1. UN FESTIVAL DEL CAZZO! LA TOPA E IL SESSO TRIONFANO A ROMA! VINCE IL PRIMO PREMIO "MARFA GIRL" DI LARRY CLARK DOVE SI TROMBA IN TRE E SI VEDONO PISELLI ERETTI E LA PROTAGONISTA SPIEGA PERCHE' PREFERISCE I MASCHI ISPANICI AI BIANCHI CIRCONCISI 2. MULLER MANDA TUTTO IN VACCA PREMIANDO LO STRACULT DEL RIDICOLO E DEL GROTTESCO: MIGLIOR ATTRICE ISABELLA FERRARI E MIGLIOR REGIA PER “E LA CHIAMAMO ESTATE” 3. I GIURATI PARLANO DI "ARTE DEL CORPO" E DI "FILM DI GRANDE CORAGGIO". ESSÌ, CI VUOLE DAVVERO UN GRANDE CORAGGIO PER RECITARE COME ROBOT TRAUMATIZZATI E CUCIRE DIALOGHI COME “PISCIAMI ADDOSSO” E “UNA SCOPATA NON SI NEGA A NESSUNO”. CERTO, QUELL’ARTE DEL CORPO NELL’ALZARE LA GONNA E SBANDIERARE LA FICA…

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Marco Giusti per Dagospia

E' vero. La topa e il sesso trionfano! Basta fare gli spiritosi con la topa di Isabella Ferrari e le battute del film di Paolo Franchi. La Ferrari vince il premio come miglior attrice protagonista e tie' (era gia' al trucco dalle cinque di pomeriggio), lasciando di sasso i detrattori e piangendo mentre la bellissima vampira Valentina Cervi in bianco le consegna il premio.

I giurati parlano di "arte del corpo" e di "film di grande coraggio". E in fondo si e' parlato molto di lei e dei suoi nudi in questi giorni. E vince il primo premio, il Marc'Aurelio d'oro, il grande film di Larry Clark, "Marfa Girl". Cosa ancor più stravagante, Paolo Franchi vince il premio della regia! Questo magari e' un po' incredibile, ma il film, ve lo avevo detto, a modo suo e' un capolavoro stracult e ha avuto il coraggio di dividere totalmente il pubblico. Questo ci piace. E poi sembra che i giurati abbiano voluto vendicare il film dalla critica che lo ha massacrato.

Anche in "Marfa Girl" si tromba in tre e si vedono piselli eretti e la protagonista spiega perche' preferisce i maschi ispanici ai bianchi circoncisi ("perdono il 50 di piacere, e se non lo provi non lo puoi dare"). Ma non c'e' quell'aria malata da repressione cattolica italiana del film di Franchi e i protagonisti sono pischelli sullo skate e non anestesisti con turbe sessuali che riescono a scopare solo nella depravazione.

Va detto che in entrambi i film il depravato di turno ci lascia le penne. C'e' pero' chi ha molto amato il film di Franchi, come il giurato P J Hogan, che lo ha difeso pubblicamente nella cerimonia, consegnando il premio al regista italiano tra un pubblico diviso. Non male la battuta di Franchi sul fatto che ha vinto con un film prodotto senza la televisione, cioe' senza Rai e Mediaset. Beh, almeno ha diviso il pubblico.

Premio speciale della giuria a un altro film italiano, "Ali' ha gli occhi azzurri" di Claudio Giovannesi, che si e' augurato ritirando il premio che venga data la cittadinanza ai ragazzi figli di extracomunitari nati in Italia. Bel successo per il nostro cinema e per i nostri giovani registi. E grandissimo successo di Muller che incassa dei premi sulla carta impossibili (certo, con un presidente alla Michael Mann non avrebbe vinto nulla).

Premio per il miglior protagonista maschile al francese Jeremie Alkaim per "Main dans la main" di Valerie Donzelli. Premio alla miglior attrice esordiente alla giovanissima Marylene Fontaine di "Un enfant de toi" di Jacques Doillon. Premio per la miglior sceneggiatura a "Motel Life" dei fratelli Polsky.

Premio per la miglior fotografia per il bel film messicano "Mai morire". La giuria di Opera Prima e seconda ha premiato come miglior film "Ali' ha gi occhi azzurri" di Claudio Giovannesi, bel ritratto della gioventu' multietnica di Ostia che non sa più a quale cultura appartiene. Menzione speciale anche a "Razza bastarda" diretto da Alessandro Gassman.

Premi italiani della nuova sezione Pit: miglior documentario a "Pezzi" di Luca Ferrari, storie tragiche del Laurentino 38, miglior lungometraggio al film Cattleya "Cosimo e Nicole" di Francesco Amato, storia d'amore e politica con Riccardo Scamarcio proveniente dalle botte del G8, miglior attrice la defunta Anna Orso per "La legge di Newton" (in vita non ha mai vinto nulla, ovviamente), miglior corto "Il gatto del Maine" di Francesco Schioppa, scelta un po' discutibile (anche il gatto, dai, era più bello quello più peloso del film della Muratova).

Il premio a "Ali' ha gli occhi azzurri", assieme a "Tutto mi parla di te" di Alina Marazzi, premiato dalla giuria della Camera d'Oro di Tao 2 capitanata da Carlo Freccero, film sulla crisi della borghesia del norditalia, ci mostrano in fondo la giusta strada per la rinascita del nostro cinema e lo stato di malessere della nostra societa'.

Premi Cinemaxxi, sotto la presidenza di Douglas Gordon, che si e' presentato con un guanto nero e scarpe di pelle di serpente, ha premiato il brasiliano "Avanti popolo" dell'uruguaiano Michael Wahrman con lo strepitoso regista "udigrudi" Carlos Reichenbach da poco scomparso come attore. Premi Cinemaxxi anche al moldavo "Pana Hida" e a "Picas" della lettone Laila Pakalmina. Premio BNL del pubblico (e assegno da 40 mila euro) a "Motel Life" dei fratelli Polsky che ringraziano anche la mamma.

 

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