DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Francesca D'angelo per “Libero quotidiano”
Angela Rafanelli, ci dica chi hai corrotto in Rai: il direttore Coletta? L'ad Fuortes?
«No, no: niente di illegale, lo assicuro!».
La domanda era d'obbligo perché, da questa domenica, gli ottuagenari spettatori Rai scopriranno le gioie (e i segreti) del sesso: su Rai Tre, in seconda serata, debutta Sex, un programma super hot che racconterà tutte le sfumature dell'amore carnale. Arcobaleno in primis. A condurlo, c'è la disinibita Angela Rafanelli, attuale volto di Linea Verde nonché, in passato, erede al trono di Camila Raznovich a Loveline. Fu lei, negli Anni 90, a prendere le redini dello show sdoganando ogni possibile tabù su Mtv. Ora farà lo stesso a Viale Mazzini.
In realtà Sex non è proprio il primo programma della Rai sul sesso: prima c'è stato Tatami di Camila Raznovich. Qual è la differenza?
«Sex non parlerà genericamente di sesso, ma sarà un programma di educazione sessuale: un vero e proprio servizio di pubblica utilità perché daremo agli spettatori gli strumenti base e tutte le informazioni necessarie per orientarsi in questo mondo».
Ma non spetterebbe alle famiglie e alle scuole farlo?
«Certo, e noi non vogliamo certo sostituirci a loro. Il fatto è che ancora in poche scuole si fa educazione sessuale e, a loro volta, non tutte le famiglie hanno le capacità e le competenze giuste. Sex interviene quindi per colmare tale vuoto di formazione».
Insisto: la tv è davvero lo strumento più adeguato?
«Sì, per forza di cose, perché molte famiglie hanno solo quello. Me ne sono accorta girando l'Italia con Linea Verde: ci sono delle realtà dove non arriva nemmeno Internet. Al contrario, tutti hanno la tv: non manca mai nelle case, nemmeno nei luoghi più sperduti».
Quale sarà l'argomento della prima puntata?
«Inizieremo dalle basi ossia spiegando cos' è il sesso: quando scattano le prime pulsioni, cos' è il piacere e in cosa consiste la prevenzione. Considereremo tutti gli aspetti, anche psicologici, perché il nostro corpo va dalla testa in giù. Per questo in studio ci saranno con me il medico pediatra Elena Mozzo e lo psicologo Filippo Nimbi, ricercatore all'Università Sapienza di Roma con una cattedra in sessuologia».
Veniamo al dunque: che spazio avranno le tematiche arcobaleno e le rivendicazioni Lgbtq+?
«Lo stesso che daremo a tutti gli altri temi».
Sia più specifica.
«Parleremo di orientamento sessuale e identità di genere nella seconda puntata, che sarà interamente dedicata a questo».
Prevedo polemiche. Da uno a dieci, quanto teme le reazioni del mondo cattolico?
«Le critiche sono sempre ben accette perché il dialogo è alla base della vita. Noi comunque non abbiamo posizioni da difendere o da portare avanti: facciamo educazione sessuale e, in questo ambito, la fluidità e le transizioni di genere sono realtà di fatto. Ne prendiamo semplicemente atto e ci interroghiamo su cosa siano, perché ci sono e cosa comportano, senza dare giudizi. Facciamo il punto su come l'essere umano sta evolvendo e dove sta andando».
Lo sa, vero, che è un tema dove è difficilissimo essere neutrali?
«Non esiste un giusto o uno sbagliato quando si parla di sesso: c'è solo l'essere umano con i propri desideri e inclinazioni, nel rispetto di se stesso e degli altri. L'ha chiarito anche l'organizzazione mondiale della sanità. D'altronde il diritto alla felicità prescinde dal credo e dalle posizioni politiche».
Secondo lei qual è l'errore più frequente che si commette quando si parla di sesso?
«Non chiamare le cose con il proprio nome».
Ha detto poco: la libertà di espressione è il problema, per definizione, della nostra società.
«Questo perché parliamo poco. Prima di tutto con noi stessi».
Non ha invece l'impressione che, soprattutto sui temi arcobaleno, viga un pensiero unico, se non aderisci al quale sei bollato come oscurantista?
«Non è un problema di oscurantismo: ognuno ha il diritto di pensare quello che vuole senza imporlo agli altri. Se sei allineato con il tuo sentire, non hai nemmeno voglia di rompere le scatole al prossimo perché sei impegnato a essere felice».
Cosa pensa della legge Zan?
«Non parlo di politica, mi spiace».
Mi tolga allora una curiosità: in tutto questo, lei non sarà mica banalmente eterosessuale?
«Sì, sono etero, madre e moglie, ma non banale!».
Prima di Sex ha condotto Red, poi Loveline e infine ha realizzato inchieste hot per le Iene. La sua è una fissazione?
«Diciamo che il tema si sposa molto bene con il mio carattere. Sono sempre stata molto curiosa e, da sempre, molto molto sfacciata. Pure troppo. Pensi che mia nonna sosteneva che non avrei mai trovato marito a causa della impertinenza. Grazie alla tv sono riuscita a trasformare questo mio limite in una risorsa professionale».
A giudicare dal suo curriculum, la sua musa ispiratrice è la Raznovich. Dopo Loveline e Sex, la prossima mossa è soffiarle il Kilimangiaro?
«Magari Sex diventasse come Kilimangiaro... perché è tutta natura! Camila è bravissima, l'ammiro molto. Comunque, a proposito di nuovi programmi, a dicembre condurrò la terza edizione di Il segno delle donne: al centro, sei interviste impossibili. Dialogherò infatti con le grandi donne del passato, che saranno interpretate da alcune attrici di chiara fama».
angela rafanelli 1sesso voglia di fare sesso 7voglia di fare sesso 1voglia di fare sesso 2voglia di fare sesso 5voglia di fare sesso 6angela rafanelli 6
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…
FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
FLASH – IERI A FORTE BRASCHI, SEDE DELL’AISE, LA TRADIZIONALE BICCHIERATA PRE-NATALIZIA È SERVITA…
DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…