il divano dei giusti

IL DIVANO DEI GIUSTI – CHE VEDIAMO STASERA, ORFANI DI SANREMO? SVEGLIATE GENNY SANGIULIANO, CHE TANTO SI AUGURAVA UN BEL FILM SU GABRIELE D’ANNUNZIO: SU RAI STORIA PASSA “IL CATTIVO POETA” CON SERGIO CASTELLITTO – TV2000 PROPONE IL NOTEVOLISSIMO “IL TORMENTO E L’ESTASI”, RICOSTRUZIONE DELL’EPICO SCONTRO TRA GIULIO II (REX HARRISON) E MICHELANGELO (CHARLTON HESTON) – IN SECONDA SERATA C’È LO STREPITOSO “THE HURT LOCKER” – RAI4 NELLA NOTTE RIPROPONE LO SCANDALOSO “SEX CRIMES”, CON LE BELLISSIME NEVE CAMPBELL E DENISE RICHARDS CHE DOMINANO IL FILM…

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Marco Giusti per Dagospia

 

 

Che vediamo stasera, orfani delle serate di Sanremo? Vedo che su Cine 34 alle 21 abbiamo la prima versione italiana della cafonissima serie francese “Les Tuches”, arrivati in patria al quarto episodio, “God Saves the Tuches”, un film che ha battuto tutta la settimana il potente campione della Marvel, “Captain America: Brave New World”.

poveri ma ricchi

 

 La versione italiana di Les Tuches che si può vedere stasera si chiama “Poveri ma ricchi”, sceneggiatore e regista è Fausto Brizzi interpreti Christian De Sica, Enrico Brignano, Lucia Ocone, Lodovica Comello, Anna Mazzamauro. Arrivò condito da citazioni alte di Jerry Lewis (“la felicità non esiste”) e basse di Massimo Ferrero (“i ricchi devono morì”), tra cammei incredibili di miti assoluti come Al Bano e Gabriel Garko, tra resurrezioni impossibili, come quella di una strepitosa Anna Mazzamauro come vecchia suocera orrenda.

 

poveri ma ricchi 1

Malgrado qualche non funzionamento nella seconda parte, non solo è il miglior film di Brizzi, scrissi, ma è pure parecchio divertente. Grazie a un cast strepitoso e molto cafone che unisce un Christian De Sica burino coi capelli ricci e rossi (uguale al Jean-Paul Rouve del film originale, ma qui sembra piuttosto il Lando Buzzanca di San Pasquale Baylonne protettore delle donne) e un Enrico Brignano perfetto nei duetti o terzetti con Christian, al magico duo formato appunto da Lucia Ocone e da sua “madre” Anna Mazzamauro.

 

tutta colpa della fata morgana

Raramente le donne in un film italiano riescono a essere così comiche, ma qui fanno i fuochi d’artificio. E la Mazzamauro è sui livelli degli storici Fantozzi nell’interpretare la vecchia suocera impossibile attaccata alla tv per vedere Il peccato e la vergogna (“Perché non mi è nato un figlio come Gabri?”) o nello scatenarsi in battute pesanti.

 

“Che ne farete di questi 100 milioni di euro, tutti in beneficenza?” – “Sto cazzo!”. O quando vuole un televisore da 120 pollice, “più grande dello schermo della multisala di Valmontone”. Perché i Tucci, traduzione facile facile ma perfetta dei Les Tuches originali, famiglia burina del paesino (inventato) di Torresecca situato tra Palestrina e Zagarolo, hanno vinto 100 milioni di euro alla lotteria e non sanno se dirlo a tutti mandando affanculo clamorosamente i compaesani o starsene zitti per non pagare le tasse.

 

tutta colpa della fata morgana 5

Ora. Se i Tucci sono burini e ignoranti, e seguitano a friggere e a mangiarsi i supplì al grido “Uno per Tucci, tutti per uno!”, non è che i compaesani siano meglio, da uno strepitoso Giobbe Covatta come prete di Torresecca, che sogna non l’8 per mille della vincita, ma il 20 per cento per la sua chiesa, al sindaco interpretato dall’altrettanto strepitoso Fabrizio Nardi della coppia romana Pablo e Pedro allo stesso Massimo Ferrero meglio noto come Viperetta che fa un gran numero di fronte alle telecamere di Sky.

