
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
Giuliana Ferraino per "Il Corriere della Sera"
La truffa diventa hi-tech e impara a usare il social network per colpire meglio. Con l'aumento vertiginoso degli utenti che usano siti come Facebook (750 milioni nel mondo, 21 milioni solo in Italia) o Twitter, e la diffusione sempre maggiore dei gadget per navigare su Internet, dall'iPad agli smartphone, si moltiplica anche il rischio di frodi online. Il 2012 potrebbe essere l'anno record degli imbrogli sul web, avvertono gli esperti.
Complice la crisi economica, perché «quando i tempi sono difficili, le truffe aumentano. Persone in condizione disperate a volte ricorrono a misure disperate per riuscire a far quadrare i conti», avverte il gruppo antifrode Cifas sul Daily Telegraph.
Nel mirino non ci sono soltanto gli individui, i numeri della loro carta di credito e le password di accesso ai conti correnti, ma anche i dati sensibili custoditi dalla pubblica amministrazione, i cui servizi viaggiano sempre di più via Internet, e i grandi eventi sportivi come le prossime Olimpiadi di Londra e gli Europei di calcio.
Come agiscono gli impostori? Il primo passo consiste nell'infettare il pc di un utente, per mezzo di un cosiddetto malware, un software fraudolento, ad esempio un virus, un worm, un trojan o uno spyware. Quando il pc è stato contaminato, appena il malcapitato visiterà un sito come Facebook, il virus copierà la sua lista di «amici» e invierà ad ogni amico una email, chiedendo di cliccare su un link per vedere una foto o un video. Così facendo il contagio si allarga. Basta un clic per scaricare un virus in grado di impadronirsi di password e altri dettagli personali o di ritrovarsi nella memoria un trojan capace di intercettare i nostri dati bancari appena ci colleghiamo al sito online del nostro istituto di credito.
Anche l'iPad e lo smartphone possono diventare un cavallo di troia per carpire i nostri dati personali. Ã sufficiente scaricare un'app fraudolenta o accedere a un sito, attraverso un link ricevuto via sms, per infettare il nostro dispositivo mobile, con le conseguenza viste sopra.
Come difendersi? Quando usate i social network, non concedete la vostra «amicizia» a chi non conoscete: la popolarità a volte costa cara. Proteggete la vostra lista di conoscenze e dubitate anche degli amici veri, se nelle email che vi mandano vi sembrano «strani». Prima di cliccare su un allegato, chiedete al mittente se ve lo ha mandato davvero. Non vi fidate di un'app troppo conveniente per essere vera: potrebbe essere una trappola che nasconde un malware, come è successo nelle ultime settimane sull'Android Market di Google, dove circolava una falsa versione gratuita di un'app molto costosa, scaricata ingenuamente da oltre 10 mila utenti nelle ultime settimane prima di Natale.
Insomma, nel 2012 sospettate, diffidate, dubitate di tutto e tutti. Non è paranoia. Solo i paranoici sopravvivono, direbbe Andy Grove, uno dei fondatori di Intel. Per le ultime news sulle frodi online e altri consigli per difendersi, fate un giro sul sito del Centro antifrodi di Rsa, per la rilevazione, il monitoraggio e il blocco degli attacchi di phishing, pharming e trojan a livello mondiale.
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