ramones

GABBA GABBA HEY! ESCE OGGI IL MEMOIR DI MARKY RAMONE, SUPERSTITE DEI MITICI RAMONES: DALL’INCONTRO CON HENDRIX E JIM MORRISON ALLA STORIA DEL PUNK, IN STUDIO CON PHIL SPECTOR, IN TOUR COI CLASH E NELLO SCANTINATO DI STEPHEN KING PER SCRIVERE “PET SEMATARY”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

da http://nypost.com

 

the ramonesthe ramones

Marky Ramone siede al “DBGB”, il ristorante chic che ha per chef Daniel Boulud e che  onora il leggendario rock club “CBGB”: «Qui hanno la mia salsa marinara preferita» dice l’icona del punk «Il Lower East Side ora è un posto come un altro. Lo chiamano progresso. Io dico che ha perso parte del suo fascino».

 

Marky pubblica oggi il suo memoir, intitolato “Punk Rock Blitzkrieg: My Life as a Ramone”, edito da “Touchstone”, storia dei Ramones raccontata dall’unico sopravvissuto, non tralasciando il periodo buio di dipendenza dall’alcol. La città in cui è cresciuto negli anni sessanta era piena di occasioni. Una volta, da ragazzino, si ritrovò seduto con Jimi Hendrix e Jim Morrison al tavolo del “Salvation”, locale del Greenwich Village: «Non avevo molto da dire. Li guardavo e li ascoltavo parlare di canzoni, ragazze, vari tipi di erba».

 

Nato Marc Bell, era figlio di uno scaricatore di porto e di un’insegnante. Batterista sin dalla nascita, usava tavoli, sedie, e cucchiaini come percussioni. Si metteva nei guai e non disdegnava risse a scuola con i professori, soprattutto se reduci dal Vietnam. La sua prima band, Dust, aprì il concerto di  Alice Cooper.

ramonesramones

 

Nel 1977, durante il blackout di New York, provò a fare irruzione in una banca di Union Square, tirando sassi sulla vetrina. L’anno dopo si unì ai Ramones, subito partiti per il tour europeo di supporto a gruppi come Clash, i quali dovettero spiegare che i fan che sputavano sul palco e ricoprivano i musicisti di saliva in realtà lo facevano per apprezzamento, non per mancanza di rispetto.

 

Tornati negli States, nel 1979 finirono a fare un cameo nel film “Rock ’n’ Roll High School”. Marky ricorda che sul set i fan ricoprirono Dee Dee di erba, pasticche e altre droghe. Morì per overdose di eroina nel 2002. Marky ricorda anche Phil Spector che brandiva le armi in studio mentre si registrava “End of the Century”, gli insulti a Sting, che aveva criticato i vestiti dei Ramones, i litigi fra il chitarrista Johnny e il cantante Joey, i quali, dai primi anni Ottanta, avevano smesso di parlarsi ma continuavano a suonare insieme: «Non eravamo persone normali», spiega Marky.

marky ramonemarky ramone

 

Lui stesso, nel 1982, fu cacciato dal gruppo. Era sempre ubriaco, nascondeva le bottiglie di vodka nei secchi della spazzatura, una volta andò a sbattere con la Cadillac contro la vetrina di un negozio di mobili. Seguì un periodo in rehab. I Ramones diedero il bentornato al compagno sobrio nel 1987. Due anni dopo furono invitati a casa di Stephen King: «Johnny e Stephen dibattevano su Yankees-Red Sox, poi King diede a Dee Dee una copia del suo romanzo “Pet Sematary” e Dee Dee scrisse la canzone in meno di un’ora, nel seminterrato di Stephen King».

copertina punk rock blitzkriegcopertina punk rock blitzkrieg

 

Joey si lavava poco e soffriva di un disordine ossessivo-compulsivo che lo portava a toccare gli oggetti ripetutamente e a salire e scendere in continuazione le scale. E’ morto per un linfoma nel 2001.

 

Johnny è descritto come un razzista, antisemita, sostenitore dei repubblicani, convinto che Ronald Reagan fosse un grande presidente e che Richard Nixon fosse stato ingiustamente rimosso dai liberali. Marky continua a portare in giro il repertorio dei Ramones ma confessa che gli mancano i suoi compagni: «Darei qualsiasi cosa per farli essere ancora qui. Eravamo fratelli».