 

Ovvio che, a un certo punto, i Tucci non ce la faranno più a reggere il silenzio e, dopo aver sbottato clamorosamente in un “A peracottari! Voi lo sapete chi ha vinto i cento milioni della lotteria?”, decideranno di partire verso il Nord e mangiarsi tutti i soldi. Ma se Le Tuches originali partivano dal Nord della Francia e sognavano il ricco sud di Montecarlo e avevano il mito di Stéphanie di Monaco, i più modesti Tucci di Torresecca al massimo sognano di arrivare a Roma Nord, ma dopo una geniale riflessione a suon “Aho, ma l’Expò l’hanno fatta a Milano mica a Tormarancia!”, decidono di andare nella Milano dell’Expò e del post-Pisapia.

 

la ragazza della palude 7

Perché vogliono essere dei nuovi ricchi di oggi, magari anche di sinistra, di quelli che guardano Sky non solo per doveri di sponsorizzazione. A Milano i Tucci avranno un loro cameriere personale, Ubaldo Pantani, e cercheranno di mettersi inutilmente in contatto col mondo dei ricchi milanesi. Il solo milanese che vediamo nel film è però il grande Bebo Storti, capocameriere dell’albergo che seguita a chiamare Africa il povero Brignano, “Sotto Pavia per me è tutto Africa”.

 

A Tele San Marino alle 21 avete una commedia girata in Calabria con un gruppo di donne forti, “Tutta colpa della Fata Morgana” diretta da Matteo Oleotto con Nicole Grimaudo, Davide Iacopini, la Tecla Insolia di “L’arte della gioia”, Corrado Fortuna, Claudia Potenza, Aurora Quattrocchi.

 

 

la ragazza della palude 6

Rai Movie alle 21,10 passa invece “La ragazza della palude”, giallo di Olivia Newman con David Strathairn, Eric Ladin, Harris Dickinson, Daisy Edgar-Jones, Garret Dillahunt. Su Rai Storia alle 21,15 svegliate il vecchio ministro della cultura meloniana Genny Sangiuliano che tanto si augurava un bel film su Gabriele D’Annunzio, quando era stato appena fatto.

 

Il film in questione era questo “Il cattivo poeta”, diretto da Gianluca Jodice, già aiuto di Paolo Sorrentino qui alla sua opera prima, con Sergio Castellitto, Francesco Patanè, Clotilde Courau e l’ormai immancabile Tommaso Ragno. L’idea è di raccontare il personaggio del Vate tra il 1936 e il 1937, cioè nel suo ultimo anno di vita e quando è chiara la distanza con Mussolini.

 

IL CATTIVO POETA

Su Canale 27 alle 21,15 arriva l’ottima versione di Roman Polanski di un classico di Charles Dickens, cioè il suo “Oliver Twist”, interpretato da Barney Clark, Ben Kingsley, Leanne Rowe, Mark Strong, Jamie Foreman, Lewis Chase. Iris alle 21,15 propone “L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat”, un film di spionaggio della intelligence britannica nel 1943 tratto da un a storia di Ian Fleming, diretto da John Madden con Colin Firth, Matthew Macfadyen, Kelly Macdonald, Penelope Wilton, Johnny Flynn. Dalla stessa storia venne fatto un altro film nel 1956 da Ronald Neame, “L’uomo che non è mai esistito”.

 

 

sergio castellitto il cattivo poeta

LA7 alle 21,15 ripropone lo storicone “Il processo di Norimberga” diretto da Yves Simoneau con Alec Baldwin, Brian Cox, Jill Hennessy, Christopher Plummer, Roger Dunn. Cielo alle 21,20 ci porta nel mondo del west col violento, ma non bellissimo, “Caccia spietata” di David Von Ancken con Liam Neeson e Pierce Brosnan in continuo scontro per farsi la pelle, Michael Wincott, Xander Berkeley, Ed Lauter, Tom Noonan, Anjelica Huston. Si vede.

 

scena da oliver twist di polanski

Tv2000 alle 21,40 passa il notevolissimo “Il tormento e l’estasi”, ricostruzione di Carol Reed dell’epico scontro tra Giulio II, interpretato da Rex Harrison, e Michelangelo, interpretato da Charlton Heston, mentre progettano e costruiscono la Cappella Sistina. Ci sono anche Tomas Milian come Raffaello, Diane Cilento allora moglie di James Bond come Contessa de’ Medici, Harry Andrews come Bramante, ma anche Adolfo Celi, Alberto Lupo, Lars Bloch, Rosalba Neri, il grosso Mimmo Poli e Venantino Venantini, che si vantava di avere avuto una storia con la Cilento.

