
DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE…
IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA SE NON VEDIAMO LA SERATONA DEI DAVID DI DONATELLO? C'È IL DIVERTENTE "LOCKDOWN ALL'ITALIANA", OPERA PRIMA STRACULTISSIMA DI ENRICO VANZINA - SEMPRE IN PRIMA SERATA C'È "INTRIGO INTERNAZIONALE" CAPOLAVORO SPY-THRILLER - RAI MOVIE PRESENTA IL FILM DI SOTTOMARINI "K-19", AMBIENTATO NEL 1961 IN PIENA GUERRA FREDDA. MINCHIA - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera se non vediamo la seratona dei David di Donatello presentata da Mika e Elena Sofia Ricci? Vedo che Cine 34 alle 21 passa il divertente “Lockdown all’italiana” opera prima stracultissima di Enrico Vanzina, anche sceneggiatore e produttore, assieme a Adriano De Micheli della gloriosa Dean Film, sorta di instant movie o di diarietto liberatorio dei due mesi che abbiamo tutti passati chiusi a casa per la pandemia con Ezio Greggio, Ricky Memphis, Paola Minaccioni, Martina Stella, Biagio Izzo. Vi riciclo qualche battuta che vi farà tornare a quei tempi. “Che cosa fai? Entri con le scarpe?”. “Ma Gucci? Gucci è aperto!?”.
Lo so che ci sono vari peccatucci, che non tutti gli attori sono perfetti, che certe situazioni si potevano amplificare, che la storia del tradimento e delle due coppie, una ricca, Ezio Greggio-Paola Minaccioni, e una proletaria, Ricky Memphis-Martina Stella, separate in case alla fine non sempre funziona, ma finalmente si respira aria di sana commedia all’italiana interamente dedicata a un momento che tutti, ma proprio tutti, abbiamo vissuto.
Magari tragicamente, ovvio, ma anche in questo modo da commedia casalinga di mariti vs mogli o mogli vs mariti, col televisore sempre aperto a trasmettere, guarda un po’, film dei Vanzina o di Banfi, come è davvero stato nella realtà, con le chiamate su zoom o su skype con i faccioni di amici e conoscenti.
Manca il duo tragicomico milanese Gallera&Fontana, mancano i virologi da talk show, mancano, per fortuna però, i tragici bollettini giornalieri, ma già vedere Greggio con la mascherina penzolante dall’orecchio che cerca di rimorchiare sul pianerottolo di casa la maggiorata di Bergamo, tale Maria Luisa Jacobelli, che sembra uscita da qualche sogno tardoberlusconiano, è un momento di commedia da antologia proprio per la situazione. Nessuno di questi ragazzini geniali di tik tok o del web c’era arrivato, Enrico Vanzina sì. Perché ha la commedia nel dna.
“Cosa famo st’estate?” chiede svogliata al ricco marito avvocato Ezio Greggio, che già pregusta una serata di tv a guardare Barbara D’Urso, la moglie supersciura di Roma Nord Paola Minaccioni, anche collaboratrice alla sceneggiatura, prima che la situazione si chiuda in lockdown e, soprattutto, prima di scoprire che lui, il mostro, la tradisce da un anno con una commessa, Martina Stella, in formissima, di Giardinetti, a sua volta sposata con un tassinaro romano coatto, Ricky Memphis, attivo solo se parla di calcetto, “Stasera a quelli del Tormarancia li sfonnamo”. Dopo, ovvio, si scatena l’inferno. E volano i “Ma li mortacci tua!”, i “Come faccio a raggiungere il villone di Ansedonia?”, anche se, quando è chiaro che si dovrà tutti rimanere chiusi a casa insieme, anche le coppie che si sono appena rotte.
Canale 20 alle 21, 05 passa invece “Kong: Skull Island” diretto dal barbuto Jordan Vigt-Roberts, autore di due film indipendenti di un certo peso, con Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman, Corey Hawkins. L’ho pure visto. Arieccolo lo scimmione, scrivevo,… fa il pazzo, si batte il petto, e poi cade come una pera per la prima ragazza che vede… La storia la sappiamo. Magari, però, il nuovo King Kong è meno romantico e meno sbruffone del previsto. Cioè, quando vede Brie Larson, che non è sexy come Fay Wray e Jessica Lange, o brava come Naomi Watts, anche lui fa il galante, ma non c’è gran romanticismo né da parte sua né da parte della bella. Poco sesso, insomma, a parte il gran pelo.
