DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima.
La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti”
e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)
elena stancanelli foto di bacco
Elena Stancanelli, astro (nascente?) della cultura italiana in quota molto rosa e destinata prima o poi a un premio Strega, scrittrice, editorialista della Repubblica, attivista della letteratura femminile postfemminista sulla scia di Michela Murgia e Chiara Valerio, verga sul quotidiano fondato da Eugenio Scalfari un editoriale sull’intelligenza artificiale, che finisce con questa domanda: «Quando hai il frigorifero pieno di champagne e tartufi, quando hai più auto di Batman, quando puoi avere qualsiasi donna reale soltanto schiacciando le dita, qual è l’unica cosa che brami ancora?». Forse schioccando? No, no, schiacciando...
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ANDREA MONDA CON PAPA FRANCESCO
«Gesù dice di venire con lui perché se andiamo vediamo, se resistiamo rimaniamo cechi», avverte sull’Osservatore Romano il direttore Andrea Monda nella sua rubrica La domanda del Vangelo, pudicamente siglata A.M. dall’ex docente di religione che non sa distinguere i cechi dai ciechi. Se invece non resistiamo diventiamo slovacchi?
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Titolo dall’Ansa: «Chiara Ferragni chiude definitivamente lo stop sui social». Da stropicciarsi gli occhi. Solo leggendo la notizia sottostante la sciarada trova spiegazione: «Dopo il messaggio in cui ringraziava tutti coloro che le sono stati vicino nei giorni scorsi, Chiara Ferragni sembra chiudere definitivamente il periodo di assenza dai social dopo il caso Balocco».
L’influencer ha chiuso la chiusura, cioè ha riaperto. Vedremo di far colazione con alcuni fiammiferi per aumentare l’apporto di fosforo nel nostro cervello.
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La Verita - Bonaccini paga per non lavorare
Titolo dalla Verità: «Bonaccini paga i contadini per non lavorare». Lavorare stanca: è giusto pagare chi può evitarti la fastidiosa incombenza. (In alternativa, si sarebbe potuto scrivere, in un italiano non anfibologico: «Bonaccini paga i contadini perché non lavorino»).
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Editoriale di Gianni Vernetti sulla Repubblica: «Il fantasma di Chamberlain riecheggia fra le fila del Partito Repubblicano». A parte che ha già riecheggiato all’inizio del capoverso precedente («Il fantasma di Chamberlain riecheggia nelle parole di quanti in queste ore chiedono all’Ucraina di fermare la propria guerra di liberazione»), ci chiediamo se sia un fantasma o una voce.
E comunque il plurale del sostantivo fila nel significato di ranghi è file: «Militare nelle file di un partito, serrare le file, disertare le file» (Lo Zingarelli 2024). Il plurale fila con valore collettivo si usa soltanto quando si parla di filamenti, oppure della trama di un ordito, o di un intreccio in senso metaforico.
stefano lorenzetto per la quinta volta nel guinness dei primati
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Titolo dal Figaro: «Bénédiction des couples homosexuels: le pape amorce un recul». Giusto per restare in tema.
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Fotonotizia dal Corriere della Sera: «Nonostante le paratie in vetro che dovrebbero proteggerla la Basilica di San Marco, a Venezia, venerdì sera si è parzialmente allagata incuneandosi nell’atrio con i suoi preziosi mosaici». Come faccia una basilica a incunearsi nel proprio atrio è un bel mistero.
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don filippo di giacomo foto di bacco
Sul Venerdì di Repubblica, nella sua imperdibile rubrica di cose vaticane intitolata Cronache celesti, Filippo Di Giacomo informa che il Papa ha il problema di dove incarcerare gli eventuali condannati a titolo definitivo per l’affaire del famoso palazzo di Londra. Troppo esiguo il numero delle celle.
Un’annotazione che incuriosisce e rivela come, Oltretevere, ben pochi credano alla serietà del processo di primo grado che ha visto il cardinale Angelo Becciu condannato a 5 anni e mezzo di reclusione. Scrive il sacerdote-giornalista, nonché canonista sopraffino, dotato di humour scorticante: «Con la sentenza del 16 dicembre 2023, il Tribunale dello Stato del Vaticano ha “regalato” a diversi imputati 37 anni di carcere. Dopo questa letteraria sentenza, sospettata di essere stata fabbricata in anticipo per alzare una cortina fumogena sulle vere “menti” del vecchio e nuovo mondo, con o senza tonaca, autori del pastrocchio londinese, la domanda è: dove sconteranno la pena?». In Italia pare.
Ma la domanda più inquietante è un’altra: chi sono le «vere menti»? E c’è qualcuno che le sta cercando? Detto questo, la prospettiva di scoperte sconvolgenti travolge anche la memoria dell’esperto vaticanista, quando riferisce che «l’ex nunzio pedofilo Jozef Wesolowski fu arrestato (1914), fu ospitato nel conventino (dove risiedono i padri francescani penitenzieri di San Pietro, ai piani soprastanti alle celle di detenzione vaticane, ndr), libero di girare e di risolvere (si dice) la sua vertenza prima del processo, con un mix di superalcolici e farmaci».
Nel 1914, regnante Benedetto XV? In realtà l’arresto del prelato avvenne il 23 settembre 2014 e la morte liberatoria il 27 agosto 2015. Regnante Francesco.
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Alberto Cantoni, che su Virgilio Notizie si fregia del titolo di «giornalista professionista», scrive: «Dopo la condanna a 17 anni di carcere per l’omicidio dei rapinatori Giuseppe Mazzarino e Andrea Spinelli (uccisi nel suo negozio nella frazione Gallo di Grinzane Cavour), il gioielliere Mario Roggero ha invocato il generale Roberto Vannacci».
Non è così. I rapinatori, come si vede anche dal filmato, sono stati uccisi fuori dal negozio. Una differenza di non poco conto: infatti la severa pena inflitta al rapinato – compreso il porto illegale dell’arma all’esterno del negozio – si basa appunto sul fatto che ha sparato fuori dall’esercizio commerciale, e non dentro.
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Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Raid e alleanze anti Houti: dagli Usa una coalizione internazionale l’Italia partecipata con una fregata». Cioè? (Gli Houti sarebbero gli Houthi oppure Huthi, dipende dalle grafie, che però hanno sempre una h fra la t e la i: fazione politica e militare islamista sciita operante nello Yemen dagli anni Novanta).
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Sulla Stampa, un’intervista con Santiago Abascal, leader di Vox, contiene nella titolazione le seguenti frasi: «Sanchez tradisce la Spagna» e «Mi piacerebbe Orban nei Conservatori». Da parte loro i redattori del quotidiano tradiscono lo spagnolo e l’ungherese perché avrebbero dovuto scrivere Sánchez (come nel testo dell’intervista) e Orbán. Ah, gli accenti!
giorgia meloni bacia santiago abascal atreju giorgia meloni santiago abascal - atreju
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