 

Charlton Heston fa di Michelangelo un personaggio ultramacho e ha sempre sostenuto che aveva fatto lui stesso uno studio e aveva scoperto che Michelangelo non era affatto gay come qualcuno aveva sostenuto. Ma proprio per questa sua ossessione machista diventava ancor di più un chiaro modello gay, no? Io, che ero pazzo di Charlton Heston, lo vidi allora come il mio Michelangelo ideale. Rex Harrison, mi dissero tutti, sia Venantino che Tomas, era sempre ubriaco e dopo le 2 di pomeriggio non era facile lavorare con lui.

 

 

ben kingsley oliver twist

Leggo che la musica venne composta da Alex North e Jerry Goldsmith, ma solo North venne accreditato. Mentre Goldsmith firmò le musiche del bellissimo documentario da 20 minuti su Michelangelo, fotografato da Piero Portalupi, che accompagnava in Italia il film. Ma quando arrivò la nomination agli Oscar per la musica venne segnalato il solo Alex North.

 

Il film, comunque, malgrado il mio appoggio e la mia passione per Charlton Heston, ma anche quello del celebre gangster inglese Reggie Kray, fu un pauroso fiasco e perse otto milioni dollari.

 

the hurt locker 1

Passiamo alla seconda serata con lo strepitoso “The Hurt Locker”, grande film sulla guerra in Iraq diretto da Kathryn Bigelow, scritto da Mark Boal con Ralph Fiennes, Guy Pearce, David Morse, Jeremy Renner, Anthony Mackie, Christian Camargo, Evangeline Lilly, che vinse sei Oscar nel 2010, e tra questi miglior film, regia, sceneggiatura.

 

Stranamente il film venne presentato due anni prima a Venezia e era finito già in dvd quando venne candidato agli Oscar. Fu il film del trionfo per Kathryn Bigelow. Fu James Cameron, il suo ex-marito, a spingerla a farlo. “Finalmente il tempo è arrivato” gridò Barbra Streisand quando rivelò l’Oscar alla regia della Bigelow, il quarto ottenuto da una donna regista nella storia di Hollywood.

 

 

THE HURT LOCKER

Molto carino, ma massacrato dal produttore Harvey Weinstein, “Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet” di Jean-Pierre Jeunet con Kyle Catlett, Helena Bonham Carter, Callum Keith Rennie, Judy Davis, Niamh Wilson, Rai Movie alle 23,15. Su Rai 4 alle 23,20 passa “Il silenzio degli innocenti” di Jonathan Demme con Jodie Foster, Anthony Hopkins, Scott Glenn, Anthony Heald, Kasi Lemmons, Frankie Faison. Lo avete visto, immagino…

 

Cielo alle 23, 20 passa un bel drammone erotico di Vicente Aranda, “Passione violenta” o “Fanny Pelopaja” con Fanny Cottençon che si vuole vendicare di un poliziotto, Bruno Cremer, al quale ha dovuto concedersi per evitare che il suo uomo andasse al gabbio. Ci sono anche Ian Sera e Francisco Algora.

 

Iris alle 23,45 presenta invece “Il professore e il pazzo” di Farhad Safinia con Mel Gibson, Sean Penn, Eddie Marsan, Natalie Dormer, Jennifer Ehle, Steve Coogan, dove il professor James Murray, che cura il primo grande dizionario della lingua inglese, si fa aiutare dal geniale, ma non proprio sanissimo, dottor W.C. Minor.

 

 

il silenzio degli innocenti 4

Rai Movie all’1,05 passa “Jonathan degli orsi”, ultimo western di Enzo G. Castellari con Franco Nero, Floyd "Red Crow" Westerman, John Saxon, Melody Robertson. Ha detto il regista a “Amarcord”: “Franco Nero aveva già la produzione sia russa che italiana, a questo punto è andato da Berlusconi e gli ha detto: Io vorrei fare un western.

