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Francesco Zaffarano per “LaStampa.it”
«Quanto fatto dall’Unità nei confronti di Virginia Raggi, candidata sindaco a Roma per il M5S, non è informazione, ma una vergogna». Rompe il silenzio così Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, sul caso del video pubblicato da l’Unità nei giorni scorsi: un vecchio spot elettorale del Popolo della Libertà in cui, sosteneva il quotidiano Pd, c’era anche la candidata grillina. Fatto rivelatosi assolutamente infondato.
Con un post sulla sua pagina Facebook, Iacopino si è scusato personalmente con Virginia Raggi, prendendo le distanze dal direttore de l’Unità, Erasmo D’Angelis. Quest’ultimo, nei giorni scorsi, si era difeso sul Corriere della Sera con un’intervista che ha gettato benzina sul fuoco.
Secondo D’Angelis, infatti, «il web ha modificato profondamente il giornalismo, sui siti e sui social gira di tutto», e quindi non è da censurare la scelta di ripubblicare quel video. Tanto più che «la comunicazione social - continua D’Angelis - punta molto sulla quantità e sulla velocità»
ERASMO D'ANGELIS
fabrizio rondolino
Decisamente diversa la versione del presidente dell’Ordine: «Il giornalismo è (o dovrebbe essere) ben altra cosa - scrive Iacopino su Facebook - noi, i giornalisti, dovremmo tutti, proprio tutti, essere i garanti dei lettori, dovremmo essere la certificazione doc delle notizie. Altro che social e stridore di unghie sugli specchi».
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