottiglia in mano. Per non parlare delle sigarette. Ma se c'è da affettare un cervo appena stecchito Joe sa come fare.
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Tira fuori il coltellaccio e ti prepara due bistecche lì per lì. Se gli sparano a pallettoni butta whiskey sulla ferita e si estrae i pallettoni dalla carne da solo. Ha una ragazza che non tratta in maniera proprio elegante. E preferisce sfogarsi con le mignotte del paese. Accettati gli scoppi di violenza quando proprio gli rode o l'uso del cane killer per eliminare l'odioso cane del bordello delle mignotte quando ha urgente bisogno di un pompino (viene in tempi record, 10 secondi), Joe, alla fine è un bravo ragazzo del Texas.
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Paga chi lavora per lui, protegge le giovani, è amico del vecchio sceriffo Earl e soprattutto prende sotto la sua ala protettrice un ragazzino quindicenne, Gary, interpretato dal Tye Sheridan di “Mud”, con padre alcolista, ladro, manesco, bastardo e irrecuperabile, interpretato da un favoloso e vero homeless Gary Poulson morto alla fine del film (e infatti a lui è dedicato). Deciso a lavorare per mandare avanti una famiglia di bastardi debosciati, Gary viene menato e derubato dal padre scroccone.
Joe finisce per vedere nel ragazzo il suo passato e nel padre un suo possibile futuro di ubriacone e vorrebbe davvero cambiare il corso delle cose. Su questo triangolo texano è costruito tutto il film, tratto da un romanzo di Larry Brown molto amato in America. Come è stato molto amato dai critici americani il film, che lo hanno visto come grande prova per Cage e ritorno al cinema indie per David Gordon Green. Magari per noi è a tratti un po' melenso o prevedibile.
Rai Tre all’1, 45 passa l’importante e attuale “Il paradiso probabilmente” del regista palestinese Elia Suleiman dove lo stesso regista si domanda una volta lontano dalla sua terra dove mai potrà andare. Nella notte ci sono altri ottimi film come “Buena Vista Social Club” documentario su Cuba e la sua musica di Wim Wenders con Ry Cooder, Ibrahim Ferrer, Compay Segundo, Omara Portuondo, Rai Mov ie alle 3, 15, il documnetario “Monrovia, Indiana” di Frederick Wiseman, Rai Tre alle 3, 45.
Chiudo, Iris alle 4, 50. con lo stracultissimo “L’isola degli uomini pesce” di Sergio Martino con una Barbara Bach che si limita a roteare gli occhi, Claudio Cassinelli che sembra crederci, Richard Johnson che ha visto tempi migliore e un Joseph Cotten un po’ ammuffito. Salva tutto (insomma…) il grosso attore napoletano Franco Javarone nel ruolo di uomo-pesce, capolavoro del mad doctopr Joseph Cotten, anche se il trucco è scarso.
Lo avevo visto bene quado uscì e mi aveva impressionato solo Javarone, perla del film, poi l’ho rivisto in un’edizione del Fantafestival di superculto, con proiezione alla Sala 5 del Savoy addirittura in vhs, dove ancora trionfavano gli occhioni di Javarone uomo-pesce.
In America, dove è stato distribuito dalla New World ha come bonus dieci minuti iniziali in più dove troviamo Mel Ferrer e Cameron Mitchell diretti da Miller Drake, il regista di “Cat Women of the Moon”, fotografati da Gary Craver e gli assistenti sono (attenzione) James Cameron e Hale Ann Hurd! Roger Corman, che lo distribuiva, pensò che nemmeno così il film funzionasse, allora lo fece rimontare da Jim Wynorsky con, in aggiunta, un trailer dove si vede una ragazza nuda inseguita da una mano in un laboratorio.
Ma la scena, quando ci fu la prima del film, ribattezzato “Screamers”, non si trovava nel film e allora il pubblico, che si era attizzato, insorse. Al punto che alla fine venne aggiunta così come era la scena del trailer. Questo è il cinema.
il paradiso probabilmente
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