Il regista e i suoi tanti sceneggiatori cuciono la storia di King Kong come un mischione di Jurassick Park e Apocalypse Now con punte addirittura robinsoniane da Isola del tesoro. L’azione è spostata nel 1973, alla fine della guerra in Vietnam, ormai persa, quando un gruppo di elicotteri militari comandati non da Robert Duvall ma un fanaticissimo colonnello Samuel L. Jackson scortano sull’ignota Skull Island un po’ di civili alla ricerca di qualcosa di ancora sconosciuto. Fra loro troviamo il capo di una organizzazione del governo che va alla ricerca di mostri preistorici, John Goodman, un avventuriero inglese, Tom Hiddleston, una bella fotografa di guerra, Brie Larson, una cinese, Tian Jing, per doveri di coproduzione.
Sull’isola, ricostruita tra Hawaii e Australia, non troveranno solo King Kong, che si muove col corpo e gli occhi di Terry Notary, pronto a dar loro il benvenuto a suon di mazzate, ma un bel po’ di altri mostri, un ragnone mangiatutto, un insetto albero gigante, uccellacci col sangue blu, una polipone, ma soprattutto un bel po’ di buffi polli cattivi e zannutti che si muovono su due zampette e ti inghiottono in pochi secondi. Gnam!
Rai Movie alle 21, 10 presenta invece il film di sottomarini “K-19” diretto dalla mitica Kathryn Bigelow con Harrison Ford, Liam Neeson, Peter Sarsgaard, Joss Ackland, dove il comandante del sottomarino atomico russo Alexei Vostrikov, ritrovandosi un motore in avaria e il sottomarino pronto a esplodere (minchia!), deve scegliere tra la vita dei suoi uomini e ubbidire ai folli ordini del Kremlino. Siamo nel 1961 in piena guerra fredda. 140 minuti di grande cinema.
Su La7D alle 21, 15 passa invece “Una giusta causa” di Mimi Leder con Felicity Jones, Armie Hammer, Justin Theroux, Sam Waterston, Kathy Bates, Cailee Spaeny, biopic della paladina della giustizia americana Ruth Bader Ginsburg, che fu anche una delle prima donne americane a seguire i corsi di legge all’università di Harvard. Medtaset Italia 2 alle 21, 15 propone l’avventuroso danese “Timetrip – Avventura nell’era vichinga” di Mogens Hagedorn con Jonas Wandschneider, Clara Maria Bahamondes, Jakob Cedergren, Stine Stengade. Ci sono una macchina del tempo, un inventore immortale, una coppia di fratelli.
Su Iris alle 21, 15 trovate l’ottimo “Flight” di Robert Zemeckis con Denzel Washington, Melissa Leo, James Badge Dale, John Goodman, Don Cheadle, dove un pilota pippatissimo, proprio grazie agli eccessi di sostanze che lo rendono estremamente lucido, salva eroicamente tutti i passeggeri e la crew dell’aereo che stava guidando con una manovra azzardata, ma perfetta.
Su Canale 27 alle 21, 20 trovate “Intrigo internazionale”, capolavoro spy-thriller di Alfred Hitchcock Cary Grant, re del cool che riesce a non sgualcire mai né la giacca né la camicia, Eva Marie Saint, James Mason in versione cattivo, Leo G. Carroll, Jessie Royce Landis, Martin Landau. C’era materia per almeno cinquanta simil-gialli. In un primo tempo avrebbe voluto il ruolo James Stewart, mentre la MGM lo avrebbe voluto per Gregory peck, ma Hitchcock fece di tutto per darlo a Cary Grant.
felicity jones una giusta causa
Proprio Grant, durante la lavorazione, se ne uscì con la frase: "È una sceneggiatura terribile. Abbiamo già girato un terzo del film e ancora non ci ho capito niente!". Siamo già dalle parti di James Bond. Su Cielo alle 21, 20 passa invece “Venom: La furia di carnage” sequel del primo Venom, diretto da Andy Serkis con Tom Hardy, Woody Harrelson, Naomie Harris, Michelle Williams, Stephen Graham, Reid Scott. Così così. Tom Hardy è troppo bravo per questi ruoli.