 

Berlusconi ha accettato, l’ha messo in comunicazione con il suo braccio destro, Bernasconi, hanno fatto il contratto, e Franco mi ha chiamato quando era tutto era già pronto; in seguito mi ha mandato un soggetto ideato da lui, e scritto con il giovane Lorenzo De Luca, grande ammiratore di Keoma. Dopo aver scritto la sceneggiatura, siamo partito per realizzare il film. Ho avuto un mucchio di problemi, quanti mai nei trentasei film che ho girato”.

 

il silenzio degli innocenti 3

Su Cine 34 all’1,05 la commedia di Volfango De Biasi “Nessuno come noi”, con Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum, Christiane Filangieri, Vincenzo Crea. Rai4 all’1,25 ripropone lo scandaloso “Sex Crimes” di John McNaughton con Matt Dillon, Kevin Bacon e le bellissime Neve Campbell e Denise Richards che dominano il film.

 

Su La7 all’1,30 trovate un serio film sul maccartismo a Hollywood, “Indiziato di reato” diretto dal modesto Irwin Winkler con Robert De Niro, Annette Bening, George Wendt, Martin Scorsese, Patricia Wettig, ma anche Sam Wanamaker, Tom Sizemore. Ma il film è pieno di sorprese. Il personaggio di De Niro è in realtà il regista blacklisted John Barry, Scorsese interpreta Joseph Losey.

 

il silenzio degli innocenti 2

Lo aveva scritto e doveva dirigerlo uno dei grandi registi massacrati dal maccartismo, Abraham Polonsky, ma Winkler, che lo produceva non voleva che il protagonista fosse un comunista e ne volle fare un liberale. La cosa scandalizzò Polonsky che uscì dal film.

 

TV8 alle 2 10 passa un filmone come “Venom - La furia di Carnage” diretto da Andy Serkis con Tom Hardy, Woody Harrelson, Naomie Harris, Michelle Williams, Stephen Graham, Reid Scott. I fan di Jessica Lange impazziranno per “Il postino suona solo due volte” diretto da Bob Rafelson, scritto da David Mamet e tratto, ovviamente, dal capolavoro noir di James M. Cain, con Jack Nicholson pazzo della bellissima Jessica Lange che lo costringe a fare tutto quello che vuole (e capiamo bene il perché nella celebre scena in cucina), John Colicos come il marito cornutissimo, Michael Lerner, Anjelica Huston. Jessica Lange venne preferita a Kim Basinger (che pure…), mentre Meryl Streep, Helen Mirren, Candice Bergen, Bo Derek, rifiutarono il ruolo.

 

nessuno come noi

Ma i fan di Lana Turner preferiscono la vecchia versione della storia diretta nel 1946 da Tay Garnett con John Garfield come Frank Chambers. Fu il primo degli erotic thriller americano che rivoluzionarono il noir nei primi anni ’80. Lo trovate su Iris alle 2,15.

 

Su Italia 1 alle 2,55 passa il fantasy “Pleasantville” di Gary Ross con Tobey Maguire, Reese Witherspoon, Joan Allen, William H. Macy, Jeff Daniels, che all’epoca ci piacque molto. E oggi abbiamo del tutto scordato.

 

Chiudo col terrificante “Dove vai se il vizietto non ce l’hai?” di Marino Girolami con Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Paola Senatore, Mario Carotenuto. Versione pecoreccia italiana de Il vizietto. Montagnani riprende il ruolo di finto cameriere checca di Il vizio di famiglia. Stavolta in coppia con Vitali vestito da donna (“campione al concorso pippico»). Sublime.

 

nessuno come noi

«Straordinario», ha detto Alvaro alla rivista Dynamo, «Renzo faceva il cameriere gay e io ero travestito da cuoca, in una villa dove il domestico di colore, gay sul serio, scopre il mio vero sesso e tenta di violentarmi in continuazione». I due si muovono fra mille tentazioni, una Lory Del Santo giovane e provocantissima, Sabrina Siani al suo primo film, entrambe sempre nude. Così devono contenere i loro bassi istinti maschili. Così vediamo Montagnani con le parti basse fumanti che non trova altra soddisfazione che buttarsi in piscina per rinfrescarsi. Molto volgare («sbocca inevitabilmente nel pecoreccio» scriveva Aldo Viganò, «nella strizzata d’occhio lasciva…»), molto spinto, stravaccato, quindi cultissimo. Buona notte.

renzo montagnani dove vai se il vizietto non ce lhai ?dove vai se il vizietto non ce l’hai?adolfo celi dove vai se il vizietto non ce l'hai ?