Italia 1 alle 21, 25 piazza l’ottimo “Jason Bourne” diretto da Paul Greengrass con Matt Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Alicia Vikander, Vincent Cassel, Riz Ahmed, dove Matt Damon e Paul Greengrass tornano a raccontare le avventure del personaggio di Jason Bourne. Per l’occasione torna anche Julia Stiles. Su Canale Nove alle 21, 30 abbiamo invece “E’ già ieri” di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese, Fabio De Luigi, Goya Toledo, Pepón Nieto, Beatriz Rico, remake italiano de “Ricomincio da capo“ con Bill Murray.
Su La5 alle 21, 40 passa invece “Prime”, commedia diretta da Ben Younger con Uma Thurman, Meryl Streep, Bryan Greenberg, Jon Abrahams, Zak Orth, dove una produttrice cinematografica, Uma Thurman, si innamora di un giovane pittore ventenne, molto più giovane di lei, che è pure il figlio della sua psicanalista. Ahi. Passiamo alla seconda serata con “Fantozzi il ritorno” diretto nel 1996 da Neri Parenti con Paolo Villaggio, Milena Vukotic, Anna Mazzamauro, Gigi Reder. Il primo senza Plinio Fernando, al suo posto troviamo Maria Cristina Maccà, e l’ultimo di Gigi Reder, che morirà nel 1998. Ottimi Angelo Bernabucci, Maurizio Mattioli, Fabio Traversa e Maurizio Antonini come Berlusconi in Paradiso. Per l’occasione torna anche Mauro Vestri.
Cielo alle 23, 15 passa invece “Malombra” di Bruno Gaburro con Paola Senatore, Maurice Poli, Claudia Cavalcanti, Maurizio Boni. Visto e rivisto e rivisto. Rai Movie alle 23, 30 ci propone il polpettone “Gandhi” di Richard Attenborough con Ben Kingsley nel ruolo di Gandhi, Rohini Hattangadi, Roshan Seth, Candice Bergen, John Gielgud, Edward Fox, Trevor Howard, Martin Sheen. Vinse otto Oscar, miglior film, regia, miglior attore, sceneggiatura, fotogarfia… Solo nella scena del funerale ci sono 300 mila comparse (solo 95 mila pagate).
Ben Kingsley, che venne lanciato con questo film, veniva dallo stesso stato dove era nato e cresciuto Gandhi, il Gujarat. A molti indiani sembrò il suo fantasma. Primo film di Daniel Day Lewis. Attenborough, su ricìhiesta del governo indiano, iniziò a ragionare sul film dagli anni ’60. Rai 4 alle 23, 30 passa l’action “Lady Bloodfight” di Chris Nahon con Amy Johnston, Jenny Wu, Muriel Hofmann, Kathy Wu, Sharon Zhang. Su Italia 1 alle 23, 55 avete l’action-thriller “Bus 657” diretto da Scott Mann con Robert De Niro, Jeffrey Dean Morgan, Dave Bautista, Kate Bosworth, Gina Carano.
Iris alle 23, 55 risponde con “Salvate il soldato Ryan”, grande film di guerra diretto da Steven Spielberg con Tom Hanks, Matt Damon, Tom Sizemore, Edward Burns, Barry Pepper. Tv8 alle 0, 30 passa la commedia francese sofisticata “La cuoca del presidente” diretto da Christian Vincent con Catherine Frot, Jean d'Ormesson, Hippolyte Girardot, Arthur Dupont, Brice Fournier. Certo, se fai la cuoca di Mattarella, non ci credi, vero?
tom sizemore in salvate il soldato ryan
Cine 34 alle 2, 45 propone una commedia di un certo successo di Angelo Longoni, da poco prematuramente scomparso, “Uomini senza donne” con Alessandro Gassman, Gianmarco Tognazzi, Alessandra Acciai, Veronica Logan. Ricordo bellissimo “L’importante è amare” mélo diretto da Andrzej Zulawski con una incredibile Romy Schneider, Fabio Testi, Klaus Kinski, Jacques Dutronc, Claude Dauphin, storia di un’attrice finita nel porno, Romy Schneider, moglie infedele di un critico disincantato, Jacques Dutronc, che lei tradisce con il baldo fotografo italiano Fabio Testi. Ma Kinski ruba la scena a tutti come Re Lear. C’è anche Nicoletta Machiavelli.
Rete 4 alle 2, 45. Rai Movie alle 2, 50 passa un altro film bergmaniano diretto da Woody Allen, “Interiors”, con Geraldine Page, Diane Keaton, Mary Beth Hurt, Kristin Griffith, Richard Jordan. Non mi convinse “La versione di Barney”, diretto dal canadese Richard J. Lewis con Paul Giamatti, Rosamund Pike, Dustin Hoffman, Minnie Driver, Bruce Greenwood, Iris alle 3, 05.
Cine 34 alle 4, 20 passa il primo western diretto da E.B.Clucher alias Enzo Barboni, “Ciakmull” con Leonard Mann, Woody Strode, Peter Martell, Luca Montefiori e Lucio Rosato. . Il film, come raccontava lo stesso Barboni a Marcello Garofalo, “mi fu offerto da Manolo Bolognini. Manolo si accorse che avevo dato una grossa mano al povero Corbucci sul set di Django e siccome Sergio era uno che la tirava un po’ lenta, diede a me la possibilità di girare il film ed io accettai volentieri.”
Barboni arriva in pratica all’ultimo momento sul film, visto anche che era stato preparato da un altro regista, cioè, come conferma anche Bolognini, da Ferdinando Baldi. “A quel tempo io stavo producendo contemporaneamente un film di mio fratello Mauro, Bubù di Montparnasse, che per me era un grosso impegno. Litigai con Baldi perché lui voleva a tutti i costi un’attrice, Annabella Incontrera, che non c’entrava niente. Strappai il contratto e, visto che c’era Barboni già pronto a girare, lo feci fare a lui”. Franco Rossetti, lo sceneggiatore di Django, che aveva scritto il soggetto e la prima sceneggiatura, lo ricorda come “un western un pochino psicanalitico.”
Molto serio, comunque, con niente di comico. “Barboni a quel tempo cercava la sua strada e l’ha trovata subito dopo con Trinità. La storia però non era per le sue corde, lo ha fatto correttamente, ma si vede che non c’era molta convinzione. Anche il protagonista, Leonard Mann, un americano, non era niente di speciale. Infatti fu un po’ una meteora.” Riguardo alla sceneggiatura, Luigi Montefiori, che era anche uno dei protagonisti, ricorda che è il primo film che ha scritto, anche se non è accreditato. Questo Rossetti non lo ricorda, ma non lo esclude.
“Manolo aveva il contratto fatto, gli attori pronti, ” ricorda Montefiori, “ma gli venne contestata la sceneggiatura dalla distribuzione e il film stava per saltare. Era disperato, io avevo il contratto come attore, ero più disperato di lui. Gli dissi: vado a casa, provo a riscriverlo e vediamo che succede. Ho riscritto parte dell’inizio e tutto il secondo tempo. Lui lo ha portato alla PAC e lo hanno accettato”.
Rete 4 alle 4, 35 passa “Il bacio di una morta”, nella versione anni ’50 diretta da Guido Brignone con Virginia Belmont, Gianna Maria Canale, Peter Trent, Aldo Bufi Landi, Vinicio Sofia. Chiudo allegramente con “Borsalino” di Jacques Deray con la coppia Alain Delon e Jean-Paul Belmondo, Rai Movie alle 5. Pure prodotto da Delon. Con loro ci sono anche Catherine Rouvel, Françoise Christophe, Michel Bouquet.
KONG SKULL ISLAND
l'importante e amare
romy schneider - l'importante e amare
romy schneider - l'importante e amare
il bacio di una morta
la versione di barney 2
lockdown all'italiana
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